A Modica, sulle tracce di Montalbano

Pubblicato il 3 Novembre 2008 in , da Vitalba Paesano

Itinerari per visitare i luoghi della fiction con Luca Zingaretti: La serie televisiva che ha per protagonista il commissario Salvo Montalbano, creato dalla felice intuizione di Andrea Camilleri, ha la grande capacità di immergere gli spettatori nelle magiche atmosfere della Sicilia, con i suoi profumi e i suoi colori. Le avventure del poliziotto interpretato da Luca Zingaretti possono essere una buona ispirazione per un viaggio alla scoperta dalla provincia di Ragusa, dove è ambientata buona parte delle location della fiction, basata sulle opere dello scittore siciliano.
 
Per la terra di Montalbano Camilleri ha fatto galoppare la fantasia. Così Ibla, antico rione di Ragusa, diventa Vigata, il paese del commissario. Il Duomo di San Giorgio con la piazza omonima a Modica sono scenari privilegiati della serie, dove è stato girato in parte l’episodio “Vampa d’agosto”, il primo in onda a novembre. Un soggiorno a Modica può essere quindi l’occasione per rivivere la fiction circondati dalla splendida realtà dei luoghi. Proprio qui, nella parte alta del paese, sorge Palazzo Failla, un hotel che ha mantenuto perfettamente intatta l’atmosfera di un autentico palazzo nobiliare siciliano. Verso ovest e verso l’interno si trovano altre location della popolare serie televisiva, come Donnafugata, il castello residenza del boss Balduccio Sinagra e più in là la Grotta delle Trabacche, dove Montalbano, nell’episodio “Il cane di terracotta” ritrova i corpi di due giovani. E poi Punta Secca, trasformata in Marinella, dove il commissario ha una casa, o il complesso industriale del Pisciotto, ovvero “La Mannara”, e Scicli, dove sono stati ambientati il commissariato di Vigata, nel Palazzo Comunale, e la questura di Montelusa-Agrigento, a Palazzo Iacono.
 
I quattro nuovi film Tv che Rai Uno trasmette dal 2 novembre sono “La vampa d’agosto”, “Le ali della sfinge”, “La pista di sabbia” e “La luna di carta”, tratti dagli omonimi romanzi di Andrea Camilleri.
 
Modica, un set naturale
Modica, con le sue cento chiese e i suoi edifici barocchi, offre un notevole patrimonio culturale da ammirare, a cominciare dal duomo di San Giorgio, spesso definito monumento simbolo dello stile architettonico tardo-barocco siciliano. La chiesa è inserita nella Lista Mondiale dei Beni dell’Umanità dell’UNESCO. In cima ad una rupe, costruito sul pianoro conclusivo di un promontorio roccioso a becco d’ aquila, il Castello dei Conti di Modica ha rappresentato per molti secoli la sede del potere politico e amministrativo di quella che fu la Contea di Modica.  Il duomo di San Pietro, al pari di quello di San Giorgio, fa parte del patrimonio dell’Unesco. La città, dal XIII secolo circa e fino agli anni ’30 del XX, è stata la quarta per importanza della Sicilia, economicamente e culturalmente vivace anche grazie alla presenza di enti d’istruzione ecclesiastici e laici che l’hanno resa un notevole centro di studi.

Immerso nella storia e nelle antiche tradizioni della Sicilia, l’hotel Palazzo Failla è la base di partenza ideale per visitare Modica, città che affascinò poeti e viaggiatori e che ancora oggi rappresenta una delle perle più preziose dell’isola. L’albergo si trova nella parte alta di Modica, a poche centinaia di metri dal Duomo di San Giorgio e dal Castello dei Conti. Entrambi si raggiungono a piedi in circa 5 minuti passeggiando per le caratteristiche scalinate della città. Ogni particolare di Palazzo Failla è curato nei minimi dettagli. Al suo interno esso ha mantenuto perfettamente intatta l’atmosfera di un autentico palazzo nobiliare siciliano: dall’uso dei materiali d’arredo come le maioliche e il ferro battuto e la ceramica decorata, alle volte affrescate, ai mobili d’epoca e all’ospitalità calorosa e cordiale dei proprietari, Paolo e Concetta Failla, in un contesto elegante e raffinato.  

HOTEL PALAZZO FAILLA
 Via Blandini 5 – 97015 Modica (Ragusa)
Tel./Fax 0932/941059 – E-mail info@palazzofailla.it

One thought on “A Modica, sulle tracce di Montalbano

  1. A Montalbano ! A Camilleri ! A la Sicilia !…………………

    Un pomeriggio mia moglie, lei che conosce il mio animo, tornò a casa e mi portò le illustrazioni di una rivista tutte relative ai luighi in cui erano stati girati i telefilm del commissario Montalbano prima serie.

    Divorai con o sguardo ed il cuore quelle immagini e decisi, senza titubare un solo attimo, che saremmo andati in vacanza proprio lì, quell’estate !

