Tutto quello che occorre sapere sulla cataratta. Per vederci chiaro

Pubblicato il 30 Dicembre 2022 in , da redazione grey-panthers

L’insorgenza di cataratta è un fenomeno talmente frequente da essere quasi fisiologico. In Italia ogni anno si eseguono oltre 500.000 interventi di cataratta, una delle chirurgie di maggiore frequenza e sicurezza. E anche una chance di  realistico miglioramento. Ne parliamo con il professor Antonio Scialdone, che sul terma abbiamo interpellato già altre volte (La cataratta non ci spaventerà, Innovazioni tecnologiche nella chirurgia della cataratta: favorevoli o contrari?, Occhio senior)

Le Scelte prima della chirurgia: Il Chirurgo, la correzione dei difetti di vista, la multifocalità

Mentre la tecnologia è importante per un’ottima esecuzione, lo stile di vita del paziente e il modo in cui usa la vista possono modificare la scelta del cristallino artificiale.

Cristallino Monofocale

 

Un impianto di alta qualità con un’ottima visione. questa la richiesta dei pazienti. E una sola la domanda: che vista avrò dopo?

Per la maggioranza delle persone la preferenza più naturale è non portare occhiali per lontano. Gli occhiali rimangono per pc, tablet e vicino. I miopi, invece, possono scegliere.  Se conservano un po’ di miopia, non usano occhiali per pc e tablet o per lettura e li indossano per guida e TV.

Cristallino multifocale

L’inevitabile necessità d’occhiali aggiuntivi dopo l’intervento con cristallino monofocale può ridursi con l’impiego di evolute lenti intraoculari.

La tecnologia multifocale consente di limitare molto la necessità di occhiali dopo l’intervento per le distanze intermedie (computer, tablet, bricolage) e vicine.

Per le persone che vogliono dipendere poco dagli occhiali per vicino, la multifocale è una scelta importante, che migliora lo stile di vita quotidiano, ottenendo un beneficio addizionale nelle tante circostanze quotidiane in cui l’uso dell’occhiale per vicino è necessario, riducendone molto l’uso.

Nel doversi operare è il momento di porre attenzione anche agli aspetti di stile di vita e comodità della visione. Perché perdere l’occasione ?

Correggono le distanze per computer e giornale. Si riduce di oltre due terzi la necessità d’occhiali nelle normali attività quotidiane.

I cristallini multifocali sono adatti a persone che desiderano portare occhiali il meno possibile e senza altre anomalie oculari di rilievo oltre la cataratta.

Cristallino Monofocale Torico

Circa il 15% delle persone con cataratta ha una superficie dell’occhio (cornea) “ovale” astigmatica. L’astigmatismo crea una distorsione delle immagini che può essere corretta con occhiali per lontano e vicino. Il cristallino monofocale torico minimizza l’astigmatismo. Visione più nitida senza occhiali.


La Perfezione Ottica

L’occhio non è otticamente perfetto, come molti organi del corpo. Difetti costruttivi grandi e piccoli limitano la qualità ideale della vista. Oltretutto, la qualità della vista è molto influenzata dalle nostre esperienze, abitudini e aspettative. L’intervento di cataratta rimuove solo una parte delle imperfezioni. Avremo una vista superiore, non necessariamente perfetta.

In alcuni casi, non preventivabili in anticipo, possono esservi fenomeni di fastidi visivi o aloni, soprattutto alle luci artificiali o di notte, e una inadeguata nitidezza sui piccoli particolari.  Questo è valido per molti occhi e per i cristallini artificiali, quelli multifocali un po’ di più.

Distanza fra i due occhi

L’intervento sul secondo occhio può essere eseguito anche dopo pochi giorni, consentendo una ripresa rapida completa. L’intervento dei due occhi nella stessa seduta chirurgica non incrementa il rischio di complicanze ed è indicato per condizioni fisiche e psicologiche particolari.

Le Tecnologie. Ultrasuoni con e senza Laser

Il metodo chirurgico universale avanzato, sicuro e provato da milioni di casi è la facoemulsificazione. Da alcuni anni si può associare il laser a femtosecondi. Il laser esegue alcune parti dell’intervento, che deve essere poi completato da un buon chirurgo con gli ultrasuoni. L’intervento con laser dà gli stessi risultati.

