Differenza tra domotica e IOT

Pubblicato il in da Oreste Bellini

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    • #101537
      Oreste Bellini
      Partecipante

      Salve ragazzi stavo leggendo una rivista dove si parlava di impianti IOT e domotica ma secondo me sono la stessa cosa ho capito bene o no?

    • #101539
      Filippo Ugelli
      Partecipante

      Grazie per la domanda, le risponderemo al più presto.

    • #101554
      Filippo Ugelli
      Partecipante

      Buongiorno signor Bellini,
      Internet of Things (IOT): si tratta di un sistema per cui gli oggetti sono connessi ad internet, e sono così in grado di comunicare con la rete.
      Per cui, attraverso un sito o un’applicazione abbiamo la possibilità di accendere la lampadina, o di impostare l’accensione della caldaia a una certa temperatura; grazie ad internet, questo può essere fatto a distanza, con lo smartphone. Ogni dispositivo IOT ha un suo sistema (e di solito una sua applicazione) che possono essere rese compatibili con i sistemi di gestione più diffusi, come Amazon Alexa, Google Home o Apple HomeKit, che tra l’altro permettono anche di controllare con la voce i diversi dispositivi.
      Al centro di tutto ci sono quindi il modem e lo smartphone, che ci consentono di controllare i dispositivi connessi tramite modem.
      I vantaggi di questo sistema sono sostanzialmente la semplicità di installazione, perché ad esempio si acquista una lampadina, si monta e si connette, in pochi minuti abbiamo il nostro sistema IOT.
      Passando invece alla domotica, qui parliamo di un vero e proprio impianto intelligente. Mentre nell’IOT la casa intelligente è data da tanti dispositivi che lavorano ognuno per conto proprio, nella domotica c’è un impianto con centralina che gestisce tutto. Impianto vuol dire fili, fisici, per cui vuol dire mettere mano all’abitazione stessa, per esempio in occasione di una ristrutturazione o nella costruzione di una nuova casa.
      I dispositivi sono anche in questo caso connessi ma, con cavo o con il Wi-Fi, vengono tutti gestiti da una centralina, che collegata via cavo permetterà di controllare tramite una sola applicazione (che può essere su smartphone) tutti gli accessori, e gestirne anche più di una alla volta.
      Nel complesso quindi è un sistema molto più pratico e gestibile rispetto all’IOT: si può per esempio accendere qualunque lampadina vogliamo (anche non smart!) dall’applicazione, come se premessimo l’interruttore, si può controllare la caldaia, il videocitofono, le videocamere di sicurezza, attraverso un impianto unico e centralizzato. E’, in pratica, la vera “casa domotica”, in cui i processi possono essere automatizzati anche per più elettrodomestici alla volta.
      Una cosa simile si può tentare di imitare con HomeKit o simili, ma rimane sempre limitata: è difficile controllare l’irrigazione del giardino o l’apertura delle tapparelle, nonché l’impianto fotovoltaico, se non si ha un impianto domotico specifico.
      Naturalmente, il contro sono i costi, che sono sempre molto alti per questo tipo di sistema, anche solo perché bisogna installare l’impianto, che comporta agire sulle pareti della casa.
      Se dovesse avere altri dubbi non esiti a ricontattarci.

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