E’ di vetro il Sogno Veneziano, in mostra al Museo Correr

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 in , , , da Vitalba Paesano

SOGNO VENEZIANO
Venezia, Museo Correr, Salone da Ballo
4 febbraio – 8 marzo 2011
nell’ambito della mostra “L’Avventura del Vetro” (al Museo Correr fino al 25 aprile)

La mostra “L’Avventura del vetro” – che con oltre trecento opere, quasi tutte provenienti dalle collezioni del Museo del Vetro di Murano, celebra al Museo Correr la millenaria storia del vetro a Venezia – si arricchisce, in concomitanza con il Carnevale veneziano dedicato all’Ottocento, di un’ulteriore preziosa ed originale doppia appendice dal titolo Sogno veneziano.
Nel Salone da Ballo del Correr (e per la prima volta in città), viene presentata una raccolta di un’ottantina di “figurine” di vetro, delle grandi manifatture veneziane, appartenenti al collezionista Franco Maschietto, oltre a una ventina di disegni di bissone addobbate a festa e di travestimenti in uso a Venezia nell’Ottocento, firmati da Giuseppe Borsato, dal Gabinetto di Stampe e Disegni del Correr. La mostra è visitabile con il biglietto d’ingresso a “L’Avventura del Vetro” (*).

Franco Maschietto è uno dei cinque grandi collezionisti al mondo di “figurine”, particolarissima tipologia creativa della grande arte vetraria muranese. La sua collezione racchiude oggi più di mille pezzi, compresi esemplari di rarità assoluta se non unici – come alcune creazioni di Fulvio Bianconi, Dino Martens, Pino Signorotto o Flavio Poli – raccolti in 25 anni di passione e competenza.
Sono esemplari creati da molte delle grandi firme veneziane del vetro, da Barovier e Toso, a Zecchin e Martinuzzi, a Cenedese, Avem, Seguso.
Al Correr viene presentato un nucleo di un’ottantina di figurine, il meglio, o comunque quanto di più rappresentativo per tipologie e fucine, presente nella “Raccolta Maschietto”.
Sono piccole, deliziose immagini dal significato quasi ludico, esercizi di maestria creativa, “miniature” meravigliose impastate di vetro e di fantasia: “Ali Babà”, “Pulcinelle”, “Arlecchini”, personaggi della Commedia dell’Arte, ma anche deliziosi nudini femminili e giocose allegorie o rappresentazioni dei personaggi della Venezia d’un tempo, come gli immancabili “Moretti”.
Accompagnano questa sorprendente collezione una ventina di disegni di Giuseppe Borsato (Venezia 1770-1849), che ritraggono bissone (imbarcazioni a otto remi dalla forma allungata che venivano sfarzosamente addobbate dalle più importanti famiglie patrizie veneziane in occasione delle regate) e una serie di travestimenti in voga nella Venezia ottocentesca.
È una mano delicata e nervosa quella di Borsato, che rispetta la composizione prospettica, la medesima che applicherà in grande alla decorazione, a più riprese, del Teatro la Fenice, opera documentata soltanto da piccoli abbozzi con tecnica ad acquerello. In lui si stratificano e amalgamano sia la chiara influenza di arredatori francesi come Pierre-François-Léonard Fontane, che dello stile Biedermeier.
Borsato partecipa, con originalità, alla codificazione ufficiale del nuovo stile portato dalle corti napoleoniche. Ne è riprova la pubblicazione a Venezia del Recueil di Percier et Fontaine avvenuta nel 1843 proprio grazie al suo interessamento. Suoi sono gli ornamenti della Sala Napoleonica in Piazza San Marco, Palazzo Reale (ovvero quel Salone da Ballo del Correr che ospita la mostra) e di moltissimi altri palazzi aristocratici e ville. Belle ed eleganti sono anche le opere eseguite in estemporanea e con naturale immediatezza, realizzate con la tecnica dell’affresco e raffiguranti famosi avvenimenti (come i funerali di Canova). Le sue qualità accademiche furono attestate con la pubblicazione, nel 1831, del suo libro Opera Ornamentale estratto dalle sue lezioni svolte all’Accademia delle Belle Arti di Venezia.
Ruolo e importanza artistica di Borsato nel contesto veneziano si possono intuire leggendo queste righe estrapolate dal “Giornale di belle arti” (Anno primo, 1833. Venezia. Dalla Tipografia di Paolo Lampato):
E di vero dal cominciamento del corrente secolo, non un Principe si vuole onorare al suo arrivo a Venezia, che il Borsato non sia ordinatore d’ogni festa, d’ogni spettacolo: non una regata avviene, che a lui non deva i più scelti e bizzari ornamenti delle gravi sue peote, delle veloci bissone, le antiche scorribiesse de’ Veneziani: non un nobile connubio si lega, che a lui non si affidi la cura di cercar nuove e più leggiadre forme. […] Il gusto di Borsato da lunghi anni è norma al gusto generale de’ Veneziani: onde fino fra il minuto popolo è invlaso il modo di dire proverbialmente, a lode di qualsiasi oggetto decorativo di belle proporzioni e di forma elegante – sembra opera di Borsato. […] Borsato può dirsi dotato di inesauribile fantasia nello inventare, può vantarsi non meno di fulminea facilità e prontezza nello eseguire. Ma questa facilità e prontezza non è però, come potrebbe credersi di leggieri, nemica della diligenza, che anzi nessun altro Vedutista veneziano condusse con più amore di lui i dipinti, né più cercò le difficoltà per il vanto di sperarle.

