In Romagna: colte atmosfere di provincia

Pubblicato il 24 Febbraio 2014 in da redazione grey-panthers

L’immagine della Romagna e’ rimasta legata al carattere vivace, spesso sanguigno, dei suoi abitanti e sapori caratteristici della sua tradizione: il robusto vino Sangiovese, il pane croccante e  la grassa salama da suga ferraresi, il tenue extravergine di Brisighella, la frutta prodotta in gran quantita’ nella campagna ravennate. Viaggiando tra Ferrara, Ravenna e Forli’, si incontra anche un’altra Romagna, non meno autentica di quella legata alla gastronomia. Le architetture Estensi di Ferrara, il fasto bizantino di Ravenna, la grande arte della maiolica faentina, gli eccezionali tesori della Biblioteca e dei musei forlivesi raccontano la storia di una Regione colta e generosa, che, nell’area delle Valli di Comacchio e del Delta del Po, custodisce anche uno degli ambienti piu’ suggestive del patrimonio natural italiano.

Ferrara- Argenta (43 km). Rispetto alle altre citta’ della Romagna, Ferrara e’ piu’ appartata, diversa per storia e tradizioni. L’isolamento dall’asse viario ed economico della via Emilia e la prossimita’ del Delta e delle lagune di Comacchio hanno determinato la caratteristica atmosfera padana, nebbiosa e umida, di una citta’ che sembra romagnola quasi per caso. Le architecture eleganti e raffinate, le strade silenziose del centro storico, i viali brumosi lungo i canali e le darsene del Po di Volano, percorsi da un traffico discrete, le danno un tocco raccolto e lontano.

Via Comacchio lascia la citta’ a Est e conduce all’imbocco della s.p. 1; stretta tra cortine di platani, la provinciale si inoltra nella campagna ferrarese, scrigno dei sapori tipici del territorio. Il retaggio piu’ antico della tradizione Contadina e’ qui la “salama da sugo”, caratteristico insaccato di rara produzione. Imboccata la s.p. 495 a Rovereto, si continua a Sud, sfiorando la Pieve di San Vito, affascinante monumento romanico del Basso Ferrarese, per arrivare a Portomaggiore e incrociare la s.s. 16 “Adriatica” Ferrara-Ravenna. La statale attraversa le terre della bonifica del Mantello, correndo ai margini occidental delle valli comacchiesi; trafficata, spesso avvolte da improvvisi banchi di nebbia. Dopo 7 km in direzione di Ravenna, si raggiunge Argenta, principale centro agricolo e commerciale della pianura bonificata.

Argenta-Ravenna (41 km). Si continua a seguire la statale fino ad Alfonsine, il piu’ importante polo agricolo delle terre della bonifica. All’ingresso della cittadina, un bivio a sinistra consente di imboccare la s.p. 10 fino a Comacchio, suggestive borgo stipato su decine di isolotti affioranti a pelo d’acqua e percorso da ponti che s’inarcano sugli stretti canali lagunari. Proseguendo sulla s.s. 16 verso Ravenna, il traffico si fa piu’ sostenuto, fino all’ingresso delle circonvallazioni che avvolgono la citta’.

Ravenna-Faenza (43 km). Si lascia Ravenna con la s.s. 302 “Brisighellese Ravennate” per giungere a Godo e inoltrarsi nella bassa pianura ravannate, punteggiata da grandi cascine e fattorie agricole. Prima di attraversare Russi, si puo’ deviare a destra fino all’ingresso dell’area di scavo della villa romana di eta’ augustea. Da Russi la Statale corre dritta, nella piana attraversata da un reticolo di canali e di fossi, delimitati da cime appuntiti di pioppi. Incrociata prima la linea ferroviaria locale e poi gli argini del fiume Lamone, si continua verso Faenza, posta sulla direttrice della via Emilia, all’incrocio dell’antica via di comunicazione tra il porto ravennate e le valli interne dell’Appennino romagnolo e toscano. Proseguendo sul corso Baccarini e piegando a sinistra per corso Mazzini, si raggiunge il cuore del centro storico, articolato su due grandi slarghi contigui di piazza della Lberta’ e piazza del Popolo. Prima di concedersi una sosta golosa attorno ai tavoli di “Marianaza”, antica osteria che sembra uscita da una stampa dell”Ottocento.

