Educati e corretti, come da copione, anche in TV

Pubblicato il 6 Novembre 2018 in Pensieri Ideas
Baglioni

Sono sicura che tutti noi sappiamo che quando un ospite di una trasmissione arriva in scena, e per noi sul video, significa che ospite e presentatore si sono incontrati almeno due ore prima della trasmissione, si sono presentati, hanno deciso che cosa dirsi, chiedere e rispondere, sono andati al ‘trucco e parrucco’ e hanno bevuto un  tè insieme, l’ospite ha firmato un paio di carte e si è ritirato nel suo camerino in attesa del momento di uscire in scena.

Se è vero che questa sia la prassi assolutamente normale, e ne sono convinta perché sono stata ospite molte volte, qualcuno mi spiega perché quando l’ospite arriva in scena, il presentatore si sprofonda in inchini e baciamani, le presentatrici in baci e abbracci, con urletti di gioiosa sorpresa, come se fosse un regalo di Natale? Mi direte che fa parte della scena. Non sono convinta, ma se avete ragione voi, facciamolo almeno da persone educate. Tra donne – presentatrice e ospite – c’è l’abbraccio festoso con gridolini di sorpresa, e lasciamolo passare. Ma quando è il presentatore che accoglie l’ospite illustre, se è femmina, giovane bella e famosa, le cose si ingarbugliano. Con giacca slacciata e cravatta penzoloni  – se non indossa il cravattino con lo smoking – il presentatore elegante  con piedino alzato si inchina a squadra sulla mano della malcapitata. Poi alza la testa e guarda il pubblico – o la telecamera – con sorriso soddisfatto: Eh, che bravo? sembra dire. E invece no. Ricominciamo.

Il baciamano è un gesto privato. Per intenderci, si può esibire a teatro nel palco della signora, mai nel foyer. Quindi, evidentemente mai su un palcoscenico davanti a qualche milione di spettatori. Mi direte che qui è un gesto quasi d’obbligo. Mi sfugge l’obbligo, ma l’accetto. Ma allora almeno facciamolo come si deve.

Giacca rigorosamente abbottonata – e questo sempre, anche quando si parla e non si è genuflessi in un baciamano. Mai piedino alzato:  non è un inchino, ma un gesto ossequioso. Mai ridendo per confondere il disagio, ma eseguito come se fosse un gesto normale al quale si è abituati. Infine, mai girando la testa da una parte per non sfiorare con le labbra la mano dell’ospite. Il baciamano non è un obbligo da copione: se la mano dell’ospite non ti piace e non ti rassicura, tira via. Anche la stretta di mano, pensandoci, in quelle circostanze è ridicola.

C’è un modo di presentare un ospite senza dover studiare un Galateo e senza incorrere in errori così pacchiani? Certo, come lo facevamo noi trent’anni fa. Senza inchini e baciamani, dicevamo il nome dell’ospite verso la telecamera che raccoglieva l’entrata dell’ospite, solo e protagonista sulla scena verso l’applauso. Oggi, con i potenti mezzi della TV si può fare di meglio, persino senza scodinzoli. È che qualcuno, dietro quelle telecamere, queste cose dovrebbe saperle. Educati e corretti: da copione.  

Tutti sbagliati? Sempre? Ne salvo sicuramente tre: Pippo Baudo, Fabio Fazio e Claudio Baglioni.

Elda Lanza

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