Smart city, le migliori innovazioni che cambieranno le città

Pubblicato il 2 Dicembre 2014 in , da redazione grey-panthers

Dopo lo smartphone e la smart tv, noi che abbiamo fatto diventare smart anche i pacchetti vacanze, è ora che iniziamo ad abituarci all’idea di rendere anche i nostri centri urbani delle smart city funzionali ed ecosostenibili. Per migliorare l’impatto ambientale ed evitare sprechi, siamo abituati a mettere le tariffe di energia elettrica più convenienti a confronto, ma per rendere le nostre città veramente green, dobbiamo puntare su autonomia energetica, fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. Noi che non definiremmo smart neppure il nostro condominio, vediamo alcuni degli esempi più virtuosi nelle smart city sparse per il mondo.

Camminare e produrre energia elettrica è già realtà grazie alla startup britannica Pavegen System che ha creato una pavimentazione in gomma riciclata al 100% in grado di trasformare i tuoi passi in una fonte di energia. Le lastre convertono l’energia cinetica prodotta dai pedoni in energia elettrica: secondo un report dell’University of British Columbia, ogni pannello Pavegen è in grado di generare 4-8 watt di elettricità per passo. Tale tecnologia è già stata sfruttata durante i giochi olimpici di Londra 2012, per ricoprire la superficie dello stadio di Rio de Janeiro, la stazione St. Omer in Francia, così come a New York, San Francisco, Melbourne e Kuala Lumpur.

Il postino diventa verde in Francia dove Renault ed il Gruppo La Poste hanno siglato un accordo di partnership per ampliare il campo di ricerca sull’eco-mobilità. Con una flotta di circa 69mila veicoli, i postini francesi utilizzano ogni giorno più di 25mila vetture elettriche. Smart city vuol dire anche ottimizzare la qualità della vita, l’obiettivo francese è studiare soluzioni per un’urbanistica più ecologica e compatibile con l’ambiente, ma anche migliorare le condizioni di lavoro degli addetti alla raccolta e recapito della posta.

Ti piacerebbe ricaricare l’auto utilizzando i lampioni stradali? Monaco di Baviera è già realtà grazie al sistema “Light and Charge” siglato BMW. La storica casa automobilistica tedesca ha messo a punto un progetto pilota che partirà la prossima primavera. Per invogliare i clienti ad acquistare vetture green è necessario implementare le infrastrutture ed allora i lampioni integreranno le colonnine di ricarica dei veicoli combinando la tecnologia Led con un connettore standard. Gli automobilisti pagheranno l’energia utilizzata per alimentare le auto tramite un’applicazione per smartphone.

Perché non installare pannelli solari galleggianti? Molti Paesi non hanno a disposizione lo spazio sufficiente per l’istallazione su larga scala di impianti fotovoltaici. Per questo l’azienda francese Ciel&Terre ha brevettato Hydrelio, il sistema solare galleggiante che ha già ricoperto laghi, fiumi e bacini di irrigazione in Francia, Giappone e Gran Bretagna. Il fotovoltaico galleggiante è una delle innovazioni cui si guarda con grande interesse nelle smart city fluviali e costiere.

Addio ai semafori stradali, immaginate una città dove corsie di automobili si fondono armoniosamente una con l’altra, permettendo al traffico di fluire senza intoppi attraverso gli incroci. Comfort, sicurezza ed efficienza energetica sono i punti forti di “DriveWave”, il software sviluppato dal Senseable City Lab del MIT diretto dall’italiano Carlo Ratti. Nelle smart city di domani la segnaletica luminosa sarà sostituita da incroci intelligenti per la gestione del traffico urbano attraverso sensori e big data.

In Italia l’Osservatorio Nazionale Smart City dell’Anci-Forum PA è al lavoro per elaborare analisi, ricerche e modelli replicabili da mettere a disposizione dei Comuni italiani che vogliono intraprendere il percorso per diventare smart city. Ma il cambiamento, si sa, è innanzitutto culturale. Ci si auspica che non si debba attendere ancora a lungo per vedere i nostri spazi urbani trasformarsi in “città intelligenti”.

 

di Valeria Defilippis

Fonte: www.wired.it