Musica pop e operetta al Teatro Verdi di Firenze

Pubblicato il 7 Novembre 2017 in Outdoor Spettacolo

Da più di 160 anni il Verdi è il più grande teatro “all’italiana” della Toscana. In tutti questi anni ha mantenuto intatte le sue caratteristiche principali, ovvero di essere un grande teatro popolare nel centro della città, aperto a tutti generi di spettacolo. Nato come Teatro Pagliano, fu inaugurato il 10 settembre del 1854 sulle note dell’opera verdiana “Il Viscardello” che sarebbe poi diventato “Rigoletto”. Il nuovo teatro, che prese il posto di una struttura polivalente, costruita sui resti del trecentesco carcere delle Stinche, si deve all’imprenditore farmacista ed ex baritono Girolamo Pagliano.

Passato di mano da un proprietario all’altro, diventa Teatro Verdi nel 1901. Dopo la prima guerra mondiale apre all’operetta popolare e con la proprietà Castellani arrivano i più grandi attori del Novecento. Con i favolosi anni ’60 il teatro ospita le star internazionali della musica pop e le celebrità del teatro leggero e della rivista. Arrivano gli spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino, le rassegne cinematografiche, i balletti, la musica rock, pop e jazz più ricercata e la prosa non convenzionale.

Nel gennaio del 1998 il Teatro passa alla Fondazione ORT, diventando dunque la sede di prove e concerti dell’Orchestra della Toscana. Mantiene allo stesso tempo la singolare eterogeneità delle proposte teatrali, l’immagine di uno spazio culturale aperto, vivace nella programmazione e attento alle esigenze del suo vasto pubblico. Con l’arrivo dell’Orchestra della Toscana, il Verdi accoglie stabilmente la musica classica con grandi direttori e musicisti di fama mondiale e, grazie alle società Antico Teatro Pagliano che cura la stagione di prosa, e PRG che organizza la musica pop e rock, offre ancora oggi una programmazione molto articolata per qualità, generi e numero di proposte.

Il teatro per tutti, dunque, che diverte e che fa sognare. E’ al Verdi di Firenze, infatti, il paradiso del musical made in Italy e degli spettacoli brillanti, come è il caso, quest’anno, de “La guerra dei Roses” (3-5 novembre), di “Mamma mia” (14-19 novembre)o “La febbre del sabato sera” (7-10 dicembre).


Da giovedì 18 a domenica 21 gennaio

DUE

regia di Luca Miniero, con Raul Bova e Chiara FranciniLui è uno degli attori più celebri della tv e del cinema italiano che ha deciso di tornare a calcare un palco teatrale dopo quasi vent’anni di assenza.
Uno degli attori più amati in tv ritorna al teatro dopo venti anni di assenza. Lei, toscana verace, vive un momento di grande successo. Raoul Bova e Chiara Francini interpretano Marco e Paola, una coppia alle prese con la prova della convivenza. Convivenza come qualcosa di nuovo, come un ulteriore stadio della relazione da cui partire per una vita insieme. Ecco spiegata la scena iniziale: una stanza vuota. Da qui i due fidanzati, lui intento a montare un letto matrimoniale e lei che fa domande sul loro futuro, inizieranno a prendere coscienza della delicata scelta appena intrapresa. Come saremo fra vent’anni? Cosa ci riserva il futuro? Sono queste le domande che assillano la mente di Paola e alle quali lei non sa dare una risposta, risposta che non trova neanche nel suo uomo. Questa insicurezza farà emergere prepotentemente le diverse visioni – maschile e femminile – della vita, portando la coppia a fraintendere i reciproci passati.


Da venerdì 26 a domenica 28 gennaio

LA REGINA DI GHIACCIO musical

regia di Maurizio Colombi con Lorella Cuccarini

Spettacolo ispirato alla Turandot di Giacomo Puccini, con Lorella Cuccarini e Pietro Pignatelli; testi di Maurizio Colombi e Giulio Nannini; musica di Davide Magnabosco, Paolo Barillari e Alex Procacci; scene di Alessandro Chiti; coreografie Rita Pivano; regia Maurizio Colombi.

Lorella Cuccarini interpreta il ruolo di una crudele e malefica regina vittima di un incantesimo, nel cui regno gli uomini sono costretti a indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo. Solo colui che sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa. Riuscirà il Principe Calaf a sciogliere il cuore di ghiaccio della regina con il calore e il fuoco del suo amore?


Da giovedì 22 a domenica 25 febbraio

VINCENZO SALEMME- UNA FESTA ESAGERATA!

con

Vincenzo Borrino- Antonella Cioli- Sergio D’auria- Teresa Del Vecchio- Antonio Guerriero- Giovanni Ribo’ -Mirea Flavia Stellato

“Una festa esagerata!” nasce da un’idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito “piccola borghesia”. Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle “chiacchiere”, alle “voci”, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda.

Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro Paese viene messo in commedia ma l’idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l’altro. Ma quel che temo ancora di più é l’odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene. Vincenzo Salemme


da venerdì 2 a domenica 4 marzo

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

regia di Massimiliano Bruno

con Stefano Fresi, Giorgio pastori, Violante Placido, Paolo Ruffini

“Quello che voglio da questo Sogno – dice il regista – è tirare fuori la dimensione inconscia che Shakespeare suggeriva neanche troppo velatamente. Puntellare con l’acciaio la dimensione razionale imprigionata nelle regole e nei doveri bigotti e rendere più libera possibile quella onirica, anarchica e grottesca. E così il nostro bosco sarà foresta, Patria randagia di zingari circensi e di ambivalenti creature giocherellone, Puck diventerà un violinista che non sa suonare, Bottom un pagliaccio senza palcoscenico, Oberon un antesignano cripto-gay e Titania una ammaestratrice di bestie selvagge. L’intenzione è essere affettivi senza essere affettuosi, ferire per suscitare una reazione, divertire per far riflettere, vivere nella verità del sogno tralasciando la ragione asettica e conformista. Un Sogno di una notte di mezza estate che diventa apolide e senza linguaggio codificato, semplici suoni e immagini che sono meravigliose memorie senza mai essere ricordi”


da giovedì 15 a domenica 18 marzo                                                                      

LA STRANA COPPIA

di Neil Simon

con Claudia Cardinale e  Ottavia Fusco

 

progetto registico Pasquale Squitieri

La strana coppia di Neil Simon (nella sua versione al femminile) porta in scena una vera “strana coppia”: Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, i due grandi amori della vita di Squitieri: la sua storica compagna di vita e la sua ultima e moglie. L’amore non separa, unisce! Questo è quanto Squitieri avrebbe voluto raccontare nell’affrontare questa insolita prova registica. Ed è quello che, attraverso i suoi appunti di regia, messi in scena dal suo aiuto-regia prediletto, Antonio Mastellone, riesce a restituire al pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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