Da vedere in DVD: “Wajib-invito al matrimonio” di Annemarie Jacir

Pubblicato il 16 Maggio 2019 in Outdoor Cinema
Wajib-invito al matrimonio

tit orig Wajib sceneggiatura Annemarie Jacir cast Mohammad Bakri (Abu Shadi) Saleh Bakri (Shadi) Tariq Kopti (Abu Murad) Monera Shehadeh (Um Murad) Lama Tatour (Maria) Rana Alamuddin (Fadya) genere drammatico prod Palestina, Qatar, Emirati, Francia, Germania, Colombia 2017 durata 93 min.

 

Galilea israeliana, comunità araba cristiana. Sono queste le coordinate socio-geografiche entro cui si colloca la vicenda narrata dalla 45enne Annemarie Jacir, prima regista donna palestinese, oggi fortunatamente non più unica in tale attività. In questo suo terzo lungometraggio il quadro dell’azione è dato da un’usanza tipica della comunità palestinese: la consegna delle partecipazioni di nozze a parenti e amici effettuata di persona da parte del padre o dei fratelli della sposa. Pratica chiamata appunto wajib in Wajib-invito al matrimonioarabo. Storia minimalista, raccontata attraverso le peregrinazioni del giovane Shadi e di suo padre in giro su una vecchia Volvo per i quartieri di Nazareth e dintorni, con un pacco di buste da distribuire. Umile quanto efficace pretesto narrativo per scendere tra le pieghe di rapporti familiari e sociali difficili e controversi. Non per nulla siamo in Israele, ossia in uno degli angoli del mondo dove nulla è come dovrebbe o potrebbe essere. Per giunta, il giovane Shadi è ormai sradicato dalla realtà d’origine in quanto vive da tempo all’estero (in Italia) dove fa l’architetto. Tornato appunto per le nozze della sorella, si trova ben presto in contrasto con il padre, insegnante in pensione, che ha invece mantenuto non solo le vecchie usanze, ma anche l’angusta mentalità di una comunità chiusa e poco permeabile per autodifesa. Al conflitto, diciamo così, ideologico si sovrappone ben presto anche il più classico dei conflitti generazionali perché dovunque, tra padri e figli, il dialogo è sempre tra sordi. Verbosetto, un po’ statico, a tratti anche un po’ lento, il film della Jacir esce comunque alla distanza, come un mezzofondista di rango, e nella sua semplicità quotidiana ci spiega il Medio Oriente quanto più e meglio possano fare decine di reportage o servizi di giornali e telegiornali. Merito anche di un bel cast di emeriti sconosciuti che non hanno nulla da invidiare ai ben più noti (e pagati) divi di Hollywood.

 

E allora perché vederlo?

Per capire cosa c’è appena oltre il perimetro della Basilica dell’Annunciazione.

Wajib-invito al matrimonio


SCELTO PER VOI

 

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