Tempi di Recupero e impatto sul lavoro

Il ritorno a un lavoro di tipo sedentario è prevedibile dopo 2-3 giorni. La guida è possibile in rapporto alla collaborazione dei due occhi. Un occhiale è, in genere, prescritto dopo 10-15 giorni. Sono sconsigliati per alcuni giorni  bicicletta, moto, i bagni in mare e la piscina per un mese e gli ambienti polverosi; gli sport all’aria aperta (golf, tennis) dopo due settimane.  Il trasporto di pesi moderati non influisce. Il trucco del bordo palpebrale, per le signore, attende un paio di settimane, mentre il trucco del viso può riprendere dopo pochi giorni.

Ritorno a casa e convalescenza

Il ritorno a casa avviene poco dopo l’intervento. Una lente a contatto protegge per 24 ore l’occhio operato. La terapia con colliri dura un paio di settimane. Di notte una conchiglia protegge l’occhio per qualche giorno.

La vista è già generalmente buona, con un po’ di variazione da persona a persona. Qualche leggero fastidio è normale. Dopo due giorni dopo è permesso fare doccia e lavare il viso con delicatezza, senza sfregare o comprimere l’occhio.  Durante la prima settimana è raccomandato di piegarsi poco in avanti a faccia in giù. Il primo controllo si esegue il giorno dopo l’intervento e poi dopo un paio di settimane.


Quando si opera

Avere una cataratta non vuol dire doversi operare subito.  Una cataratta iniziale può anche attendere per anni. Il momento giusto è quando compaiono impedimenti alle attività quotidiane; allora non è utile continuare a dilazionare. Il concetto di “maturazione” della cataratta, cioè di attesa delle fasi più avanzate oggi non è più impiegato, anzi, nelle cataratte avanzate il rischio chirurgico aumenta. Oltretutto, una cataratta avanzata impedisce di verificare la salute interna dell’occhio e trattare eventuali altre malattie.

All’inizio, occhiali o lenti a contatto possono in parte aiutare in alcuni casi. Il momento della chirurgia è molto individuale. Un pilota o un camionista, per esempio, possono desiderare la chirurgia a uno stadio più precoce di chi ha occupazioni da ufficio. L’abbassamento di vista può essere pericoloso quando impedisce di vedere bene i segnali stradali o gli scalini o i rilievi dei marciapiedi. Le persone operate di cataratta hanno minori probabilità di avere traumi e incidenti stradali. La situazione va analizzata e discussa con l’oculista.

Come si svolge e la preparazione

L’intervento è ambulatoriale, e tutta la procedura richiede alcune ore. La preparazione preoperatoria è limitata al digiuno da sei ore prima e all’instillazione di colliri il giorno precedente.

Dolore, paura

E’ normale essere apprensivi verso un intervento che agisce su una delle nostre funzioni più importanti. L’intervento non è doloroso. I nostri pazienti riferiscono una sensazione migliore di quanto temuto.

L’intervento

È effettuato in sala operatoria; ha una durata per lo più tra i 10 ed i 20 minuti, salvo casi complessi. La durata dell’intervento non è connessa al risultato clinico e visivo. L’intervento è ambulatoriale, con ritorno a casa dopo circa un’ora.

Anestesia: la tecnica di scelta è l’anestesia topica, solo con collirio anestetico. In caso di assunzione di anticoagulanti o antiaggreganti è la tecnica di scelta. Tenere gli occhi aperti e fermi non è difficile come sembra, L’ansia può essere efficacemente attenuata con dei blandi sedativi.

In anestesia topica l’esecuzione dell’intervento è controindicata solo quando la collaborazione appare molto scarsa o l’intervento impegnativo, Allora s’impiega l’anestesia locale, oppure l’anestesia generale. La scelta è effettuata su parere dell’oculista e condivisa con il paziente. La cataratta è rimossa mediante facoemulsificazione tramite un’incisione inferiore ai 2,5 millimetri tra il bianco (sclera) e la cornea.  In casi rari sono consigliate tecniche diverse.

