Contributo di solidarietà: i dipendenti pagano a fine anno, gli autonomi a giugno

Pubblicato il 30 Novembre 2011 in , da redazione grey-panthers

Il contributo di solidarietà, chiesto dalla manovra-bis di Ferragosto ai redditi superiori a 300mila euro annui, si pagherà in soluzione unica a conguaglio. Conseguenze: per i lavoratori dipendenti e i titolari di redditi assimilati, la busta paga di dicembre subirà un alleggerimento ulteriore, mentre per gli autonomi l”appuntamento con il contributo è fissato per il prossimo giugno, in contemporanea con il saldo «pesante» dovuto al fatto che gli anticipi Irpef nel 2011 sono stati tagliati del 17% (dal 99% all”82%) e il resto va recuperato a consuntivo. A dettare la disciplina del nuovo contributo introdotto in nome della stabilità dei conti pubblici è il decreto del ministero dell”Economia chiesto dalla manovra estiva. Il provvedimento è quindi un’eredità del ministero Tremonti ma è stato firmato dall’attuale Presidente del Consiglio, Mario Monti, e prevede che la somma debba essere trattenuta direttamente dai sostituti d”imposta già in sede di conguaglio di fine slotmaschinen spielen anno 2011. La richiesta, che si traduce in un prelievo aggiuntivo del 3% sulla quota di reddito superiore a 300mila euro annui, si comporta in modo differente a seconda della categoria del contribuente. Dipendenti pubblici e pensionati, infatti, sono già colpiti da un precedente «contributo di solidarietà», più pesante, pari al 5% della quota di reddito superiore a 90mila euro e al 10% di quella che supera i 150mila euro. Per evitare un «contributo sul contributo», allora, il provvedimento chiarisce che il nuovo prelievo del 3% si applica sui «redditi ulteriori» rispetto a quelli già ridotti dai vecchi contributi. Cioè la “tagliola” del 3% si applica solo sulle entrate diverse da quelle di lavoro e pensione. I dipendenti privati o gli autonomi, che non sono interessati dai contributi “vecchia versione”, avranno invece come base di calcolo il reddito complessivo, quindi al lordo di eventuali deduzioni, e il 3% scatta per tutta la quota superiore a 300mila euro. I primi a dover trattare questo meccanismo sono i sostituti d”imposta. Il conguaglio di fine 2011 si effettua a partire dalle retribuzioni di dicembre e fino alle retribuzioni di febbraio 2012. In occasione di questa operazione, il sostituto tiene conto non solo dei redditi da lui erogati ma anche di quelli che il dipendente riceve da altre fonti, se certificati in un modello Cud che il lavoratore consegna entro il 12 gennaio 2012. Il dipendente ha inoltre facoltà di comunicare gli eventuali altri redditi per l”applicazione corretta delle detrazioni. Di questa facoltà dovrebbe essere possibile avvalersi anche per il conteggio del contributo straordinario. Sulla sommatoria dei redditi così conosciuti, il datore di lavoro effettua il calcolo delle ritenute Irpef.

(Da: Il Sole 24 Ore)