L’America reale nei bianchi e neri di Vivian Maier, a Bologna

Pubblicato il 20 Ottobre 2023 in Outdoor Mostre
Vivian Maier

Fino al 28 gennaio 2024 Palazzo Pallavicini a Bologna ospita la mostra “Vivian Maier – Anthology”, un’esposizione di quasi 150 fotografie originali di una delle fotografe più amate e apprezzate di questo secolo

La mostra dedicata a Vivian Maier è organizzata e realizzata sulla base delle foto dell’archivio Maloof Collection e della Howard Greenberg Gallery di New York. La curatrice Anne Morin ha eseguito una selezione molto accurata tra le migliaia di fotografie a disposizione: vengono infatti presentate 111 fotografie in bianco e nero, più una selezione di 35 foto a colori, divise in sei sezioni per un’Antologica mai vista a Bologna.

Novità assoluta è la visione Super 8 che permette di seguire lo sguardo di Vivian Maier, che iniziò a filmare scene di strada, eventi e luoghi già nel 1960. Maier filmava tutto ciò che la portava a un’immagine fotografica: osservava, si soffermava intuitivamente su un soggetto e poi lo seguiva. Ha ingrandito il bersaglio per avvicinarsi da lontano, concentrandosi su un atteggiamento o un dettaglio, come le gambe o le mani delle persone in mezzo alla folla. Il film è un mix di documentario – un uomo arrestato dalla polizia o la distruzione causata da un tornado – e opera contemplativa (lo strano corteo di pecore diretto ai mattatoi di Chicago, per esempio).

In apertura: Vivian Maier, New York, 10 settembre, 1955 (© Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy of Howard Greenberg Gallery, New York)

La vita americana che scorre intorno a Vivian Maier

Bambinaia in viaggio tra New York e Chicago, per più di cinquant’anni Vivian Maier ha fotografato la vita attorno a sé senza far conoscere il proprio lavoro. Nel frattempo accumulava in stanze provvisorie un archivio di oltre 120 mila negativi, una miriade di pellicole non sviluppate, stampe, film, appunti, registrazioni: un tesoro ritrovato per caso nel 2007, complice il mancato pagamento dell’affitto del magazzino dove intanto era stato trasferito il materiale. La scoperta ha portato al riconoscimento di una delle più grandi fotografe di strada del Novecento, geniale autodidatta, strepitosa testimone del sogno e della realtà americana. Oggi i suoi scatti rappresentano un osservatorio dinamico sulla Grande Mela dagli anni Cinquanta in poi, ancor più preziosi perché realizzati soprattutto nei quartieri popolari, tra soggetti che nessun reporter si era mai degnato di ritrarre: luoghi e persone invisibili, come lei.

Vivian Maier
Chicago, 16 Maggio 1957 © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

Vivace e variegato, il percorso di “Vivian Maier – Anthology” si sofferma sui temi più cari alla street photographer, restituendo l’essenza della sua cifra stilistica: la capacità di catturare e trasformare in immagini compiute l’attimo di una coincidenza, le sviste della realtà, la vita che scorre senza che nessuno le presti attenzione. Fotografie che sembrano nascere nel luogo dove l’ordinario fallisce, dove il reale scivola via e lo straordinario sboccia come per miracolo.

Maier si dedicò alla fotografia anima e corpo, la praticò con disciplina e usò questo linguaggio per dare struttura e senso alla propria vita conservando però gelosamente le immagini che realizzava senza parlarne, condividerle o utilizzarle per comunicare con il prossimo.

Dettagli della mostra “Vivian Maier – Anthology”

Fino al 28 gennaio 2024 – Palazzo Pallavicini – Via S. Felice, 24 Bologna

Orari: Aperto da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00

Biglietti: intero € 15 – ridotto over 65 € 13

Informazioni: +39 3313471504 – info@palazzopallavicini.com

 

Vivian Maier
Senza titolo, senza data © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery

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