Truffe online, come difendersi e denunciare

Pubblicato il 18 Febbraio 2020 in , , da Daniela Sanna

Come abbiamo di recente analizzato, è sicuramente un dato positivo che l’e-commerce in Italia sia in crescita. In crescita sono però anche le truffe. I trucchi cambiano continuamente per raggirare gli utenti di internet, ragione per cui bisogna stare bene attenti. Si spazia dalla “truffa del principe nigeriano”, a quella del lontano parente che vi ha nominato erede di una immensa fortuna, alla vendita dei falsi biglietti di concerti veri, al classico phishing dei dati come pure alla più aggressiva “digital extortion”.

Ecco quindi un vademecum ragionato su come difendersi dalla truffa online.

  • non dare mai password e/o dati sensibili a terzi;
  • non mettere password ovvie, come il compleanno o nome e cognome. Più complessa è e meglio sarà;
  • non cliccare link sconosciuti;
  • non scaricare file di non cui si conosce il contenuto;
  • pagare, se si ha la possibilità, sempre con la PayPal;
  • verificare l’attendibilità del sito web su cui stiamo facendo acquisti;
  • non aprire mail di phishing dal contenuto insolito;
  • cambiare spesso password per tutelare i dati personali;
  • controllare sempre i propri movimenti bancari.

Come denunciare una truffa informatica

Le vittime di truffe informatiche possono sporgere denuncia presso la procura della Repubblica che agirà aprendo un apposito fascicolo ai danni del soggetto denunciante. La denuncia può essere fatta oralmente di persona o per telefono, chiedendo il pronto intervento per impedire il protrarsi della situazione antigiuridica. Invece, per casi di minore urgenza si può procedere con la denuncia in forma scritta da presentare agli uffici della Polizia.

In aggiunta nei casi di truffa su Internet la Polizia di Stato ha messo a disposizione dei cittadini una speciale forma di denuncia: la denuncia online, da effettuarsi direttamente dal web collegandosi al sito istituzionale della polizia.

Si tratta di una procedura più rapida rispetto alla denuncia ordinaria: basta fornire le proprie generalità (come richiesto dall’Ufficiale di Polizia quando ci si presenta presso uno degli Uffici fisici), gli estremi di un documento d’identità e dare il proprio consenso al trattamento dei dati personali. Al termine dell’operazione, il sistema rilascia una ricevuta elettronica e un numero di protocollo con il quale la vittima può recuperare la pratica presso l’ufficio di Polizia di Stato prescelto.

Questa procedura rappresenta soltanto il primo step della procedura di presentazione della denuncia per reati telematici per dare valore legale all’operazione iniziata su Internet. Se non si vuole sporgere denuncia, né su internet né all’ufficio della Polizia è comunque possibile segnalare il sito web, la mail o la pagina web mediante la compilazione di appositi moduli sul sito web della Polizia Postale.