Nipotini con l’asma se anche il nonno ama il fumo

Pubblicato il 16 Novembre 2015 in , da redazione grey-panthers
tabacco

Le abitudini al fumo di padri (e nonni) prima ancora del concepimento fanno aumentare il rischio di asma nei figli e nipoti che nasceranno.
Le conseguenze dannose per la salute dell’abitudine al fumo sono a quanto pare ancora peggiori di quanto si ritenesse. Infatti il fumare danneggia non solo la salute dei fumatori stessi e, per via del fumo passivo, delle persone che si trovano in ambienti chiusi in cui vi sono dei fumatori ma , a quanto sembrs emergere da alcuni recenti studi, anche la salute dei discendenti (figli e nipoti) da persone che, pur in passato, prima ancora della nascita di figli e nipoti, hanno fumato per anni. Mentre è ben noto che una madre, durante la gravidanza (e preferibilmente anche nel periodo precedente una gravidanza pianificata) deve sforzarsi di non fumare (e per fortuna l’istinto materno fa sì che anche le fumatrici più accanite in genere ci riescano), i padri invece, pur evitando di fumare in presenza in casa di un neonato-bambino o di una moglie/figlia/nuora incinta, in genere non si preoccupano di non fumare nel periodo precedente il concepimento. Hanno pertanto sollevato un certo stupore i risultati di uno studio, presentato all’ultimo congresso della European Respiratory Society a Monaco di Baviera, che ha per la prima volta messo in luce come l’abitudine al fumo dei padri possa, anche nei casi in cui abbiano smesso di fumare ben prima del concepimento, influire negativamente sulla salute respiratoria dei futuri figli, facendo in particolare aumentare il loro rischio di diventare asmatici.
Per questo studio, condotto dalla Dr. Cecile Svanes presso l’Università di Bergen in Norvegia, i ricercatori hanno esaminato il numero di anni durante i quali i padri avevano fumato prima del concepimento, ed hanno riscontrato una proporzione più elevata di casi di asma nei figli nati anche anni dopo che i padri avevano smesso di fumare.
Quanto alle nonne: uno studio condotto in Svezia su 44.863 paratecipanti ha esaminato la frequenza dell’asma nei nipoti (non nei figli) di nonne che avevano fumato nei periodi in cu erano incinte, ed ha ha riscontrato che nei nipoti di queste nonne la presenza di casi di asma era aumentata in misura pari al 10-22%, anche se solo le nonne, e non le madri, avevano fumato durante la gravidanza. .
I ricercatori hanno ipotizzato varie possibili cause, tra cui delle possibili alterazioni genetiche, alle quali potrebbero essere attribuiti i risultati in questione, senza peraltro arrivare a conclusioni abbastanza sicure. Sono ora in programma altri studi, tra cui un nuovo studio, sempre in Svezia, per ricercare l’effetto prodotto sul rischio d’asma dei nipotini di nonne che fumavano mentre portavano in grembo non le madri ma i padri di questi nipotini.
Pertanto, nonostante il numero ridotto di studi sull’argomento, siamo in presenza di uno stimolo in più per indurci a smettere di fumare: sembrerebbe infatti che mettiamo rischio, fumando, non solo la buon salute nostra e (con il fumo passivo) dei conviventi, ma anche quella dei figli, pur se non ancora concepiti, e dei nipoti!