Carotene e fibre: per contrastare l’ossidazione del corpo e ridurre le malattie croniche

Pubblicato il 18 Novembre 2011 in , da redazione grey-panthers

Elisir di lunga vita? Forse no, però un po’ più di longevità sì. Ecco ciò che possono offrirci antiossidanti importanti come il carotene, oppure le fibre. Un aumento di livelli di alfa-carotene nel sangue sembra essere direttamente collegato con la riduzione della malattie croniche e cancro. Ma non solo: l’alfa-carotene, il beta-carotene e il licopene, insieme formano una miscela esplosiva che contrasta l’ossidazione del corpo.

Per lo studio sono stati coinvolti 15.318 adulti di vent’anni insieme agli anziani che hanno partecipato al Third National Health e Nutrition Survey. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a visita medica e all’esame del sangue tra il 1988 e il 1994. Nel 2006 sono stati ricontattati per capire se e come erano eventualmente deceduti. Al termine dello studio erano morti 3.810 partecipanti. Il rischio più basso di morte si era registrato nelle persone che avevano livelli più alti di alfa-carotene nel sangue. Inoltre, i risultati di uno studio di controllo sull’associazione tra il consumo di frutta e verdura e rischio di cancro polmonare suggeriscono che il consumo di vegetali giallo-arancione (carote, patate dolci o zucca e zucca invernale) e verde scuro (broccoli, fagiolini, piselli, spinaci, rape, bietole e la foglia di lattuga) che hanno un alto contenuto di alfa-carotene, è stato più fortemente associato a una diminuzione del rischio di cancro al polmone.

Anche le fibre possono offrire un po’ di longevità in più, oltre che a far bene all’intestino. Un altro studio ha infatti scoperto che la fibra è associata a un minor rischio di morte e ad una riduzione di malattie infettive, respiratorie e cardiovascolari. Con una assunzione media giornaliera di fibre tra 13 e 29 grammi per gli uomini e tra 11 e 26 grammi per le donne, gli studiosi hanno rilevato che coloro che hanno assunto un numero maggiore di fibre hanno registrato una diminuzione del 22% del rischio di morte. Anche il rischio di malattie cardiovascolari si è ridotto dal 24 al 56% negli uomini e dal 34 al 59% nelle donne che consumavano la stessa percentuale di fibra. Tale riduzione si è verificata anche nelle malattie respiratorie e infettive.