Pensione di reversibilità per figli disabili, tutti i requisiti INPS

Pubblicato il 20 Marzo 2024 in , da redazione grey-panthers
Cedolino pensione

La pensione di reversibilità, riconosciuta al coniuge, può essere percepita dal figlio disabile? Requisiti, domanda, calcolo e importo della pensione INPS di reversibilità al coniuge e agli altri superstiti

Il diritto alla reversibilità si estingue con il decesso del coniuge superstite, i figli disabili hanno diritto alla pensione di reversibilità senza limiti di età solo nell’ipotesi in cui non ci sia il coniuge in vita. Nel caso in cui la titolare della pensione di reversibilità è il coniuge superstite, di conseguenza non è possibile chiedere che il trattamento previdenziale venga riversato al figlio. La presenza di un figlio convivente, però, determina un incremento dell’assegno di reversibilità, nel senso che il coniuge superstite ha diritto a percepire l’80% della pensione invece del 60%.

L’importo viene calcolato in base ai redditi IRPEF dei beneficiari, nelle seguenti percentuali:

  • 100% coniuge e due o più figli oppure con tre o più figli senza coniuge;
  • 80%, coniuge e un figlio oppure due figli senza coniuge;
  • 70% solo un figlio;
  • 60% solo coniuge;
  • 30% due genitori o fratelli e sorelle;
  • 15% per ogni altro familiare avente diritto diverso da coniuge, figli e nipoti.

In definitiva, non si può chiedere che la pensione di reversibilità venga versata al figlio disabile invece che al coniuge superstite, ma già si fruisce di un beneficio economico integrato. Al decesso del superstite, la reversibilità si estinguerà.

Pensione di reversibilità

La pensione di reversibilità è una prestazione erogata dall’INPS su richiesta dell’interessato avente diritto. Ecco i requisiti per la pensione ai superstiti alla luce delle normative e dei massimali di reddito ai fini delle riduzioni, riepilogando tutte le regole per il diritto all’assegno e per il calcolo dell’importo. Hanno diritto al trattamento pensionistico, in quanto superstiti, il coniuge o l’unito civilmente, anche se divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile, non sia passato a nuove nozze e con rapporto assicurativo del defunto anteriore alla sentenza di scioglimento. Ammesso al beneficio anche il coniuge separato con addebito ma senza alimenti al coniuge superstite.

Nel caso in cui il defunto abbia contratto nuovo matrimonio dopo il divorzio, le quote spettanti al coniuge superstite e al coniuge divorziato sono stabilite con sentenza dal Tribunale. Rientrano tra i beneficiari anche i seguenti soggetti.

  •  I figli minorenni alla data del decesso del dante causa;
  •  I figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
  •  I figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età;
  •  I figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26 anno di età.
    N.B. I figli studenti hanno diritto alla pensione ai superstiti anche se svolgono attività lavorativa dalla quale deriva un piccolo reddito annuo, non superiore ad un importo pari al trattamento minimo di pensione dipendenti maggiorato del 30%, riparametrato al periodo di svolgimento dell’attività.
  •  I genitori (in assenza del coniuge e figli con diritto) che al momento della morte del dante causa abbiano compiuto il 65° anno di età, non siano titolari di pensione e risultino a carico del lavoratore deceduto;
  •  I fratelli celibi e sorelle nubili (in assenza del coniuge e figli con diritto) che al momento della morte del dante causa siano inabili al lavoro, a carico del deceduto e non titolari di pensione.

A chi non spetta la pensione di reversibilità

  • Coniuge che contrae nuove nozze (assegno  una tantum);
  • coniuge che non percepisce assegno divorzile;
  • coppie di fatto;
  • figli maggiorenni se non ancora studenti e figli lavoratori o tirocinanti;
  • genitori under 65 titolari di pensione diretta o non a carico del defunto:
  • fratelli e sorelle non coniugati abili o titolari di pensione diretta.

Come si calcola la pensione di reversibilità

L’importo delle pensioni ai superstiti è calcolato sulla base della pensione dovuta o percepita dal defunto, applicando le seguenti percentuali:

  • 100% coniuge e due o più figli o tre o più figli;
  • 80%, coniuge e un figlio o due figli senza coniuge;
  • 70%, solo un figlio;
  • 60%, solo coniuge;
  • 70%, solo un figlio;
  • 30% due genitori o fratelli e sorelle;
  • 15% per ogni altro familiare avente diritto, diverso dal coniuge, figli e nipoti.

Come si ottiene la pensione di reversibilità: la domanda INPS

La domanda per la concessione della pensione ai superstiti – che si presenta esclusivamente per via telematica tramite il sito INPS (con credenziali personali) oppure con il supporto del Contact Center o di un patronato – può essere presentata in qualsiasi momento dopo alla morte del lavoratore o pensionato, purché entro dieci anni dal decesso: diversamente, i ratei di pensione non riscossi cadono in prescrizione (articolo 2946 del Codice civile). Decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello del decesso del coniuge lavoratore o pensionato (anche per partner in unioni civili), indipendentemente dalla data di presentazione della domanda.