Da vedere in DVD: “Il falsario-Operazione Bernhard” di Stefan Ruzowitzky

Pubblicato il 24 Gennaio 2019 in Outdoor Cinema
Il falsario-Operazione Bernhard

Sceneggiatura Stefan Ruzowitzky Cast Karl Markovics (Salomon Sorowitsch) August Diehl (Adolf Burger) Devid Striesow (Friederich Herzog) Martin Brambach (Holst) August Zirner (dr. Klinger) Veit Stübner (Atze) Sebastian Urzendowsky (Kolja) Andreas Schmidt (Zilinski) Lenn Kudrjawizky (Loszek) Hille Besler (Grete Herzog) Dolores Chaplin (signora del Casinò) genere drammatico produzione Austria-Germania 2007 durata 98 min.

 

I soldi, si sa, sono lo sterco del diavolo. E come tali è giusto che facciano la fine più coerente alla loro natura: buttati nel wc. Se non in senso proprio, in quello (metaforico) di persi alla roulette di un casinò. Se poi, per giunta, si tratta di soldi fasi, quale fine più (in)gloriosa? La tragedia sta però nel come sono stati ottenuti i bigliettoni. Non da un criminale comune, ma in una stamperia segreta del Terzo Reich ad opera di internati ebrei dei lager. E dunque a prezzo di sangue, sofferenze e morte. Anche se gli incolpevoli falsari, proprio per la loro “specializzazione”, erano trattati molto meglio dei compagni di pena. La Il falsario-Operazione Bernhardmemoria dell’Olocausto ha scavato anche in questa pagina poco nota della storia per raccontarci l’oscura epopea di Solomon (Sally) Sorowitsch, artista mancato nonché abile contraffattore di documenti, che finisce nel team dell’Operazione Bernhard proprio grazie a questo suo talento. Ma grazie anche a un alto gerarca, Friederich Herzog, che da suo persecutore diventa quasi nume tutelare nella tragica vita del lager. Ed è proprio il rapporto umano tra vittima e carnefice quel qualcosina in più del film che ce lo rende gradevole e lo differenzia dalle decine di opere analoghe. Il narrato è infine compreso in un lunghissimo flash back sulle 24 ore durante le quali Sally, tornato libero appena finite le ostilità, sperpera il frutto del suo “lavoro”, di cui è venuto in possesso per caso, in una “notte brava” a Montecarlo. Godendo per giunta i favori di una dama, commossa dalla colossale sfortuna dell’improvvido giocatore. Non sapendo che giocare (e perdere) alla roulette, non è nulla al confronto di giocare (e vincere) alla roulette della vita.

 

E allora perché vederlo?

Perché i soldi (quelli veri) non danno la felicità. Specialmente la falsa felicità.

 

Il falsario-Operazione Bernhard

 

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