Geopolitica del virus

Pubblicato il 5 Marzo 2020 in Wellness Salute

ECONOMIA. Lunedì le borse di tutto il mondo si sono riprese. Gli investitori hanno risposto positivamente alle promesse dei governi e banche centrali di stanziare degli aiuti per far fronte alle ripercussioni economiche del coronavirus. La ripresa arriva dopo due delle settimane più buie per i mercati globali dopo la crisi del 2008. Secondo gli analisti, però, il vero rischio per tutto il sistema continua ad arrivare dalla Cina, il più grande consumatore mondiale, la cui produzione è ancora in larga misura in stop.

STATI UNITI. Il Super Tuesday di oggi è segnato dalla preoccupazione per l’incremento di casi di coronavirus oltreoceano. Kirkland, una cittadina nella periferia di Seattle nello stato di Washington, rimane l’epicentro del contagio statunitense. L’analisi genetica del ceppo virale di Kirkland ha mostrato che il virus potrebbe essere in circolo da ben 6 settimane. I casi negli Stati Uniti al momento dell’elaborazione di queste righe sono 105, 6 i morti e 7 i guariti. Intanto, dopo la richiesta di Trump di predisporre nel paese almeno un milione di tamponi per testare la positività all’infezione, emerge la questione dei costi che questi potrebbero rappresentare per i cittadini statunitensi in un sistema sanitario quasi completamente privatizzato.

CINA: IN PRIMA LINEA. Sun Chunlan, Vice-Premier cinese e unica donna in tutto il Politburo, è da un mese in prima linea a Wuhan come volto del Partito Comunista Cinese nella lotta al coronavirus. Sun segue le orme della “Lady di Ferro” cinese, Wu Yi, che era stata responsabile della lotta alla SARS nel 2003. Sebbene la copertura mediatica del suo lavoro sia per il momento ridotta, Sun rimane l’autorità più alta in grado direttamente impegnata a gestire l’emergenza. I ruoli ricoperti da Sun e, prima ancora, da Wu riaprono il dibattito sulle “quote rosa” nel governo cinese e la funzione, ancora spesso di supporto (o di “capro espiatorio”) che le donne ricoprono agli alti livello di partito.

ASIA: APP E SALUTE. Per far fronte all’epidemia di coronavirus, gli hotspot asiatici – Cina e Corea del Sud – hanno sviluppato alcune app per smartphone come strumento alla lotta alla diffusione. Attraverso i sistemi di geolocalizzazione, l’app cinese determina il rischio che l’utente pone alla società in una scala di tre colori: rosso (quarantena), giallo (mobilità ridotta) e verde (nessuna restrizione). Le app sudcoreane, invece, forniscono una “mappa” dei contagiati o dei luoghi dove è stato registrato il virus intorno all’utente.

OLIMPIADI.  I giochi olimpici di Tokyo 2020, che dovrebbero cominciare il prossimo 24 luglio, potrebbero essere posticipati alla fine dell’anno. Lo fa sapere Seiko Hashimoto, ministro per le Olimpiadi e Paralimpiadi Tokyo 2020, assicurando però che il governo giapponese “sta facendo tutto il possibile perché i giochi possano tenersi nei tempi previsti”: anche se il contratto con il Comitato Olimpico Internazionale prevede che le olimpiadi si svolgano “entro il 2020”, senza specificare le date. Il paese, che da lunedì ha chiuso le scuole, è alle prese con circa un migliaio di contagi da coronavirus, inclusi 706 passeggeri della nave da crociera Diamond Princess risultati positivi ai tamponi. Intanto è stata rimandata la visita di Stato di Xi Jinping prevista inizialmente per aprile.

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