Renzo Arbore, una grande umanità oltre la musica

Pubblicato il 21 Febbraio 2022 in , , da Laura Bolgeri

Renzo Arbore cantautore, musicista, clarinettista, disc  jockey, autore e protagonista di molti programmi radiofonici e televisivi, divulgatore della musica italiana e napoletana in gran parte del mondo, personaggio di successo non solo in Italia, recentemente è stato nominato dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana . Il titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito è una onorificenza cavalleresca di alto livello, che viene assegnata per meriti particolari. E  Arbore l’ha accolta con un certo stupore, ma con grande soddisfazione.

Quali meriti gli vengono riconosciuti? Certo è un lavoro meritevole tutta la sua attività inTv e alla radio, con originali, intelligenti soluzioni radiofoniche e televisive, che hanno segnato la storia dello spettacolo, sia quello radiofonico sia televisivo. Da ricordare specialmente le edizioni dei programmi “ Quelli della notte”  e “Indietro tutta”, che hanno avuto ripetuti e clamorosi successi.

E poi, con i suoi viaggi e concerti in America, in Canada, in Messico e persino in Giappone, Arbore ha anche divulgato la musica italiana e napoletana in molti Paesi del mondo. anche questo è un merito di natura culturale. Sono tutti comportamenti della sua vita che hanno procurato una certa notorietà anche all’estero, non solo a lui e alla sua orchestra, ma anche alla nostra musica, specie del Sud.

Oltre a questi meriti, però, che riguardano il suo amore per la musica (amore antico, che risale alla sua prima giovinezza) e il suo impegno lavorativo nel settore dello spettacolo, Renzo Arbore ha dimostrato negli anni un forte interesse verso i più deboli e i bisognosi. Sono comportamenti forse meno appariscenti, in particolare quelli che da anni gestisce soprattutto nella sede della “ Lega del Filo d’Oro” a Osimo, nelle Marche.

  L’ onorificenza assegnatagli dal Presidente  della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha messo in luce anche questi altri comportamenti  di Arbore, che sono veramente di grande umanità. In particolare l ‘efficiente partecipazione nei riguardi della “Lega del Filo d’Oro”, che risale al 1989. L’associazione umanitaria, è impegnata nell’assistenza, nell’educazione e nella riabilitazione delle persone sordo-cieche doppiamente minorate (senza udito né vista) costrette ad affrontare la vita al buio e nel silenzio più totale, e quindi nella solitudine. Una situazione difficile per la quale occorre mettere a frutto ogni minimo residuo di sensibilità presente in questi pazienti che necessitano di contatti coinvolgenti. Si agisce con un tentativo di vicinanza e di comunicazione corporea, per cercare di attivare la percezione tattile delle persone sordo-cieche assistite  e alla fine riuscire a metterle in contatto anche con il mondo che sta attorno a loro.

Occorre dare una possibilità ai bambini, agli adolescenti e agli adulti sordo-ciechi, attraverso la comunicazione di sensazioni tattili e affettive (con un abbraccio o una carezza ) di suscitare una reazione, e almeno in parte un risveglio delle loro sensazioni, che li portano a cercare di mettersi in contatto con il mondo esterno.
 Molto validi sono proprio gli abbracci, che rappresentano una forte comunicazione affettiva. Nella presentazione del programma e nella campagna pubblicitaria che promuove queste iniziative, si indica che ciò che è valido e ha effetto è: “un filo d’amore che ci lega “.   Se quel filo è autentico può arrivare a suscitare una riabilitazione.  E alla fine è un contributo per il reinserimento degli handicappati sordo-muti  nella famiglia e nella società.
 Inoltre, per incentivare le campagne informative e la raccolta fondi per l’Ente, Renzo, Arbore ha dimostrato più volte, anche con la sua presenza, la sua attiva collaborazione, instaurando contatti soprattutto con gli invalidi stessi, che sono spesso bambini, adolescenti. Fra l’altro con il suo comportamento ha messo in luce un grande esempio di umanità, pronunciando un invito “fate come me, aiutate queste persone ad acquisire sensibilità”.
  E di fronte a questi esempi negli ultimi tempi é stato coinvolto anche l’attore Neri Marcorè, che partecipa all’opera di soccorso. Marcorè sostiene che ogni incontro con i personaggi accolti dalla Lega del Filo d’Oro, cambia la prospettiva con cui si osserva la vita. E’ un’esperienza che lascia il segno.