Saviano sa. Come Pasolini

Pubblicato il 6 Luglio 2008 in , , da redazione grey-panthers

Gomorra di Saviano è in testa alle classifiche librarie da due anni, ha venduto più di un milione di copie, è in traduzione in 30 lingue e il film del regista Matteo Garrone ha trionfato a Cannes. Lo diamo, dunque, per noto e ne parliamo qui per un paragone forse sfuggito ai più.

Saviano scrive che la morte sul lavoro di un giovane muratore nel mondo del cemento dominato in Campania dalla camorra gli mette in corpo una rabbia tale che sente il bisogno di andare sulla tomba di Pasolini. Prende il treno per Pordenone, arriva a Casarsa. Gli rimbomba nella testa l’Io so di Pasolini: “Io so e non ho le prove “, aveva scritto Pasolini del male d’Italia: è stata la DC, è stato il petrolio. Saviano fa come Pasolini. Anzi scrive di più.

“Io so e ho le prove. Io so come hanno origine le economie e dove prendono l’odore… il cemento. Petrolio del Sud. Tutto nasce dal cemento. Non esiste impero economico nato nel Mezzogiorno che non veda il passaggio nelle costruzioni: gare d’appalto, appalti, cave, cemento, inerti, malta, mattoni, impalcature, operai. E’ il mestiere più semplice per far soldi nel più breve tempo possibile, conquistare fiducia, assumere persone nel tempo adatto di un’elezione, accaparrarsi finanziamenti… dopo di che si fa una carriera da killer, da estorsore o da palo, si finisce nell’edilizia o a raccogliere spazzatura.”

Così Saviano stringe in un unico atto di impuitazione i domini della camorra: speculazione edilizia, caporalato, sversamento di rifiuti, droga, sub appalti per le griffe del Nord, omicidi rituali. Certo, dall’altra parte vi sono i carabinieri, i poliziotti, i giudici; anche cittadini onesti, anche Don Peppino Diana prete che sarà massacrato. Ma, come già per Pasolini, vi è la parola: che vede, che lega e tramanda le responsabilità. Pasolini aveva scelto per sè il ruolo di poeta civile. Cos’è un poeta civile? è il poeta che parla per l’Italia che dovrebbe essere quella che non è. Saviano ha l’ambizione di essere il prosatore dell’Italia quale dovrebbe essere: il contrario di una Gomorra di zolfo e di sangue.

Emilio Renzi