Prime vacanze: Alghero

Pubblicato il 26 Maggio 2009 in , da Vitalba Paesano

Sarà per il sangue catalano che scorre nelle vene dei suoi abitanti, sarà per la luce mediterranea e gli incantevoli colori del suo mare, ma non è difficile definire Alghero uno dei centri più affascinanti e vitali della Sardegna. E non solo in estate, momento in cui la celebre movida cittadina raggiunge l’apice, ma anche nelle altre stagioni dell’anno, grazie ad eventi culturali, tradizioni vivissime di cui i cittadini vanno orgogliosi (il carnevale, le processioni della Settimana Santa) e un clima sempre mite. Nella storia e nella natura Alghero ha trovato due potenti alleate. La storia, prima di tutto: la città nasce come fortezza sul mare, fondata dalla famiglia Doria di Genova; poi, però, conquistata dagli aragonesi nel Cinquecento, diviene catalana e da quel popolo adotta linguaggio e tradizioni (il dialetto algherese è una forma antica della lingua catalana). Fu il re aragonese Ferdinando il Cattolico a far erigere la poderosa cinta di mura basse e massicce che ancora oggi circondano parte del suo centro storico, divenute la passeggiata più frequentata per ammirare la città e il mare nelle ore serali. All’interno del nucleo storico, mantenuto intatto e conservato con molta cura, si snodano vicoli ombreggiati tra nobili palazzi ed edifici sacri. Tra questi, la cattedrale di Santa Maria, del 1567, e la splendida chiesa in stile gotico-catalano di San Francesco. Sulla piazza Civica, salotto cittadino, si affaccia il palazzo De Ferrera, del 1541, in cui soggiornò l’imperatore Carlo V, di passaggio durante la missione della conquista di Algeri; fu in quell’occasione che espresse il suo celebre giudizio su Alghero: la definì una città ‘bonita y bien asentada’, ovvero bella e ben solida, come sembra poi essere rimasta fino ad oggi. La vivacità di Alghero si nota anche dai tanti negozi di raffinato artigianato che si scoprono passeggiando tra le viuzze del centro storico, in particolare oreficerie con oggetti e monili in corallo (al largo di Alghero si effettua ogni anno un’abbondante pesca del pregiato ‘oro rosso’).

La seconda grande alleata di Alghero è la natura. A breve distanza dalla città si possono ammirare alcuni dei paesaggi più spettacolari di tutto il Mediterraneo. A cominciare da Capo Caccia, a nord-ovest di Alghero, con le sue grandiose falesie sovrastate dal faro, e dalla vicina Baia di Porto Conte (dal 2000 trasformati in un’area naturale protetta; www.parcodiportoconte.it). Ai piedi di Capo Caccia si trova la spettacolare Grotta di Nettuno, interamente ricoperta da stalattiti e stalagmiti: la si raggiunge via mare da Alghero o scendendo un’ardita scalinata (l’Escala del Cabirol, 656 gradini) dalla sommità di Capo Caccia.

Splendida anche l’escursione sulla strada che, verso sud, da Alghero porta a Bosa, a strapiombo sul mare, selvaggia e panoramica; infine, da non perdere, la spiaggia della Pelosa, a nord di Alghero, nel Golfo dell’Asinara: situata nei pressi di Stintino, è ritenuta una delle più incantevoli della Sardegna, con acqua cristallina, calma e mai troppo fredda, sorvegliata dalla torre aragonese della Pelosa (del 1578), da cui questo angolo di puro Mediterrano prende il nome.