    Dall’aeroporto di Catania a “Punta Secca” (il paesino nel quale si trova la casa di Montalbano) la strada è bruciata dal sole torrido e fiancheggiata da serre sotto le quali, suppongo, si coltivi frutta ed ortaggi. Strada lunga ed un pò tortuosa che attraversa alcuni piccoli centri semideserti. dopo aver percorso più di un centinaio di chilometri, si entra nel piccolo borgo che, un tempo, doveva esere abitato da soli pescaori e che oggi è composto solo di sobrie “seconde case” da vacanza. Non ci sono alberchi nè pensioni nè residence, come ci raccontà la nsotra tour operator, i residenti non hanno permesso che vi fossero costruiti proprio per mantenere quel piccolo borgo solo per se e per qualche turista che, però, deve adattarsi a viverci così, semplicemente ! (Furbissimi questi siculi !)

    Avevamo appuntamento con il tour operator attraverso il quale avevamo prenotata una camera proprio nella casa di Montalbano che, come avevamo saputo, da pochi anni ha preso la sua forma definitiva di un B&B.
    Il sole picchiava impietosamente (fine agosto ore 15,00) e nell’unico, piccolo ed affollato bar che dà sulla piazzetta, ci siamo “divorati” un gelato.
    La nostra tour operator ci raggiunse vestita di un leggerissimo saio di cotone azurro e ci mostrò la nostra camera ed il resto della casa terrazzo compreso.
    Quattro chiacchiere di convenevoli, le lasciamo il contante ed iniziamo la nostra breve vacanza estiva.

    E’ stata la vacanza che più di ogni altra, nella mia vita, mi è entrata nelle vene e mi ci è rimasta ! Non si può immaginare cosa significa svegliarsi al mattino ed andare a far colazione su quella emorme, calda e meravigliosa terrazza che affaccia sul più bel mare del Pianeta !
    Non si immaginano i profumi e le diverse sensazioni che ti danno i sapori in un luogo come quello.
    Poi si ciondola un pò affacciandosi alla balconata, si saluta gli altri ospiti che, anche loro assonnati cominciano a far colazione, si prende l’ombrellino e la borsa con libri, riviste, la biro e la settimana enigmistica e…….si scendono i pochi scalini che, dalla casa, ti fanno posare i piedi nella sabbia fine e tiepida della spiaggia.
    Davanti la grande terrazza, sulla spiaggia, prendevamo il sole dopo aver fatto qualche bracciata in quell’immenso mare nel quale anche Montalbano fa il suo bagno all’alba (quanto l’ho invidiato e lo invidio !).

    L’ora di pranzo ci trovava quasi sempre impreparati e rilassati, tanta frutta freschissima e profumata poi un riposo ristorati dal condizionatore in camera da letto in attesa della frescura serale.

    Appena il torrido sole calava tuffandosi nel mare all’orizzonte, affacciati al balcone, osservavamo le tante famigliole che venivano a passeggiare nella piazzetta nella quale troneggia la torre aragonese. Bimbi, coppie di giovani innamorati e vacanzieri, persone anziane e ragazzi in bici. Tutti parlano sottovoce per non infrangere quel delizioso brusio di complici chiacchiere estive.

    Noi ogni sera cambiavamo luogo in cui cenare. Ma, fatta la spiacevole esperienza di un locale “appariscente” ma di qualità scadentissima, ci innamorammo della piccola trattoria sulla spiaggia, dietro al campanile della chiesa.

    Quella sera siamo arrivati molto presto, non c’era ancora nessuno, e con il mare che ci parlava dolcemente, ordinammo spaghetti ai frutti di mare, “paranza”, insalata, patatine ed un buon litro di bianco gelato………
    con la solita acqua naturale per mia moglie astemia.

    Chiacchierammo tanto e non solo tra di noi perchè la proprietaria (piacevolisima 40enne del posto) ci fece compagnia col suo sorrisoraccontandoci la storia di quel piccolo ristorantino sulla spiaggia che aveva aperto suo padre molti anni prima e che oggi lei, suo marito ed i suoi figli, mandavano avanti nel periodo estivo.
    Il quoco era il marito della sorridente ristoratrice , uomo alto, giovanile, robusto e, anche lui, sorridente (deve esser il posto che ti mette la voglia di sorridere !).
    Beh la cena fu superba ed il vino………anche ma, ma le mie gambe non volevano saperne di avanzare un paso dietro l’altro ed io mi accorsi, malvolentieri, che la bottiglia di vino era vuota……….

    Arrivammo in camera e co mettemmo a cuccia con le persiane socchiuse perchè l’aria della calda notte ci cullasse………

    Siamo tornati a mangiare lì e so già che ci tornerò ancora, fosse l’ultima cosa che farò nella mia vita !

    E così facevamo itinerari per ogni pomeriggio e siamo andati a scoprire molti dei luoghi (castelli, trattorie, chiese, piazze) nei quali il commissario Montalbano vive le sue avventure.

    Un tempo tutto questo, ci hanno raccontato, era fuori dagli itinerari turistici più frequentati, oggi, grazie a Camilleri, molti più turisti vanno ospiti di quella meravigliosa costa ragusana che, comunque, mantiene il suo carattere non festaiolo e godereccio ma sobrio e pieno di sole e di serenità familiare.

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