Il cristallino artificiale, in materiali speciali areattivi, è inserito sull’involucro trasparente della cataratta (capsula). L’incisione non ha bisogno di sutura, che è usata in qualche caso per sicurezza e rimossa in ambulatorio dopo qualche settimana. Al termine dell’intervento si applica una lente a contatto protettiva per 24 ore.


Cataratta, un fenomeno naturale

Per quanto comune, i sintomi della cataratta e gli eventi collegati all’intervento sono spesso mal conosciuti. Questa informazione è un invito a capire e familiarizzare.

Cataratta è il nome della naturale e progressiva opacizzazione del cristallino, la lente all’interno dell’occhio, dietro ll’iride. Si genera un degrado della qualità della vista, prima la nitidezza e poi la quantità di vista. Il processo dura solitamente anni. L’imbrunimento e la perdita di trasparenza del cristallino sono processi normali, lenti e progressivi nel corso di molti anni. Mentre all’inizio la difficoltà può essere tollerabile e modificabile con un occhiale, quando la cataratta è sviluppata, l’unico modo di riguadagnare la visione è la rimozione della lente opaca e la sostituzione con un impianto di cristallino artificiale in posizione simile a quella naturale. L’opacizzazione è chiamata cataratta quando riduce la qualità della vista.  Le cause, oltre l’età, sono traumi diretti all’occhio, farmaci o malattie infiammatorie.

Sintomi di una vista “più difficile”

Visione non chiara, offuscata- Visione notturna peggiorata, soprattutto alla guida,- Abbagliamento e aloni alle luci- Vista variabile a giornate, – Colori sbiaditi. Non è raro un miglioramento spontaneo della vista per vicino (riesco a leggere senza occhiali! ) e un peggioramento per lontano, oppure una doppia ombra dietro gli oggetti, come se fossero raddoppiati ( prova guardando con un occhio per volta).

Spesso la lentezza del peggioramento impedisce di fare confonti con il passato. Ci si potrebbe anche nopn accorgersi del peggioramento fino a quando non si decide di andare a farsi cambiare gli occhiali perché si pensache non siano più buoni. Nelle fasi avanzate il deterioramento è tale che diventa evidente l’anomalia visiva. L’età di comparsa è per lo più dai 60, ma non sono affatto rari i casi di cataratta dopo i 50 e anche prima. Le cause : età, familiarità, ultravioletti, stile di vita,diabete, farmaci…

Possiamo rallentare il peggioramento? Nessuna terapia per bloccare la cataratta è sopravvissuta alla prova dei fatti. Però, se ancora non è molto avanzata, può valere la pena indossare occhiali da sole per bloccare i raggi ultravioletti (anche d’inverno) e assumere antiossidanti.

Non solo cataratta     

Se si registra un abbassamento di vista, non esiste solo la cataratta! Una visita oculistica esclude la presenza contemporanea di altre malattie della retina o della cornea, che possono aggiungersi nel deteriorare la vista. C’è un solo modo sicuro di sapere se hai una cataratta e a che punto si trova: farsi visitare da un oculista, che è un medico specializzato.


Percentuali di Successo e Complicazioni

L’intervento di cataratta è molto sicuro. Le complicanze complessive sono inferiori alll’1%. Le più importanti durante l’intervento sono il sanguinamento, la dispersione di materiale catarattoso, che può essere recuperato con successivo intervento. Fortunatamente il rischio è molto basso. Nel periodo postoperatorio i rischi più frequenti sono l’infezione, e una reazione infiammatoria della retina, detto edema cistoide, che annebbia la vista. L’edema cistoide è facilitato da concomitanti patologie, anche generali (artrosi, diabete ad esempio) e può essere trattato con successo con cortisone. Il livello di recupero visivo dipende molto dalle condizioni dell’occhio.

