L’arte di essere garbati anche al bar, con Elda Lanza

Pubblicato il 13 Ottobre 2018 in Pensieri Ideas
Elda lanza- bar

Come ci si comporta al Bar? Oggi la domanda che mi è arrivata è curiosa. Mi piacciono le vostre domande, mi aiutano a scrivere cose che vi interessano. Immagino una coppia, autunno, lui ha il cappello.

Lui spinge la porta ed entra per primo, la donna lo segue. Pratico e normale: le porte dei bar si aprono verso l’interno e sono pesanti: lui entra, tiene aperta la porta, riceve la donna. E, se lo indossa, si toglie il cappello o berretto che sia: al chiuso, anche in  ascensore, un uomo non tiene MAI il cappello in testa!

Al banco, cioè il caffè in piedi. Ordina l’uomo anche per la signora. Sarebbe gentile, soprattutto in orari affollati, prendere piattino e tazzina e spostarsi dal banco per lasciare posto agli altri. Con il piattino, per evitare nella calca eventuali e possibili macchie di caffè.

Al tavolo, cioè consumazioni seduti. Se i due arrivano insieme, l’uomo aiuta la signora a sedersi, quindi si siede – sempre alla destra della signora, per poterla eventualmente servire con la propria mano destra (logico: provate come è semplice).Se arriva prima lui, come dovrebbe, l’aspetta in piedi.  Le chiede che cosa desidera e sarà lui a fare l’ordinazione al cameriere, a richiamarlo eventualmente per qualche aggiunta o cambiamento, senza urli, mani alzate, battimani, tazzine o bicchieri percossi dai cucchiaini. Al bar si conversa sottovoce, senza risate sguaiate, per non intrattenere e infastidire gli altri ospiti con faccende private, tristi o allegre che siano. Si moderano gli entusiasmi e anche le effusioni amorose. Si moderano gesti e toni – e anche le sonerie dei telefonini. Se non si tratta di una telefonata di importanza vitale c’e’ sempre la possibilità di dire, a bassa voce: scusa, ci sentiamo più tardi.

Quando si esce, l’uomo tiene aperta la porta e fa uscire la signora. Comunque, regola per tutti: prima escono quelli che sono dentro e poi entrano quelli che sono fuori, come in metropolitana. In ogni caso hanno sempre la precedenza le persone anziane o in difficoltà.

Quando si esce, si saluta con un  cenno del capo chi è già seduto. La stessa cosa quando si entra.

Elda Lanza barÈ tutto? Poco altro, se si è in due. Se si è soli, al banco si scivola via inosservati e seduti ci si comporta senza farsi notare. A volte nel bar ci sono i giornali a disposizione dei clienti: che significa sfogliarli, non leggerli dall’intestazione all’annuncio dell’ultima pagina.  Altrimenti si acquistano. Anche se al tavolo siedono più persone, soprattutto se giovani e, dispiace dirlo, se donne: si tengono i toni bassi, da conversazione no da mercato. Di solito non lo fanno per non dispiacere i clienti, ma io ne conosco uno che lo fa, è il padrone del mio bar preferito: quando i toni sono troppo alti, entra in salone e con un sorriso domanda: è successo qualcosa? E i toni si placano.

Il bar è una pausa, anche per gli altri. Grazie e caramente a presto.

Elda Lanza

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