Occhio alle curve

Pubblicato il 13 Marzo 2020 in Wellness Denaro Salute Business

PANDEMIA. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato mercoledì che l’epidemia di coronavirus è da considerarsi una “pandemia globale”. L’OMS aveva evitato fino ad ora di utilizzare questo termine poiché temeva che il pubblico lo interpretasse erroneamente. Pandemia infatti non significa che il virus sia incontenibile, ma che diversi focolai in paesi e continenti sono ora “autonomamente” accesi. La dichiarazione è anche uno stimolo ai governi ad adottare con urgenza le necessarie misure di contenimento (come le quarantene, o la limitazione degli spostamenti e alle interazioni sociali). Queste sono fondamentali poiché limitano il numero di casi giornalieri attivi a una cifra che non sovraccarica i sistemi sanitari nazionali. In risposta, il Presidente Trump ha sospeso tutti gli ingressi dall’Europa per 30 giorni. Anche la maxi esercitazione Nato Defender Europe 20 prevista nel Vecchio Continente nei prossimi mesi potrebbe essere ridimensionata alla luce della parziale riduzione delle truppe USA che dovrebbero parteciparvi.

INDIA. L’India sospende tutti i visti di viaggio nel paese, il secondo più popoloso al mondo dopo la Cina, fino al 15 aprile. Una misura così stringente da applicarsi anche ai 3 milioni di indiani che risiedono in giro per il mondo. Uniche eccezioni: visti ufficiali, diplomatici e di lavoro. Il paese conta al momento solo 57 casi ufficiali di contagio, 1 morto e 4 guariti. Se l’alta densità di popolazione del paese rischia di facilitare la diffusione di Covid-19, la bassa età media (28 anni) è un vantaggio per la popolazione indiana poiché il tasso di mortalità del virus aumenta con l’avanzare dell’età. Come nel caso delle democrazie occidentali, molti analisti temono che anche nella grande democrazia indiana l’imposizione di stringenti misure di contenimento potrebbe risultare complessa in un primo momento. Per esempio nel caso del festival religioso dell’”Holi”, previsto proprio in questi giorni per l’inizio della primavera. L’iniziativa, che in India vede ogni anno diversi milioni di partecipanti in diverse città, non è stata per il momento cancellata, anche se i media indiani la stanno descrivendo quest’anno come “sottotono” proprio a causa della paura del virus.

SPORT. Tutto il mondo dello sport sta risentendo della diffusione dei casi di coronavirus. La maggior parte delle partite di calcio in Europa saranno giocate a porte chiuse, mentre alcune (soprattutto quelle che coinvolgono squadre italiane in Champions ed Europa League) sono state sospese. Il primo calciatore italiano risultato positivo al coronavirus è un difensore della Juventus, Daniele Rugani: i tesserati della squadra torinese e quelli dell’Inter – gli ultimi avversari in ordine di tempo – saranno sottoposti a un periodo di quarantena. In Europa, si fa sempre più concreta l’ipotesi di rinviare al 2021 gli Europei di calcio previsti per questa estate. La Super League cinese, intanto, è stata posticipata a data da destinarsi. Anche il mondo del basket è in stallo ora che l’NBA ha sospeso la stagione dopo che un giocatore degli Utah Jazz, il francese Rudy Gobert, è risultato positivo al test. La vera incognita rimane la sorte delle Olimpiadi previste a luglio e agosto a Tokyo. Il Giappone è il decimo paese al mondo più colpito da Covid-19 e il terzo in Asia orientale. La cerimonia di accensione della fiamma olimpica si terrà oggi ad Atene, ma rimarrà chiusa al pubblico.

ASIA. Per il secondo giorno di fila, le borse asiatiche hanno registrato la stessa performance dell’americano Dow Jones, avvicinandosi pericolosamente alla “fase orso”, quella che accusa ribassi oltre il 20%. In particolare, l’Hang Seng, l’indice di Hong Kong, è crollato del 4.8%, mentre la borsa di Shanghai dell’1.5%. Intanto, la Malesia ha sospeso le congregazioni religiose dopo che dodici casi di coronavirus sono stati ricondotti a una conferenza islamica svoltasi a fine febbraio a cui hanno preso parte almeno 10.000 persone. In Giappone, si sono accesi i dibatti riguardo il “Festival della neve di Sapporo”, capitale dell’isola dell’Hokkaido, che a fine febbraio ha richiamato quasi due milioni di turisti, in gran numero anche cinesi. La società civile accusa ora il governo giapponese di non aver sospeso il festival, nonostante l’epidemia fosse già in corso in Cina. La reazione al Festival di Sapporo è un precedente significativo per le Olimpiadi di quest’estate. Nelle Filippine, il Presidente Rodrigo Duterte si è sottoposto al test per il coronavirus.

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