Il cristallino artificiale – IOL

La cataratta, anche se opaca, è una lente di messa a fuoco e deve essere sostituita con una lente artificiale durante l’intervento. Le diottrie e il tipo di cristallino artificiciale sono calcolati sulle caratteristiche del singolo occhio prima della chirurgia. Materiale e costruzione del cristallino artificiale sono importanti per la qualità della vista. I cristallini di ottima qualità oggi preferiti sono in materiale acrilico e disegno asferico, per bilanciare l’aberrazione sferica dell’occhio operato, con filtro UV avanzato. I cristallini artificiali presentano una durata illimitata rispetto a quella della vita umana e sono biologicamente areattivi. IL CRISTALLINO ARTIFICIALE PERMETTE L’ESECUZIONE DI RISONANZA MAGNETICA.

Quali occhiali dopo l’intervento?

La capacità di messa a fuoco naturale per vicino del giovane (accomodazione) si perde con l’avanzare degli anni. Con l’età subentra la presbiopia e la capacità di messa a fuoco per vicino diminuisce. Per questo, dai 44-47 anni c’è bisogno d’occhiali da lettura per vicino. L’intervento di cataratta con lente monofocale restituisce la nitidezza, ma la presbiopia rimane, perché il cristallino artificiale monofocale è come una lente da occhiale e mette a fuoco a una sola distanza. Per il resto delle distanze userò, come prima, un occhiale.

Esempio:

Chiedo una messa a fuoco naturale senza occhiali per lontano. Avrò bisogno di un occhiale per computer e un altro per lettura, perché sarò ancora presbite. Viceversa, preferisco leggere senza occhiali, allora li dovrò portare per lontano (guida auto, televisione ecc).

Posso scegliere a che distanza preferisco la messa a fuoco?

Sì, puoi scegliere a che distanza vedrai bene quando non porti occhiali.

  • Chi ha sempre visto bene da lontano può continuare come prima e usare un occhiale per leggere o un progressivo.
  • Chi era miope può restare un po’ miope per leggere senza occhiali,

Oppure cambiare e preferire per lontano senza occhiali, Qualsiasi scelta farò, sarà in ogni caso possibile usare un occhiale bifocale o progressivo. In tutti i casi, la precisione del risultato è soggetta a una certa variabilità, di solito molto contenuta.


Correzione dell’Astigmatismo

L’astigmatismo è un difetto di vista piuttosto comune che, semplificando, deforma le immagini perché la lente anteriore esterna dell’occhio, la cornea, non è “rotonda” ma “ovale”. E’ quanto accade tra la conformazione di una palla da calcio e a quella di una da rugby. L’astigmatismo si corregge con un occhiale specifico cilindrico o torico. Le persone astigmatiche che si devono operare hanno oggi una possibilità in più con i cristallini torici che riducono e spesso annullano l’astigmatismo naturale. In questo modo si migliora la vista naturale e si riduce la dipendenza quotidiana dagli occhiali e migliora la qualità di vista.    La tecnica dell’intervento non cambia. I cristallini torici sono misurati e ordinati sulle specifiche caratteristiche individuali.

Quando l’intervento non aiuta

Ci sono casi in cui l’intervento è eseguito bene, ma la vista non migliora o migliora poco a causa di altre malattie oculari. Le più frequenti sono la degenerazione maculare, il pucker maculare, il glaucoma avanzato, la retina del miope elevato, la retinopatia diabetica, le malattie della cornea. A volte queste situazioni non possono essere diagnosticate prima a causa di una cataratta troppo densa, che impedisce di vedere i dettagli.


Il Laser, anni dopo

A distanza di anni dall’intervento, in una ridotta parte di casi la vista si annebbia in modo simile alla cataratta già operata in precedenza. E’ la perdita di trasparenza della capsula, cioè della “buccia” della vecchia cataratta, lasciata per sostenere il cristallino artificiale. L’opacità è detta cataratta secondaria e viene rimossa con laser particolare detto YAG, eseguito senza tornare in sala operatoria. Il trattamento con YAG è non chirurgico, rapido ed indolore.

Queste sono informazioni generali e non sostuiscono esame e consiglio medico, ricorda il professor Scialdone (che può essere contattato presso il suo studio  di Viale L. Majno 10, Milano, 20129 -(Tel. 02 799270 – 02 799399).