Al Teatro del Maggio, a Firenze, suono e struttura vibrano di un binomio perfetto

Pubblicato il 7 Novembre 2017 in Outdoor Spettacolo Ideas

“Firenze ha aspettato questa sala dalla fine della Seconda guerra mondiale, io personalmente realizzo un sogno che coltivo da quando, nel 1962, misi piede per la prima volta in questa città. La sala è calda, l’acustica è già splendida, ma nel tempo il legno si trasforma e migliorerà ancora.  (Zubin Mehta)

I materiali e i colori del Rinascimento si incontrano al Teatro del Maggio per celebrare il potere della musica, e l’incanto del melodramma, nella città in cui questa forma di teatro nacque. I colori e i materiali sono il bianco marmo venato di verde del Battistero di San Giovanni, il cotto della cupola di Santa Maria del Fiore e  l’oro dei preziosi dipinti che hanno fatto della città Toscana una delle capitali mondiali dell’arte.

Sopra una sorta di ampio basamento, una zoccolatura inclinata, si inseriscono le grandi sale da musica e l’enigmatico volume della torre scenica, alta 35 metri. Tre sale, che possono funzionare in contemporanea: il teatro d’opera da 1800 posti, distribuiti tra platea, palchi e galleria, una cavea all’aperto da 2000 posti e infine un auditorium per 500 – 1000 spettatori.

Come in un grande strumento musicale, le pareti della sala principale sono rivestite in legno di pero per garantire un’acustica perfetta. Una fitta rete di sottili catene di rame contribuisce inoltre a trasportare il suono senza distorsioni. Inaugurata il 21 dicembre 2011 con la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven diretta da Zubin Mehta, il Teatro del Maggio è la sede stabile dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Qui, nel 2014 Il teatro ha ricevuto il Premio Nazionale per la migliore opera di architettura realizzata in Italia negli ultimi 5 anni.


Sotto l’albero di Natale musica di grande magia:

Domenica 31 dicembre 2017

Concerto di fine anno

Fabio Luisi guida i solisti, l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino nell’esecuzione della nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, un monumento alla fratellanza umana e uno dei brani più amati del compositore tedesco.

Programma

Riccardo Panfili
Abitare la battaglia per orchestra
Commissione del Maggio Musicale Fiorentino

Prima esecuzione assoluta

Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra

Artisti

Direttore Fabio Luisi
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Soprano Sarah Tynan
Mezzosoprano Marina Comparato
Tenore Anton Rositskiy
Basso Christof Fischesser

Da domenica 7 gennaio a giovedì 18 gennaio 2018

CARMEN

di Georges Bizet

«L’amour est un oiseau rebelle» è l’aria che introduce Carmen, il personaggio che dà il nome all’opera, la gitana maliziosa che seduce e abbandona Don José preferendogli il torero Escamillo. È la libertà dell’amore di Carmen che si scontra con la gelosia di Don José: sono due concezioni opposte, libera e sfrontata l’una, possessiva e vergognosa l’altra, che tingono di tragedia il finale dell’opera.
Carmen
Opéra-comique in quattro atti
Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto da Carmen di Prosper Mérimée- Musica di Georges Bizet
Prima rappresentazione: 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi- Nuovo allestimento

Artisti

Direttore Ryan McAdams
Regia Leo Muscato
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Orchestra, Coro e Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino
Carmen- Veronica Simeoni (7,10,14,18/01)- Marina Comparato (9,13/01)
Don José – Roberto Aronica (7,10,14,18/01) – Sergio Escobar (9,13/01)
Micaela – Laura Giordano (7,10,14,18/01)- Valeria Sepe (9,13/01)
Remendado – Paolo Antognetti
Frasquita- Eleonora Bellocci
Mercedes- Giada Frasconi

Martedì 27 marzo 2018
In coproduzione con Amici della Musica Firenze
 
Radu Lupu è tra i maggiori interpreti pianistici dei grandi classici romantici come Franz Schubert, cui questo concerto è dedicato. I Sei momenti musicali che aprono la serata sono tra i brani maggiormente eseguiti di Franz Schubert, e la Sonata n.16 in la minore , composta nel 1823 e pubblicata postuma, è ritenuta una delle sue principali composizioni pianistiche. 
La sonata per pianoforte n. 22, la più lunga composta da Schubert, chiude il concerto. Dedicata al pianista Johann Nepomuk Hummel, presenta motivi sereni, non cupi, anche nelle parti più movimentate e struggenti come l’Andantino, una delle pagine più belle composte da Schubert.

Programma

Franz Schubert

Six moments musicaux op.94, D 780

Sonata n.16 in la minore op.143, D 784

Sonata n. 22 in la maggiore, D 959

Artisti

Pianoforte
Radu Lupu

 Venerdì 6 aprile 201

ZUBIN MEHTA / GUY BRAUNSTEIN

Zubin Mehta guida l’Orchestra del Maggio in un ciclo Stravinskij – Čajkovskij che si apre con lo Scherzo à la russe di Igor’ Stravinskij, composto inizialmente come colonna sonora per il film The North Star e riorchestrato per la Paul Whiteman Band a condizione che la durata potesse entrare in un disco 78 giri.
Guy Braunstein interpreta il Concerto per violino e orchestra, i cui due movimenti centrali sembrano ispirati a composizioni di Bach e Čajkovskij.
Di quest’ultimo è la Sinfonia n. 4 che termina il concerto, una composizione a programma la cui descrizione è raccontata nel carteggio dell’autore alla mecenate Nadežda Filaretovna von Meck. «La nostra sinfonia», come è chiamata nelle lettere, è descritta con una serie di moti d’animo evanescenti, tanto che in un post scriptum Čajkovskij si dice inorridito della descrizione confusa che ha fornito, concludendo che «l’inverno passato ho sofferto di una terribile ipocondria: la Sinfonia è un’eco veritiera di quello che provavo».

Programma

Igor’ Stravinskij

Scherzo à la russe – Concerto per violino e orchestra in re maggiore

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36

Artisti

Direttore- Zubin Mehta
Violino – Guy Braunstein

Domenica 8 aprile 2018

Julian Rachlin interpreta l’unico concerto per violino e orchestra di Pëtr Il’ič Čajkovski con l’Orchestra del Maggio guidata da Zubin Mehta, un brano impegnativo per il solista tanto che l’autore ebbe difficoltà a trovare un interprete dopo il rifiuto dei primi due.
La sagra della primavera è una delle composizioni più note di Igor’ Stravinskij, al cui successo contribuì la famosa rissa tra il pubblico alla prima esecuzione del balletto, il 29 maggio 1913 al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi. I ritmi ossessivi, gli utilizzi insoliti degli strumenti e i movimenti inusuali della coreografia di Nijinskij segnano un momento chiave per la storia dell’avanguardia teatrale.

Programma

Pëtr Il’ič Čajkovskij
Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35

Igor’ Stravinskij

Le Sacre du printemps

Artisti

Direttore- Zubin Mehta
Violino- Julian Rachlin

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Servizio cortesia dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18
tel: +39 055 2779.309

Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze

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