INFORMAZIONI GENERALI*

Sede: Museo Correr, Piazza San Marco, Venezia
Apertura al pubblico: 4 febbraio – 8 marzo 2011
Orario: tutti i giorni 10/17 (biglietteria 10/16)

BIGLIETTI
Ingresso con il biglietto della mostra “L’Avventura del Vetro”: Intero euro  8- Ridotto euro 5- residenti e nati nel Comune di Venezia, under 25, over 65, membri I.C.O.M.; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; acquirenti del biglietto per I Musei di Piazza San Marco, Museum pass Musei Civici Veneziani – Gratuito: bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi. Per i gruppi: 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione

*è richiesto un documento  INFORMAZIONI

Fino al 25 aprile è aperta la mostra LE AVVENTURE DEL VETRO, SEMPRE A PALAZZO CORRER

Dopo quasi trent’anni il Museo Correr dedica gli spazi espositivi ad un prestigioso capitolo dedicato al vetro che riprende, con diverso e specifico taglio, l’omonima mostra “L’avventura del vetro” appena conclusasi al Castello del Buonconsiglio a Trento. Da quell’esposizione la grande edizione veneziana mutua una parte dei materiali, aggiungendone però molti altri, davvero importanti, per celebrare adeguatamente il millennio e più di storia del vetro a Venezia e in Laguna.
Infatti “L’avventura del vetro”, allestita fino al 25 aprile 2011 al Museo Correr, per iniziativa della Fondazione Musei Civici di Venezia, a cura di Aldo Bova e Chiara Squarcina, rappresenta la più ampia rassegna sul tema dopo la grande esposizione del 1982 a Palazzo Ducale, Museo Correr e Museo del Vetro.
Sullo sfondo di questo evento la prossima ricorrenza dei 150 anni della nascita del Museo avvenuta nel 1861 grazie all’Abate Zanetti, nonché la prospettiva di espandersi nei futuri spazi delle vicine Conterie con la speranza di incentivare ulteriori donazioni di opere novecentesche.
Catalogo Skira.

Organizzata cronologicamente in quattro sezioni – vetri archeologici; dal XV al XVIII secolo; XIX secolo, XX secolo – e con oltre trecento opere esposte, la grande rassegna al Correr ripercorre tutte le tappe della straordinaria “avventura del vetro” a Venezia, dall’arrivo in laguna, in età classica, di vetri provenienti da aree anche lontane, fino al connubio sempre più stretto tra vetro e design che rappresenta il presente e il futuro della produzione vetraria muranese.

