Appuntamento con l’autore: Laura Bolgeri e la sua “Memoria del gusto”

Pubblicato il 20 Ottobre 2015 in , da Vitalba Paesano

Riceviamo e volentieri segnaliamo:

“La memoria del gusto, conversazioni sull’impronta del cibo”

libro di Laura Bolgeri
Edizioni Cinquesensi

lunedì 26 ottobre 2015 ore 18
c/o Negozio Civico ChiAmaMilano, via Laghetto 2

Intervengono il filosofo Salvatore Veca, responsabile scientifico del Laboratorio Expo della Fondazione Feltrinelli e il giornalista Antonio Bozzo
Legge i testi Fabio Carraresi
Sarà presente l’autrice Laura Bolgeri
Il libro raccoglie una serie di conversazioni con personaggi della letteratura, della filosofia, della musica e del cinema che raccontano storie e sensazioni legate al cibo e descrivono sapori legati ai loro affetti.”Gustare, annusare, sentire, toccare, vedere: i nostri sensi sono finestre aperte sul mondo esterno, ma hanno echi profondi nel nostro mondo interiore” spiega il filosofo Remo Bodei. E questi echi profondi si possono avvertire nel racconto di un sogno di Federico Fellini. O nella descrizione di Mario Martone dei sapori della cucina della nonna nella Napoli dei quartieri spagnoli e nella rievocazione dei minestroni e dei risotti lombardi di Dario Fo.
Per uno sguardo rivolto al futuro e a uno sviluppo sostenibile si leggerà quanto racconta il filosofo Salvatore Veca che sottolinea tematiche legate al territorio.
Non mancano le confidenze dell’architetto Renzo Piano che progetta musei e il riordino delle periferie, ma guarda anche alle sue radici liguri e rammenta i sapori e gli odori sentiti nei carrugi di Genova.
Testimonianze che valorizzano le nostre tradizioni alimentari, la difesa di un territorio agricolo e della biodiversità.

show_img.php_Laura Bolgeri, regista Rai, ha firmato documentari relativi a temi sociali e culturali e ha collaborato con periodici vari raccogliendo nel tempo una cinquantina di interviste sul tema del cibo con personaggi che vanno da Federico Fellini a Giorgio Strehler, da Pupi Avati ad Ascanio Celestini, da Renzo Arbore, a Giulio Giorello e Umberto Galimberti.