Natale in Repubblica Ceca

Pubblicato il 29 Ottobre 2013 in da redazione grey-panthers

Sotto il grande albero, nella Città Vecchia di Praga, ecco il regalo di atmosfere uniche che seducono l’occhio, scaldano il cuore, inebriano le narici… Ovunque, jingle, cori e dolci note. Aroma di mandorle tostate, frittelle, vin brulé, idromele e prosciutto alla brace. Crepitio di calderoni accesi, scalpiccio di cavalli, tintinnare di campanelli… Sono questi i suoni, i profumi e i colori dell’Avvento in Repubblica Ceca, magico epilogo per un Paese che seduce tutto l’anno ma adesso più che mai.

L’anno sta per finire e deve finire in grande stile… Le città della Repubblica Ceca, si vestono a festa, si agghindano di luci e colori, si lasciano vezzeggiare vanitose e ammaliano con atmosfere languide. Qui, tra tradizione, sacro, profano e fantasia il Natale si fa particolarmente magico… Nelle piazze, lungo i vicoli, tra le bancarelle, dentro le mura di antichi castelli, nelle chiese, tra le figure e le casupole di presepi bellissimi va in scena un dolcissimo spettacolo di colori, suoni, profumi che travolge chiunque decida di farne parte. E non solo nella capitale.

SACRO E PROFANO

L’Avvento in Repubblica Ceca, terra di musica con la M maiuscola, ha naturalmente la sua colonna sonora. E’ la “Messa natalizia ceca” del compositore Jakub Jan Ryba, scaturita dal suo talento nel 1796 e subito eseguita nella chiesa della sua città, Stary Rozmital. Un capolavoro di musica, un inno di fede ma anche un incoraggiamento per tutti: con quest’opera Ryba ha dimostrato al mondo che anche partendo dalle retrovie si può arrivare, trionfanti, al traguardo. E lui lo sapeva bene perché nel suo piccolo e partendo dalla sua piccola città, ha saputo realizzare qualcosa di grande che ora appartiene a tutta la Repubblica Ceca e al mondo intero… Non ricorda forse l’insegnamento di chi è venuto al mondo in una povera capanna su un umile giaciglio di paglia ma ha cambiato il mondo?

Sempre in tema di musica, da non perdere il Concerto di Natale affidato quest’anno all’ugola della cantante lirica Eva Urbanova e in programma il 21 dicembre a Zofin, la più affascinante delle isole praghesi, in una cornice bucolica in cui si incastona l’omonimo, elegante palazzo adibito proprio a salone per concerti.

Accanto al sacro, non guasta nemmeno un po’ di profano e anche sul suolo ceco proliferano i sempre affollatissimi mercatini dell’Avvento, che alzano il sipario già a fine novembre su idee regalo, addobbi, manufatti e pezzi d’artigianato con cui sorprendere amici e parenti. Non aspettatevi succursali dei grandi centri commerciali, oggetti omologati prodotti su scala industriale… qui è tutto artigianale e tipico. Vedere per credere? Tra le casupole di legno gli artigiani si adoperano in dimostrazioni dal vero del proprio talento, così come in rievocazioni di antichi mestieri. Dai movimenti esperti di mani talentuose vedrete nascere come per incanto statuine intagliate nel legno, mestoli per la cucina, addobbi natalizi intrecciati nella paglia o soffiati nel vetro, stoviglie e soprammobili di ceramica, candele artistiche, gioielli originali e i tipici campanelli di Gesù Bambino forgiati nel ferro… Mentre l’occhio si lascia sedurre, le orecchie si abbandonano alle melodie delle feste e le mani rovistano, le narici catturano aromi dolci e salati che solleticano il palato. A ogni angolo una nuova tentazione: i trdelnik (una sorta di cannoli arrotolati su speciali bastoni di legno, cotti sulla brace ardente e poi cosparsi di cannella e zucchero), würstel e salsicce alla piastra, pannocchie lessate, opulenti prosciutti che si affumicano sul fuoco, caldarroste e mandorle abbrustolite, biscotti delle feste e pane dolce, vin brulè (svarene vino), il tipico grog a base di rum e acqua e la medovina (o idromele, liquore al miele servito caldo).

NATALE CON GUSTO

Fin qui il Natale per turisti, ma i cechi come vivono le Feste? Qui si festeggia la sera della Vigilia (24 dicembre), con il tipico e beneaugurante cenone (preferibilmente preceduto durante il giorno da un solenne digiuno) a base di zuppa di pesce e carpa impanata fritta e servita con insalata di patate. La carpa è uno dei simboli del Natale ceco, non a caso nel periodo dell’Avvento per le strade di tutte le città capita di imbattersi in grandi tini pieni di pesci. Mangiare la carpa, proveniente dai laghi boemi, è un must a Natale: secondo tradizione ce la si concedeva una sola volta l’anno, in segno di buon auspicio. La credenza popolare vuole infatti che conservare una squama di carpa sotto il piatto durante la cena della Vigilia garantisca salute e prosperità per tutto l’anno a venire. Una volta lasciata l’allegra frenesia delle grandi città, perfetto sarebbe rifugiarsi proprio tra i laghi della Boemia meridionale per rilassarsi e gustare la carpa proprio là dove nasce. A Trebon, per esempio, non lontano dalla piazza principale c’è il ristorante Supina, famoso per sbizzarrirsi in mille interpretazioni del gustoso pesce. Ovunque scegliate di godervi le seduzioni gastronomiche del Natale, non mancate però di chiudere in dolcezza, con i tipici biscottini e le torte tradizionali: cornetti alla vaniglia (vanilkové rohlíčky), treccia alle mandorle (vánočka), biscottini di Linz o pan speziato decorato (perníčky).