Legge di Bilancio 2018: agevolazioni per lavoro e pensioni

Pubblicato il 20 Novembre 2017 in , da redazione grey-panthers

Un nutrito pacchetto lavoro, con nuovi sgravi contributivi per le assunzioni dei giovani, che valgono per il solo 2018 nei confronti di lavoratori fino a 35 anni, proroga incentivi imprese 4.0, con l’abbassamento dell’aliquota del superammortamento al 130% (dal precedente 140%) e l’introduzione di un credito d’imposta per la formazione, APe Sociale agevolato per le donne con figli. Sono le principali misure contenute nella legge di Bilancio approvata recentemente dal Consiglio dei Ministri.

=> Decreto fiscale collegato alla Legge di Stabilità 2018, le misure

Per quanto riguarda la decontribuzione, la misura è complessa. Sgravio al 50% per tre anni sulle assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, con un limite di età di 34 anni (nel senso che l’agevolazione si applica se l’assunzione avviene entro il compimento dei 35 anni di età) per il solo 2018, poi si tornerà ai precedenti 29 anni. Il beneficio è invece al 100% per le assunzioni nel Sud.

Ci sono gli incentivi per la formazione on the job: un credito d’imposta al 50%, su un tetto di spesa pari a 1 milione di euro. Si applicherà in base agli accordi aziendali di secondo livello, e riguarderà l’intera spesa in formazione 4.0 sostenuta dall’azienda (non solo quella incrementale rispetto all’anno passato, come avviene invece per il credito d’imposta sugli investimenti in ricerca e sviluppo).

Per il capitolo pensioni il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha indicato che ci sono misure sull’APe social. Via libera alle misure che agevolano le donne: sconto di sei mesi per ogni figlio sul requisito contributivo, fino a un massimo di due anni (quindi a una donna con quattro figli bastano 28 anni di contributi). Non si esclude l’ammissione al beneficio dei disoccupati rimasti involontariamente senza lavoro per scadenza del contratto a termine. Non c’è, invece, lo stop agli incrementi automatici delle aspettative di vita dal 2019, che era una delle richieste dei sindacati in sede di negoziato sulla fase due della Riforma Pensioni.

Il capitolo fiscale, in gran parte contenuto nel Decreto prevede la proroga degli incentivi per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica nell’attuale misura, quindi al 65 e 50%, con una rimodulazione per quanto riguarda alcune operazioni ammesse all’ecobonus (che scendono al 50%). Introdotto un bonus verde del 36% per la riqualificazione di giardini, terrazzi, aree verdi private.

Fra le altre misure, risorse aggiuntive al fondo per la lotta alla povertà, finanziamento della cassa integrazione per imprese di interesse strategico e le aree di crisi complessa.