I CD di Natale (1), di Ferruccio Nuzzo

Pubblicato il 15 Novembre 2023 in , da Ferruccio Nuzzo
natale musica

Undici anni sono passati da quando, per la prima volta su questa pagina, vi suggerivo i cd da offrire per Natale. Musica, il regalo – a mio avviso – più universale (assieme al panettone) per festeggiare, più o meno devotamente, questi giorni che, malgrado i tempi che corrono, vorremmo tutti illuminati, se non dall’ottimismo, dalla speranza in tempi migliori. E cosa, meglio della musica, può accendere, animare, questa speranza? (O, almeno, consolare…). Musica di ogni stile, di ogni genere, di ogni epoca, per i già appassionati che potranno aprirsi a sconosciuti orizzonti o per i debuttanti che scopriranno nuovi mondi, nuove atmosfere, nuove emozioni.

Una prima lista, intanto – i regali «materiali» sono già in vetrina. La prossima, a completare, a dicembre, con tutti i miei auguri per un 2024 tranquillo e musicale.

 

Esattamente cinque anni or sono, annunciavo l’apparizione del primo cd dell’Integrale delle opere per clavicordo, per clavicembalo e per organo di Johann Sebastian Bach curata da Benjamin Alard. Quale occasione migliore che questo numero dedicato ai CD di Natale per festeggiare l’apparizione dell’ottavo volume di quest’opus monumentale, la sola integrale veramente completa mai realizzata (quella di Helmut Walcha, di cui parlavo all’epoca, non fu mai condotta a termine).

Ci vorranno ancora almeno cinque anni – se non più – per competere l’opera, che ha anche una particolarità interessante, se non unica: cioè tutti i musicofili e appassionati della musica di Bach, e gli ammiratori di Benjamin e della sua impresa, veramente unica, potranno parteciparvi sostenendola. Le Cercle des Claviers de Bach vi darà tutte le informazioni e le modalità.

Uno o più cd di questa Integrale sono, intanto, in testa alla lista dei miei suggerimenti per un regalo di Natale destinato a restare «attivo», presente per lungo tempo. Aggiungo altri due cd di Benjamin il cui ascolto mi ha particolarmente emozionato.

Johann-Sebastian Bach    

The complete works for keyboard, vol.8, Köthen, 1717-1723 – Benjamin Alard: clavicembalo – Harmonia Mundi  


The Couperin Family     

Benjamin Alard: clavicembalo – MarchVivo 


Johann-Sebastian Bach   

Sonate a 2 Clav. & Pedal. BWV525 – 530 – Benjamin Alard: organo – Alpha 


Daniel Speer   

Ein Vierfaches Musikalisches Kleeblatt Capella Itineris – Aparté (73’)

Personaggio singolare nel panorama musicale del ‘600, trombettiere in differenti eserciti, Stadtpfeifer (pifferaio comunale) ma anche commentatore politico noto per le sue atroci bizzarrerie contro il potere stabilito che gli valsero la prigione, Daniel Speer è qui presente con le sue composizioni – molte presentate in prima mondiale – per strumenti a fiato, capolavori umorismo e caricatura. In tono con l’originalità dell’autore, Capella Itineris ha l’abitudine – per ridurre la sua impronta ecologica – di effettuare le sue tournées raggiungendo, per quanto possibile, a piedi i vari luoghi dei concerti.

Ensemble Stravaganza       

Biber, Schmelzer, Mealli, BöddeckerNoMadMusic (49’23)

Li abbiamo ascoltati (e qualche volta visti) suonare negli ensembles di musica barocca più alla moda della scena musicale europea: l’Ensemble Pulcinella di Ophélie Gaillard, Gli Incogniti di Amandine Beyer, Les Ambassadeurs di Alexis Kossenko … Ma loro cinque insieme: Thomas Soltani al clavicembalo, Ronald Martin Alonso alla viola da gamba, Diego Salamanca alla tiorba e Chloé Sévère all’organo, attorno a Domitille Gilon, violinista e musa ispiratrice, hanno un’identità, un’eleganza ed una leggerezza singolari e inconfondibili, messi in risalto dalla scelta dei programmi. Che in questo cd, il quarto della collezione Solo, centrato sulla vita musicale alla corte degli Habsbourg, riunisce attorno a Biber i compositori Schmelzer, Mealli e Böddecker, protagonisti, ciascuno con la sue inconfondibile identità, del repertorio barocco.

J.S.Bach    

Sei Suonate a Cembalo Certato e Violino solo – Ambroise Aubrun: violino, Mireille Podeur: clavicembalo – Hortus (48’25 + 59’49)      

Un’edizione esemplare per vitalità e fantasia di questo capolavoro che, pur testimoniando l’immaginazione senza limiti ed il vigore creativo di Johann Sebastian Bach, mancava sino ad oggi di un’interpretazione che ne mettesse in evidenza la vitalità dell’Ars combinatoria del compositore, sovrabbondante nel dialogo tematico, e la sua arte di emozionare e convincere nei movimenti lenti. 

