Film in DVD: “Tutto quello che vuoi”, di Francesco Bruni

Pubblicato il 3 Maggio 2018 in Outdoor Cinema Cinema
Tutto quello che vuoi

sceneggiatura Francesco Bruni cast Giuliano Montaldo (Giorgio Ghelarducci)Andrea Carpenzano(Alessandro) Arturo Bruni (Riccardo) Emanuele Propizio (Tommy) Riccardo Vitiello (Leo) Donatella Finocchiaro (Claudia) Antonio Gerardi (padre di Alessandro) Raffaella Lebboroni (Laura)  Andrea Lehotskà (Regina) genere commedia prod Ita, 2017 durata 101 min

Eravamo quattro amici al bar… Potrebbe essere questo il refrain che dà avvio al film. Quattro ragazzotti sui vent’anni, nullafacenti, nullatenenti, in perenne baruffa con un clan rivale e dunque a rischio galera. A togliere letteralmente dalla strada uno di loro, Alessandro, è l’impiego come “badante” part time di un anziano ottuagenario un po’ svanito per l’incipiente Alzheimer, ma già visionario di suo in quanto poeta. L’incontro-scontro generazionale e culturale (il buzzurro e il gentiluomo) compie il miracolo, come è facilmente intuibile dopo i primi cinque minuti dall’entrata in scena del vecchio. Dunque: “Scialla 2-la vendetta”, verrebbe da dire. D’altra parte perché cambiare una formula che funziona? Francesco Bruni aveva infatti già girato una storia analoga nel suo precedente, fortunato film intitolato appunto “Scialla”. Là c’era Fabrizio Bentivoglio nel ruolo di un professore in disarmo alle prese con un quindicenne problematico, qui si è fatto solo qualche passo avanti in fatto di età dei protagonisti, ma la sostanza è la stessa. Inclusa la digressione toscana alla ricerca di un improbabile tesoro che si scopre essere semplicemente nel miocardio dei puri di cuore. Il regista Giuliano Montaldo (classe 1930), di cui tutti ricorderanno almeno il “Marco Polo” televisivo del 1982, si rivela attore sopraffino nel non facile ruolo del vecchio poeta. Bravissimo a camminare sicuro, da vero equilibrista, sul sottilissimo filo che segna il confine tra follia e poesia. Bella scoperta anche il giovane Andrea Carpenzano nel ruolo di Alessandro. Se continua così ne sentiremo riparlare.

 

E allora perché vederlo?

Perché anche nel XXI secolo la poesia è il sale della vita.

Tutto quello che vuoi

 

 

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