L’orticaria

Pubblicato il 8 Maggio 2013 in , da redazione grey-panthers

Che cos’è

L’orticaria è una patologia che interessa la parte più superficiale della pelle.

Le eruzioni dovute all’orticaria (pomfi) sono rosse, provocano prurito e appaiono in diverse forme e dimensioni: possono essere di pochi millimetri o diversi centimetri di diametro; possono presentarsi in forma rotonda, oppure possono formare anelli o chiazze di grandi dimensioni.

I pomfi possono manifestarsi ovunque sul corpo, dal tronco, alle braccia e alle gambe.
L’orticaria è più comune nelle donne che negli uomini. Tra coloro che presentano orticaria cronica (cioè della durata di sei settimane o più), circa l’80% è di natura idiopatica, termine medico che significa che nessuna causa, allergica o altro, può essere trovata.
Una caratteristica distintiva dei pomfi è la loro tendenza a cambiare dimensione rapidamente e a muoversi, a scomparire in un posto per riapparire in un altro, spesso in poche ore. Singoli sfoghi di solito durano da due a 24 ore. Un focolaio che sembra impressionante, anche allarmante, apparso al mattino può essere completamente sparito entro mezzogiorno, per poi essere di nuovo in piena forza nel corso della giornata. Pochissime altre malattie cutanee si verificano e quindi si risolvono così rapidamente.

Per questo, anche se tutto sembra essere sparito al momento della visita medica e non si può mostrare nulla, è utile portare con sé una fotografia del momento in cui il focolaio sembrava nel suo momento peggiore.

L’orticaria si presenta inizialmente con un prurito acuto e fastidioso. Subito dopo compaiono i pomfi gonfi e rossastri. Le papule più grandi sono più chiare al centro e tendono a scurirsi e a indurirsi verso i bordi.

Se l’orticaria si estende ai tessuti sottocutanei e alle mucose interne (per esempio le mucose del cavo orale), la patologia prende il nome diangioedema; in alcuni casi questa malattia, chiamata anche edema di Quincke, può diventare più pericolosa perché può ostruire le vie respiratorie.
In base all’evoluzione e alla durata, l’orticaria può essere acuta o cronica. È acuta quando la sua durata è solo temporanea (sparisce del tutto entro pochi giorni); quando invece l’orticaria perdura nel tempo (più di 6 settimane) e tende a tornare ciclicamente, allora essa diventa cronica.

Le cause dell’orticaria

I fattori che influiscono sull’insorgenza dell’orticaria sono molteplici:

  • Allergie alimentari: alcuni alimenti non sono tollerati dall’organismo e producono una reazione allergica. Gli alimenti più a rischio sono le fragole, le uova, i crostacei, alcuni tipi di pesce, il latte, il cioccolato, le noci e le arachidi.
  • Allergie a farmaci o cosmetici: alcuni prodotti farmaceutici o cosmetici possono essere causa di orticaria; anche i medicinali più comuni come l’aspirina, gli antibiotici e le penicilline possono generare orticaria.
  • Allergie da pollini
  • Allergie da contatto: l’orticaria può presentarsi in seguito a contatto con alcune sostanze o tessuti (lattice, peli di animali, lana, nylon).
  • Punture di insetti
  • Intolleranza a prodotti chimici: additivi, sostanze coloranti, conservanti e, più in generale, prodotti chimici sono sempre più utilizzati sia nei prodotti alimentari sia nei comuni oggetti che maneggiamo quotidianamente. Anche essi possono costituire un fattore di rischio per l’insorgenza di orticaria. Alcuni medici e professionisti attribuiscono addirittura l’aumento di casi di orticaria degli ultimi decenni proprio all’incremento dell’uso di queste sostanze nel quotidiano.
  • Reazione al freddo o al caldo, al sole o all’umidità
  • Sforzi fisici: questo tipo di orticaria è tipica degli sportivi.
  • Fattori psicologici: anche lo stress, gli shock emotivi e l’ansia possono provocare reazioni allergiche quali l’orticaria.
  • Microrganismi infettivi: virus, batteri e parassiti contribuiscono all’insorgenza dell’orticaria.
  • A contatto con uno di questi fattori, il derma rilascia sostanze vasoattive (serotonina, istamina, citochine…) in quantità eccessive, causando la reazione cutanea.

Automedicazione

Un antistaminico per uso orale come la cetirizina* può aiutare ad avvertire meno prurito.

Prima di iniziare le cure occorre verificare le cause che hanno scatenato l’orticaria, in modo da procedere con la terapia più corretta. Una volta che il fattore scatenante dell’orticaria è stato riconosciuto attraverso appositi esami allergologici, è necessario evitare il contatto con la sostanza.

*Principi attivi per i quali è disponibile il farmaco equivalente.

 

Qualche consiglio in più

Prima di tutto, cercare di identificare, e di evitare, le sostanze che irritano la pelle o che causano una reazione allergica. Si può trattare di alimenti, di farmaci, di polline, di forfora di animali, di lattice o di punture di insetti.

Usare garze imbevute d’acqua fresca. Coprendo la zona colpita con bende e garze si può a lenire il dolore e si evita di grattarsi.

Fare il bagno nell’acqua fresca allevia il prurito. Ancora di più se all’acqua si aggiungono del bicarbonato di sodio, della farina d’avena o dell’avena colloidale, una farina d’avena macinata molto fine, fatta apposta per essere diluita nella vasca da bagno

Indossare abiti di cotone, larghi e lisci. Evitare i vestiti ruvidi, stretti, che punzecchiano la pelle o sono fatti di lana. In questo modo si riesce a non avvertire l’irritazione.

Attenzione! Tutte le informazioni qui indicate hanno carattere divulgativo e orientativo. Non si intende in alcun modo sostituire l’esperienza o la professionalità del medico.

Fonte: http://farmaci.equivalente.it