L’album, realizzato con la partecipazione dell’Università del Nevada, a Las Vegas, ha ricevuto la Grammy Consideration nella categoria Best Chamber Music/Small Ensemble Performance.

Hélène de Montgeroult 

Portrait d’une compositrice visionnaire – Marcia Hadjimarkos: forte-piano, Beth Taylor: mezzo-soprano, Nicolas Mazzoleni: violino – Seulétoile (61’51)

Sovente considerata come «l’anello mancante tra Mozart e Chopin», Hélène de Montgeroult è stata riscoperta soltanto nei primi anni di questo secolo, sopratutto per le sue composizioni per il forte-piano con le loro singolari atmosfere pre-romantiche. Per la prima volta questo cd ci rivela, oltre ai 6 inediti Notturni a voce sola, con accompagnamento di forte-piano ed alla Sonata per forte-piano con accompagnamento di violino, op.2 n.3, una curiosa serie di Studi destinati a chi intenda perfezionarsi nell’accompagnamento della voce. Splendido lo strumento, un Neuhaus del 1817. 

Laurence Oldak     

Chopin – Laurence Oldak: pianoforte – Klarte Records

Un cd di immediata seduzione. «Ho scelto le opere che mi stanno più a cuore, che suono da sempre che fanno ormai parte integrante della mia vita». Così Laurence presenta il programma ricco e variato del suo ultimo cd dedicato a Chopin, alternando Mazurche e Valzer a la Fantasia-Impromptu, la Barcarola e la Polonaise-Fantaisie tra lo splendore che illumina i passaggi più spettacolari e le sfumature che velano una nostalgia impregnata di sensualità e poesia. 

Robert Schumann    

Contrasts – Philippe Tondre: oboe, Danae Dorken: pianoforte – Klarthe Records (47’)

Composizioni di Robert Schumann, originali o in trascrizione per oboe e pianoforte – come i Fünf Stücke im Volkston, Opus 102, scritti all’origine per violoncello e pianoforte o i Fantasiestücke, Opus 73 per clarinetto (ma Schumann ne previde altresì l’esecuzione alla viola o al violoncello) – musiche che, come la Madeleine di Proust hanno accompagnato Philippe Tondre dalla sua infanzia e per tutta la durata dei suoi studi.

Heinz Holliger et Alfred Brendel ci hanno lasciato interpretazioni memorabili di questi capolavori, ma questa registrazione – il progetto che ha abitato la carriera concertistica di Philippe negli ultimi anni – è tutta animata della fiamma delle emozioni che hanno nutrito, prima ancora dei suoi studi, la sua passione per la musica e per l’oboe.

Brahms    

Clarinet Sonatas op.120, Clarinet Trio op.114 – Chen Halevi: clarinetto, Jan Schultsz: pianoforte, Claire Thirion: violoncello – Panclassics (68’35)

Brahms aveva ormai deciso di ritirarsi dalla composizione, quando la bellezza del suono del clarinetto di Richard Mühlfeld – il grande virtuoso, solista della Meininger Hofkapelle – e la sua ricchezza e sensualità timbrica dettero un’ultima sferzata al suo genio creativo e nacquero le due Sonate op.120 il Trio op.114 ed il Quintetto op.115, le sue ultime composizioni da camera.

Le due Sonate ed il Trio sono splendidamente interpretate in questo cd. Chen Halevi suona su una replica di un clarinetto Ottenstein – lo strumento di Richard Mühlfeld – che aggiunge ai vigorosi slanci romantici del solista i delicati colori della nostalgia.

Non ci si può che augurare che per per il prossimo Natale vi potrò presentare una registrazione del Quintetto op.115, protagonisti gli stessi virtuosi.

 

Porque existe otro querer    

French & Ispanic romances for Voice & guitar – Marina Viotti: mezzo soprano, Gabriel Bianco: chitarra – Aparté 

Non parlo spesso, in questa rubrica, di musica vocale. Non è al vertice delle mie passioni, non ho quindi molto da raccontarvi al proposito, ma non è questa una buona ragione per escludere questo genere, e le molte, interessantissime registrazioni pubblicate nel corso dell’anno, da questa lista natalizia che vorrei la più completa possibile.

Eccovi quindi nello splendido Porque existe otro querer («Poiché ci sono alti modi di amare») la mezzo soprano Marina Viotti (laureata delle Vittorie della Musica) ed il chitarrista Gabriel Bianco in un programma che alterna melodie e romanze francesi e spagnole del XX secolo, alcune mai pubblicate e per le quali, ove necessario, Gabriel ha trascritto per la chitarra l’accompagnamento originale per pianoforte.

