Arriva la ricetta bianca digitale per i farmaci non rimborsabili

Pubblicato in , da redazione grey-panthers

Continua il processo di dematerializzazione delle prescrizioni mediche. A partire dal 30 gennaio anche i farmaci non rimborsabili possono essere prescritti online. A stabilirlo è il decreto “Dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale e modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali” del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 30 dicembre. Questo significa che anche la ricetta bianca, come come accade già per quella “rossa” per i farmaci a carico del servizio sanitario, diventerà digitale. Il medico compilerà la prescrizione in formato elettronico riportando i dati relativi al codice fiscale del paziente, la prestazione e la data. Poi potrà rilasciarne all’assistito il promemoria cartaceo o, fintanto che dura l’emergenza Covid, inviare la ricetta tramite e-mail, messaggi telefonici o altro mezzo di comunicazione. Il paziente potrà poi scegliere di inoltrare direttamente il numero della ricetta (Nrbe – Numero della ricetta bianca) alla farmacia prescelta, che potrà far recapitare i medicinali all’assistito. A emergenza sanitaria terminata, non sarà più il cittadino a dover direttamente comunicare con la farmacia, ma tutto avverrà tramite il Sistema di Accoglienza Centrale (Sac), dove si potranno gestire le varie comunicazioni tra paziente e farmacia.

Le opportunità delle ricette digitali

La dematerializzazione della ricetta bianca, insieme a quella già avvenuta della “ricetta rossa”, segnano un importante passo in avanti per la digitalizzazione l’intero sistema sanitario nazionale. Diversi sono i vantaggi e i benefici in quanto si possono limitare gli errori nella prescrizione e nell’erogazione dei farmaci; svolgere attività di farmacovigilanza e di controllo da parte delle ASL e infine diminuire i costi, sia per il paziente stesso che per il SSN. Il processo di dematerializzazione non è una novità di questi giorni, anzi questo percorso erastato già avviato nel 2016 con l’eliminazione del ricettario rosso, sostituito da un promemoria cartaceo stampato dal medico. E’ stata proprio l’emergenza da Covid-19 ad accelerarne la transizione definitiva, per assicurare la disponibilità di farmaci anche ai soggetti più fragili e ridurre l’afflusso negli studi medici. Questa ultima disposizione rappresenta senza dubbio un’ulteriore passo verso la ridefinizione del percorso terapeutico tra paziente – medico – farmacista in ottica digitale.