Più classe in tv, ma solo per sano buon gusto!

Pubblicato il 3 Maggio 2019 in

Oggi, per caso, indosso un paio di mocassini di camoscio rosso scuro. Mia madre me li avrebbe fatti togliere perché, secondo il suo esclusivo e severo codice di bon vivre, le scarpe rosse le portano soltanto le donne di strada. Per fortuna se ne è andata da tanti anni: quante donne di strada avrebbe incontrato ora? I tempi sono cambiati – un ritornello che ci sentiamo dire da quando avevamo sedici anni. I nostri, che ormai siamo prossimi ai cento.

I tempi sono cambiati. Quando negli anni Cinquanta/Sessanta del secolo scorso (mi mette i brividi soltanto a scriverlo) io presentavo ogni venerdì pomeriggio una trasmissione per le signore (le ‘donne’ allora si definivano così), c’era qualcuno che scendeva in studio e ci guardava: guardava noi, che entravamo nelle case di signore sconosciute. Come eravamo vestite, truccate e pettinate, pochi gioielli mai vistosi: in punta di piedi, mai risate fragorose, mai parole dal significato ambiguo (mai  ‘membri’ del governo…). Esageravano? Certamente, non era ancora scoppiata l’ondata femminista, non avevamo ancora gridato: io posso!

Siamo scese in campo subito dopo e la televisione ci è stata madre e matrigna. Non ho raccontato questa favoletta per parlare di noi, ma di questa televisione che rappresenta il dopo, il meglio. Il diverso da allora. Il diverso da noi. Quindi accetto l’abito lungo con spacco e scollatura profonda a cuore con seno premuto a culetto di bambino alle cinque del pomeriggio. Accetto la minigonna che generosamente mi mostra gli slip color carne. Accetto lo spacco sulla schiena che arriva sino all’osso sacro. Alla tre del pomeriggio! Che diamine, i tempi sono cambiati!

Ma la minigonna bianca e arricciata che copre a malapena lo slip, il corpino con una spalla completamente nuda sino alla vita, un fiocco bianco in testa e tacchi a spillo da ragazzaccia, in una quieta e per bene trasmissione del pomeriggio tra torte salate, fiori in tavola e qualche falpalà, che cosa rappresenta? I tempi che sono cambiati o un cattivo gusto imperante che nessuno corregge? Come le risate a bocca spalancata sulla dentiera perfetta. Non li rimpiango, quei tempi, ma spero in qualcuno della TV che vada a guardare: e soltanto per sano buon gusto si senta responsabile verso di noi. Le ‘signore’ che guardano da casa.

 

Elda Lanza

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