Seguono due cd dedicati ai capolavori, sacri e profani, di Francis Poulenc e Par un matin, il primo cd che l’Ensemble Esquisses ha dedicato al repertorio vocale per coro di donne del XX e XXI secolo. 

Poulenc    

La Voix humaine, Fiançailles pour rire – Julie Charrier-Hoffmann, Orchestra del Teatro La Fenice, Frédéric Chaslin – Aparté 


Poulenc    

Stabat Mater, Litanies à la Vierge noire – Ensemble Aedes, Les Siècles, Matthieu Romano – Aparté 

 


Par un matin 

Caplet, Kaspar, Chausson, Marçot, Poulenc – Ensemble Esquisses Evidence Classics


Présence lointaine     

Severac, Viñes, Ravel, Fauré, Satie, Monpou – Sufya Melikyab: pianoforte – Rubicon

Ricardo Viñes, chi era costui ? Non so in quanti, oggi, potrebbero rispondere alla domanda, ma nei primi anni del XX secolo e sino al suo trasferimento (nel 1930) in Sudamerica, Ricardo fu uno dei protagonisti della musicale parigina. Interprete favorito di Satie per la sua musica, amico di Picasso, Gide, Colette, Cocteau fu il primo a presentare in pubblico molti dei capolavori di Debussy e Ravel.”Viñes non suona, spiega», diceva Cocteau.

L’affascinante cd di Sofya Melikyan presenta i suoi Quatre Hommages pour le piano assieme ad alcune composizioni dei suoi contemporanei.

Reimagining Opera    

Dario Doronzo: flicorno, Pietro Gallo: pianoforte, Michel Godard: serpentone – Digressione Music (54’52)

Reimagining Aria    

Dario Doronzo: flicorno, Pietro Gallo: pianoforte, Gabriele Mirabassi: clarinetto – Digressione Music (52’29)

Due programmi veramente singolari che Dario Doronzo, docente di tromba jazz al Conservatorio “Umberto Giordano” di Rodi Garganico, ha concepito e registrato con la complicità del pianista Pietro Gallo, di Gabriele Mirabassi al clarinetto e di Michel Godard al serpentone (uno strano strumento della famiglia dei cornetti, dal suono grave, quasi cavernoso).

Dario con il sui flicorno dà voce strumentale alle eroine dell’opera lirica – da Monteverdi a Puccini e Mascagni – e dell’opera del ‘600 e ‘700, da Cesti ad Alessandro Scarlatti e Nicolò Porpora. Un regalo fatto per sorprendere con le sonorità di uno strumento che meravigliosamente si presta a mimare voci ed emozioni trasformando la retorica barocca e romantica e ravvivandola di uno swing jazzy, senza, peraltro alcuna intenzione caricaturale. Veramente singolare, in Reimagining Opera, Fruccia d’ali, una composizione originale di Michel Godard nella quale il serpentone dialoga con il flicorno in un gioco di specchi ispirato al Pur ti miro, pur ti godo dall’Incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi.

Duo Phébus    

Convergences – Martin Descamps: marimba, Hélène Petit: violino, viola – Homerecords  

Giovani strumentisti dell’Opéra Royal de Wallonie, Martin e Hélène hanno creato un inedito ensemble, associando uno strumento «nobile» come il violino ad uno a percussione, dalle lontane origini etniche e che non esiste nella sua forma moderna che dall’inizio del XX secolo.

Le sonorità sono magiche, sorprendenti alla pari del programma, inedito anche lui, e che alterna brani ben noti (Debussy, Fauré, Saint-Saëns), evidentemente in trascrizione, a composizioni quasi sconosciute, scritte su commissione (Takemitsu, Koppel …).

Shiruku     

Sur la route de la soie – Canticum Novum, Emmanuel Bardon – Ambronay (79’45)

Per concludere, il cd, forse, più singolare di questa lista, ed uno dei più riusciti che Canticum Novum, diretto da Emmanuel Bardon ha realizzato per Ambronay, l’editore legato al famoso Festival di musica antica che da oltre quarant’anni ci svela, in ottobre, inedite emozioni (Jordi Savall tra i primi …).

La Via della seta dà il titolo al programma, il mitico itinerario che, aperto da Marco Polo, ha nutrito, e non soltanto di spaghetti (invenzione, secondo  la leggenda e come la bussola, cinese) l’economia europea. Un itinerario questa, volta, tracciato dalle sonorità inedite di strumenti evocatori come lo shakuhachi, il tsugaru-shamisen, la nyckelharpa o il kanun, che Shiruku percorre, dal Giappone delle missioni del gesuita San Francesco Saverio a Chang’an, Pace Eterna, l’antica capitale della Cina, a Antiochia in Siria, da Constantinopoli a Venezia sino alla Spagna del re-poeta Alfonso X il Savio.