Quanto il vetro sia connaturato a Venezia lo conferma la sezione d’apertura della mostra che presenta un’inedita sequenza di vetri antichi recuperati dai fondali della laguna e tra la sabbia dei canali della città. Disseminati per casi fortuiti, per la caduta in mare dei carichi o semplicemente per l’eliminazione di manufatti non più integri. Questi capolavori fragilissimi, di fattura spesso raffinatissima, saranno esposti per la prima volta al pubblico dopo essere emersi dalla coltre d’acqua che li ha preservati per secoli.
Fanno parte di questa sezione anche i vetri archeologici identificabili con la Collezione Manca, che faranno mostra di sé non tanto con la funzione di “archivio di memoria” quanto oggetti d’ispirazione per quella che sarà destinata a diventare un’attività simbolo di Venezia.

L’Ottocento fu un secolo ambivalente dove si susseguiranno decadenza e rinascita. La prima “favorita” anche dalla perdita di un ruolo politico della Serenissima, la seconda stimolata dai nuovi stili che solcando l’Europa contaminarono anche Venezia e da una riflessione sulla passata grandezza, si giunse a rivisitazioni declinate al nuovo. E, proprio per supportare questo “rinascimento”, nasce il Museo del Vetro.

Infine il Novecento, con il design che contamina e contagia la produzione vetraria, indirizzandola verso lidi nuovi dove il vetro non è più oggetto d’uso ma opera d’arte, da godere ed ammirare per le sue forme e colori.
Proprio su questo nuovo fronte la mostra al Correr si sofferma con l’attenzione che il nuovo merita. Per la prima volta, ad esempio, si cercherà di ricostruire il Novecento secondo anche dei capitoli insoliti e rari con opere provenienti dalla Fucina degli Angeli di Egidio Costantini e un’altra dalla collezione di Carlo e Giovanni Moretti. Questa importante sezione, che non vuole assolutamente ritenersi esaustiva, mira piuttosto a tracciare le linee identificative di un secolo.
La mostra espone anche altri esempi di manifattura sempre legata al mondo vetrario: quelli appartenenti a collezioni private e a quella di Panini, spaziando da un rarissimo erbario vitreo, ad una raccolta di borsette di perline di vetro.

Sorpresa nelle sorprese – in concomitanza con il Carnevale di Venezia 2011, dedicato all’Ottocento – verrà ad aggiungersi un’ulteriore selezione di più di un centinaio di opere provenienti dalla collezione Maschietto, per la prima volta presentata in città.
Si tratta di figurine di vetro, con maschere veneziane e della Commedia dell’Arte, deliziosi nudini femminili, costumi e soggetti di fantasia che, insieme a una selezione di disegni ottocenteschi sul Carnevale, dalle collezioni del Correr, troveranno spazio in uno dei sontuosi ambienti al primo piano del Museo Correr (inaugurazione 25 febbraio 2011).

Capitoli di un’avventura millenaria che da questo confronto con le infinite sfaccettature di una grande storia può trarre stimoli per declinare lo scintillante futuro del vetro a Venezia.

One thought on “E’ di vetro il Sogno Veneziano, in mostra al Museo Correr

  1. E’ con estremo piacere e profonda soddisfazione che Vi annunciamo la nascita di un nuovo social network denominato: INSIEME AL CARNEVALE DI VENEZIA
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    Il nostro scopo è quello di coinvolgere tutti gli appassionati del Carnevale di Venezia, affinché possano ritrovarsi in una realtà virtuale, ricca di immagini, video e aneddoti, che li accomuni e che tramite questo sito possano avere l’opportunità di conoscere tanta gente appassionata come loro, con i quali poter instaurare un rapporto ed un contatto diretto.

    E’ nostra convinzione che un social network quale INSIEME AL CARNEVALE DI VENEZIA rappresenti ciò che mancava nel mondo del web.

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