Ecoturismo: tendenza in crescita, per il bene del pianeta

Pubblicato il 21 Novembre 2011 in da redazione grey-panthers

Alla parola ecoturismo, a molti vengono ancora in mente, per contrasto, le coste cementificate e i mostri ecologici in mezzo a paesaggi incontaminati. Ma le strutture ricettive non sono l’unico elemento a pesare sull’ambiente. Bisogna considerare anche gli spostamenti, l’alimentazione, la sostenibilità dei sistemi turistici. L’ambiente è infatti messo sempre più a dura prova da un turismo che, nonostante la crisi, è in costante aumento. Secondo i dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Unwto (l’Organizzazione Mondiale del Turismo), si scoprono cifre strabilianti: nel 2010 i turisti che hanno varcato la frontiera del proprio Paese sono stati 940 milioni, a cui vanno aggiunti tutti coloro che hanno fatto vacanze “domestiche”. Entro il 2012 gli arrivi potrebbero superare la soglia di 1 miliardo ed entro il 2015 le economie emergenti supereranno, in termini di arrivi turistici internazionali, quelle avanzate. Alla luce di questi nuovi dati, il turismo sostenibile appare una strada obbligata e sempre più necessaria: l’unico modo per consentire al pianeta di “reggere” gli spostamenti di milioni di persone. La tendenza è comunque fortunatamente crescente nelle scelte di viaggio degli italiani: la ricerca ha infatti registrato il boom dell’interesse per il turismo ecologico, la natura, i parchi, la riconversione ecologica delle realtà ricettive, ma anche una crescente preoccupazione per i danni che il turismo può causare all’ambiente. La sostenibilità della vacanza è considerata una necessità dall’83% degli italiani, mentre il 63% degli intervistati indica la cementificazione come il primo dei danni che un turismo malgestito può causare all’ambiente. Anche nella scelta delle destinazioni la sostenibilità svolge un ruolo importante. Alla domanda “Cosa attrae di più nella scelta di una meta turistica?”, la prima risposta riguarda la natura incontaminata e le  bellezze paesaggistiche (59%), seguita da cultura, bellezze storico artistiche (57%), mentre meno della metà (23%) mette ai primi posti i luoghi di svago ben organizzato. Tra le principali motivazioni dei turisti italiani, troviamo conoscenza ed esplorazione, arricchimento culturale, svago e divertimento, mentre sport e movimento sono in coda alla classifica. Se poi, a determinare la scelta, la motivazione economica resta prevalente, è tuttavia quasi raggiunta dalla motivazione ambientale (nel voto medio 7,1 a 6,8). All’ecoturismo si collegano il trekking, le attività sportive in natura, la visita di borghi storici e la ricerca dei prodotti enogastronomici locali. Gli hotel “green” sono preferiti dal 69% a parità di prezzo e dal 25% in ogni caso, solo il 6% si dichiara non interessato alla scelta ecologica degli alberghi.