Faenza-Forli’ (55 km). Lasciata Faenza sul viale Marconi, si imbocca la s.s. 302 “Brisighellese-Ravennate” e si attraversa l’agro faentino lung oil fondovalle del fiume Lamone, per arrivare, in 13 km, a Brisighella. Da Brisighella, la s.p. 49 devia verso il bacino montano del torrente Marzeno, serpeggiando nella campagna ondulata, tra collinette d’argilla e conche verdi di frutteti. Superta Modigliana, si aggirano le pendici del Trebbio e s’incrocia , all’altezza di San Ruffillo, dopo 16 km di asfalto tortuoso, la s.s. 67 “Tosco-Romagnola ” in direzione della citta’ aperta e dinamica di Forli’

DOVE FERMARSI

Trattoria Volano. da oltre 200 anni una istituzione della ristorazione a Ferrara, accogliente e dalle antichissime tradizioni, la nostra trattoria, a pochi passi dal centro di Ferrara riesce sempre ad ammaliare i suoi ospiti grazie all’ ottimo servizio e alla cucina tipica ferrarese, ad iniziare dai cappellacci di zucca fatti come tradizione comanda, quindi nessun prodotto pronto, dalla sfoglia tirata a mano come un tempo al ripieno carico di profumi che sono il preambolo ad un gusto impareggiabile che non trova eguali in tutta Ferrara. Si trova a Ferrara sulla riva sinistra del Po di Volano che attraversa la città; in un edificio storico appartenente alle “belle arti”; la clientela puo’ comodamente parcheggiare l’ auto a circa 300 metri nell’ampio parcheggio del centro storico.

Viale Volano 20, Ferrara,

0039 0532.761421

http://www.anticatrattoriavolano.it

Taverna San Romualdo. Un ristorante appena un po’ lontano dalle vie trafficate, magari non particolarmente individuabile dalla strada, ma a Ravenna tutti conoscono la Taverna di San Romualdo di Antonio, è il motivo c’è. Un menu ricco in varietà, originale, gustosissimo e coreograficamente impeccabile. Una cantina di vini molto fornita, di qualità ed alternativa. Antonio inquadra sempre il cliente e sa suggerire la pietanza giusta e la combinazione di vino ideale; sa stimolare l’appetito con piccoli assaggi delle specialità del giorno mentre si attende l’ordinazione (i passatelli di ieri sera erano sublimi!) e, soprattutto, sa consigliare come concludere una cena perfetta con altrettanto perfetti dessert e liquori. Alla Taverna è facile perdere la cognizione del tempo conversando amabilmente e rilassandosi, ma non ci si dimentica mai della bontà del cibo che vi viene servito e che spesso rimane l’argomento principe della conversazione.Da non perdere.

Via Sant’alberto, 48100 Ravenna, Italy

0039 0544 483447

www.tavernasanromualdo.it

Marianaza. Il locale si distingue per il clima tipico di locanda ottocentesca, pur essendo in sintonia con i gusti attuali. Il menu offre tante pietanze deliziose: niente manca all’appello, dagli antipasti fino ai dolci, per farti conoscere tutti i sapori del territorio. Ancora oggi è meta per intellettuali e personaggi del cinema e del teatro, che prediligono la cucina tipica romagnola nella sua versione più schietta e verace.

Via E.Torricelli, 21, 48018 Faenza Ravenna, Italy

0039 0546 681461

www.marianaza.it 

Hotel de Prati. A pochi passi dal Castello Estense, da Palazzo dei Diamanti e dal teatro comunale, l’Hotel de Prati recupera la tradizione e l’atmosfera della vecchia locanda in cui, già a partire dai primi anni del Novecento, Alfonsa Brandani ospitava scrittori, pittori ed artisti del teatro lirico e di prosa. L’hotel è situato in pieno centro storico, in una tranquilla via ai limiti della zona pedonale dalla quale è possibile raggiungere comodamente a piedi, le principali aree monumentali, l’Università e numerosi ristoranti tra i più rinomati della città.

Via Padiglioni, 5, 44121 Ferrara, Italy

0039 0532 241905

www.hoteldeprati.com