A Roma la Medea di Ronconi, “misteriosa e mostruosa”

Pubblicato il 20 Ottobre 2017 in , da redazione grey-panthers
Franco Branciaroli

Teatro Quirino

“Medea”dal 24 ottobre al 5 novembre

di Euripide – traduzione Umberto Albini – regia Luca Ronconi ripresa da Daniele Salvo – con Franco Branciaroli, Alfonso Veneroso, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Elena Polic Greco, Livio Remuzzi

Un doveroso omaggio al grande maestro Luca Ronconi, scomparso nel 2015 e un’occasione imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della storia registica ed interpretativa del secondo Novecento. Lo spettacolo, che vide Branciaroli nei panni femminili di Medea, è una pietra miliare della storia del teatro nazionale.

Se le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare questo personaggio come il prototipo dell’eroina combattuta tra il rancore per il proprio uomo e l’amore per i propri figli, e le analisi sociologiche tendono a trasformare la principessa della Colchide in una sorta di precorritrice del movimento femminista, in realtà Medea è il prototipo della minaccia impersonata da uno straniero, che approda in una terra che si vanta di avere il primato della civiltà. “Medea – si legge nelle storiche note di regia di Ronconi – è una ‘minaccia’, che incombe imminente anche sul pubblico”. Per questo suo essere una creatura misteriosa e mostruosa può anche essere interpretata da un uomo. La sua non è una tragedia della femminilità, ma della diversità.

Medea“Io non interpreto una donna, sono nei panni di un uomo che recita una parte femminile – dice Franco Brancaroli – è molto diverso. Medea è un mito: rappresenta la ferocia della forza distruttrice. Rimettiamoci nei panni del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad Atene una forza che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: ‘Medea dallo sguardo di toro’, come viene definita all’inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere sinistro. Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone”.

Orari: da martedì a sabato ore 21 – domenica ore 17

Prezzi: platea 30 euro, ridotto (over60) 27 euro

Informazioni: 06.6794585 biglietteria@teatroquirino.it