Luce e gas, da gennaio 2024 niente più mercato tutelato

Pubblicato il 6 Ottobre 2023 in , da redazione grey-panthers
mercato tutelato

A gennaio 2024 finisce il mercato tutelato dell’energia. Chi è già passato al mercato libero non sarà interessato, gli altri finiranno nel Servizio a Tutele Graduali. Ecco come funziona e cosa si potrà fare

Se in questi ultimi mesi dell’anno il Governo non prevede un’ulteriore proroga, il 10 gennaio 2024 terminerà il mercato tutelato dell’energia, secondo quanto stabilito dall’apposito decreto ministeriale. Ma cosa significa questo per le famiglie italiane? Al momento gli utenti di luce e gas si dividono tra coloro che “sono già passati al mercato libero dell’energia” aderendo a una delle offerte pubblicizzate dai vari fornitori, e coloro (circa 10 milioni di clienti domestici) che sono rimasti nel cosiddetto “mercato tutelato”, ovvero godono di condizioni economiche definite dall’Authority dell’energia che riflettono l’andamento dei prezzi all’ingrosso di luce e gas.

Mercato libero o mercato tutelato?

Anche per i meno avvezzi, capire se si è ancora nel mercato tutelato oppure si è sottoscritta un’offerta del mercato libero è piuttosto semplice; in genere basta guardare una bolletta: in alto a destra, assieme al nome del fornitore (A2A, Enel energia, Eni gas e luce…) e al numero di fornitura di solito è indicata la dicitura “servizio di tutela” (per il gas) e “servizio di maggior tutela” (per la luce). In qualsiasi momento, gli utenti del servizio tutelato possono passare al mercato libero semplicemente aderendo a una delle tante offerte e tariffe proposte dai provider di energia. Ma quale scegliere? Ogni offerta del mercato libero è più o meno vantaggiosa per un utente in base ai suoi consumi e alle sue abitudini di utilizzo. Se vuoi sapere quale offerta è la più vantaggiosa per te, puoi utilizzare il comparatore online di tariffe luce e gas di Altroconsumo.

Energia elettrica: cosa accade il 10 gennaio

Dal 10 gennaio, con la fine del mercato tutelato, ci sarà un cambiamento che interesserà, quindi, soltanto chi ancora non ha fatto l’ingresso nel mercato libero. I cambiamenti però non saranno uguali per tutti e saranno leggermente diversi se si tratta di luce o di gas. Vediamo cosa accade alle forniture di energia elettrica. Il decreto prevede che siano coinvolti nel cambiamento tutti i clienti domestici che il 10 gennaio saranno ancora nel mercato tutelato e che non appartengono alla categoria dei clienti vulnerabili.

Cosa accade ai clienti vulnerabili

Una norma del 2021 ha infatti identificato delle categorie di clienti domestici meritevoli di particolare protezione. Rientra tra i clienti vulnerabili:

  • chi ha un’età superiore ai 75 anni; 
  • chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio è percettore di bonus energia);
  • chi si trova in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni;
  • chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • chi si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • chi si trova in un’isola minore non interconnessa.

Se si rientra in una di queste categorie si è considerati “clienti vulnerabili”; in questo caso non è previsto alcun cambiamento. Il mercato tutelato continua a funzionare per i clienti vulnerabili, con lo stesso fornitore e con le medesime condizioni economiche.

Cosa accade ai clienti “non vulnerabili”

Per i clienti domestici “non vulnerabili”, ovvero per tutti coloro che non rientrano nelle categorie elencate sopra, il mercato tutelato finisce invece il 10 gennaio 2024. Che cosa si può fare allora? Le opzioni sono sostanzialmente due: la prima è di passare direttamente al mercato libero prima di quella data (come dicevamo basta sottoscrivere una delle offerte in circolazione). La seconda è quella di non fare nulla: in questo caso, dal 10 gennaio, è previsto il passaggio automatico al Servizio a Tutele Graduali.

Servizio a Tutele Graduali, come funziona

Si tratta di un sistema che garantirà la continuità della fornitura con uno specifico fornitore e con delle specifiche condizioni economiche. Quindi, se alla data del 10 gennaio 2024 non si è ancora scelto un fornitore sul mercato libero, non si resterà senza fornitura di energia elettrica. Il fornitore selezionato tramite il servizio Tutele Graduali si occuperà di vendere l’energia elettrica ai clienti domestici interessati. Il fornitore sarà selezionato dall’Autorità tramite un’asta, con regole ben precise. L’Italia sarà divisa in 26 zone e per ogni zona sarà definito un fornitore, vincitore dell’asta. Il vincitore diventerà il fornitore di tutti i clienti domestici che, per la fornitura di luce, non avranno ancora un fornitore nel mercato libero.

Sulla base dell’esito dell’asta, in cui i fornitori faranno delle offerte per la tariffa da applicare, l’Authority definirà condizioni economiche uguali per tutta Italia, indipendentemente dall’area e dal fornitore che ha vinto nell’area stessa. In questo modo sarà garantita parità di trattamento a tutti i clienti domestici coinvolti nel cambio. Si tratterà di un’offerta a prezzo variabile, che continuerà ad essere indicizzata all’andamento dei prezzi all’ingrosso.

Quando scade il Servizio a Tutele graduali?

Il Servizio a Tutele Graduali, tuttavia, ha una data di “scadenza”. A differenza del mercato tutelato, chi entrerà in fornitura con il Servizio a Tutele Graduali, dovrà comunque scegliere un’offerta del mercato libero entro tre anni al massimo. Almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del Servizio a Tutele Graduali, il fornitore di zona dovrà informare il cliente di tale scadenza, indicando che si potrà scegliere un altro fornitore nel mercato libero mercato o rimanere con lo stesso fornitore, ma comunque con un’offerta di mercato libero. Ovviamente non è obbligatorio aspettare tre anni per passare al mercato libero: anche se si entra nel Servizio a Tutele Graduali è sempre possibile, in ogni momento, cambiare fornitore ed entrare nel mercato libero, esattamente come succede attualmente per il mercato tutelato.

Cosa succede alle forniture di gas

A differenza di quello dell’energia elettrica, nel mercato del gas tutti i fornitori del mercato libero sono in grado di fornire anche contratti in regime di maggior tutela. Ecco perché, per il gas, non ci sarà bisogno di nessuna asta per individuare i fornitori ai quali si passerà in automatico se non si sceglie il mercato libero entro il 10 gennaio 2024. A partire dal 2024, ai clienti vulnerabili saranno applicate le condizioni economiche definite dall’Authority, mentre per i clienti non vulnerabili la cosa dipenderà dalle loro scelte. In pratica il fornitore attuale sarà tenuto a proporre a questi clienti un’offerta di mercato libero presente nel suo portafoglio: dovrà essere la più economica tra le offerte disponibili per i domestici. A questo punto i clienti potranno:

  • scegliere se aderire alla proposta del loro fornitore;
  • scegliere un’altra offerta dello stesso fornitore, magari perché quest’ultima ha caratteristiche che loro preferiscono;
  • cambiare fornitore scegliendo ovviamente una qualsiasi altra offerte del mercato libero;
  • oppure potranno non effettuare alcuna scelta: in questo caso sarà loro applicata l’offerta a prezzo variabile, con condizioni contrattuali uguali a quelle del mercato tutelato e un prezzo che segue il mercato all’ingrosso (si tratta delle offerte che l’Authority ha denominato PLACET).