Perché Facebook ha cambiato il “Condividi”?

Pubblicato il 10 Gennaio 2014 in da redazione grey-panthers

“Ripubblica”, “Pubblica tu”, “Fai circolare”, “Diffondi”, “Divulga”, da stamattina il vecchio “Condividi” di Facebook è diventato una giostra. Siamo sotto esperimento. Pare, infatti, che il social network di Mark Zuckerberg stia cercando il sinonimo perfetto per sostituirlo. Ma la questione è: perché? Forse “Condividi” non è cliccato abbastanza o forse fa meno brand del “Retweet” del rivale Twitter? O forse ha una carica meno virale o identitaria del “Mi piace”?

Qualunque sia la ragione, come ad ogni appuntamento con le modifiche di Fb che si rispetti, sono scattate proteste e ironie e sono comparsi, immancabili, i nostalgici della vecchia opzione. Sotto ai video condivisi, invece, è apparso l’invito “Iscriviti su Youtube”. Non si sa se questi cambiamenti saranno temporanei o permanenti, o se le diverse opzioni resteranno tutte in circolazione.

C’è da dire però che almeno in Europa non siamo soli: da oggi infatti il “Condividi” spagnolo “Compartir” si è trasformato in “Mostrar a otros”, ”Hazlo circular“, “Difundir”. Mentre in Francia “Partager” è diventato “Transférer”. Lo “Share” inglese invece, almeno per il momento, non è stato toccato.

Fonte: europaquotidiano.it

One thought on “Perché Facebook ha cambiato il “Condividi”?

  1. Tutti gli esperti di marketing ed i pubblicitari conoscono la forza che può avere la scelta della parola giusta per identificare un prodotto o la qualità del prodotto.
    Spesso questa scelta è dovuta al caso (conoscete la storia del premio OSCAR?) o ad una accurata ricerca di mercato.
    Nel nostro caso FB ha scelto di tradurre la parola inglese SHARE nei vari linguaggi nazionali e la mia impressione è che per il semplice ed immediato share abbia sempre trovato parole che suonano “quasi” dotte e non credo che la scelta di usare una frase invece di una parola sia altrettanto valida.
    La mia idea, da elefante in un negozio di porcellane, è che avrebbero dovuto mantenere il termine inglese che sarebbe potuto diventare universale come RETWEET o LIKE con buona pace di Padre Dante e dei puristi della lingua in un mondo sempre più intensamente collegato

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