M’illumino di meno: le nostre azioni in campo

Pubblicato il 28 Febbraio 2019 in
https://www.cariplofactory.it/cosa-facciamo/food-policy-hot-pot/

Anche quest’anno Fondazione Cariplo aderisce a M’illumino di Meno l’iniziativa di Caterpillar e Radio2 dedicata al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili. In particolare questa edizione punta l’attenzione sull’economia circolare.

L’imperativo è

  • riutilizzare i materiali,
  • ridurre gli sprechi,
  • allontanare “il fine vita” delle cose.

Perché le risorse finiscono, ma tutto si rigenera… Così Fondazione Cariplo anche quest’anno si mette in gioco con un’azione di sostenibilità: nella sua sede di via Manin, a Milano, è in atto una significativa riduzione dell’utilizzo di plastica.

Per la precisione: i bicchieri in plastica a disposizione dei dipendenti e degli ospiti saranno sostituiti con borracce o con contenitori in bioplastica o altro materiale riciclabile. In questo modo si risparmieranno quasi 14.000 bicchieri di plastica!! Un esempio di come un gesto semplice possa essere davvero incisivo per la sostenibilità ambientale e… anche economica!

I progetti di Economia Circolare

Oltre alle iniziative rivolte ai dipendenti, Fondazione Cariplo sostiene da anni progetti di economia circolare in campo scientifico, ambientale e sociale. Progetti che rappresentano esempi virtuosi di impegno non solo a livello regionale, ma anche nazionale e internazionale. Parliamo ad esempio della Food Policy di Milano, attivata nel 2014 insieme al Comune di Milano e che vuole garantire

  • l’accesso al cibo sano per tutti,
  • promuovere un sistema alimentare sostenibile e una cultura di consumo consapevole,
  • ridurre gli sprechi e sostenere la ricerca scientifica in campo agroalimentare.

La politica urbana di Milano è stata premiata qualche mese fa proprio come la più innovativa al mondo perché rappresenta un modello virtuoso da replicare: dal lavoro nelle mense di Milano Ristorazione, grazie al quale 106 scuole donano ogni anno 140 tonnellate di frutta e pane al Banco Alimentare, alla riduzione fino al 20% della parte variabile della Tari per le imprese che donano eccedenze di cibo, da cui solo in un anno sono state donate 660 tonnellate di cibo. A questo proposito si segnala che a metà marzo scadranno i tempi per rispondere alla Manifestazione di Interesse dedicata ai soggetti interessati che operano nel sistema alimentare della città Metropolitana nel ambito dello strumento Food Policy Hot Pot. Quest’ultimo lanciato lo scorso febbraio da Cariplo Factory ha l’obiettivo di favorire l’incontro fra la domanda e offerta di innovazione responsabile.

Sempre da Milano prende il via ZeroSprechi, un importante traguardo nella sfida contro gli sprechi, un efficace processo di raccolta e ridistribuzione delle eccedenze alimentari. Una virtuosa collaborazione tra associazioni, enti, imprese, università, organizzazioni non profit, che unisce i diversi contributi in una prospettiva di sistema capace di ottimizzare, attraverso circuiti veloci, la consegna e il consumo di beni in eccedenza. Inoltre, con il bollino ‘ZeroSprechi’ sono rappresentate le imprese che svolgono un ruolo attivo nel progetto e che, aderendo all’iniziativa, si fanno promotrici di diffondere le buone pratiche e la cultura della riduzione dello spreco alimentare.

In questo contesto, all’interno del Programma QuBi, è stato inaugurato a gennaio un Hub di raccolta e distribuzione del cibo in via Borsieri a Milano. Già in passato il Programma QuBì ha già sostenuto il Banco Alimentare della Lombardia nell’avvio dei primi due punti di raccolta cittadini e ora, grazie alla sinergia con gli altri attori coinvolti, si potrà massimizzare la raccolta del cibo, riducendo lo spreco e rafforzando la capacità di raggiungere le famiglie in povertà alimentare.

Da 2 anni Fondazione Cariplo ha attivato il bando Economia Circolare che ha permesso di finanziare (con circa 3 milioni di euro all’anno) tanti progetti rivolti proprio al riutilizzo delle risorse e all’abbattimento degli sprechi. E così ad esempio il cibo può essere recuperato anche cambiandone la destinazione d’uso: è il caso di ex alimenti prodotti per il consumo umano perché non più adatti all’uomo a causa di difetti logistici, di produzione o d’imballaggio che diventano mangimi per animali. Gli ex-alimenti quindi rappresentano un modo in cui biomasse di alta qualità ritornano nella catena alimentare, secondo un approccio di economia circolare. Pane raffermo, biscotti rotti, prodotti da forno, cioccolato, snack e dolciumi opportunamente processati possono divenire ingredienti alternativi delle diete per animali in produzione zootecnica, andando a sostituire alcune delle materie prime convenzionali. Il riciclo degli ex-alimenti ed il loro utilizzo nella nutrizione animale rappresentano, oltre ad un classico approccio di economia circolare, anche un’adeguata soluzione allo spreco alimentare con sostanziali vantaggi ambientali, sociali ed economici, requisiti imprescindibili per uno sviluppo sostenibile.

Non solo: anche gli scarti provenienti dalla lavorazione dell’olio di oliva possono essere una risorsa. Ecco quindi che le acque di vegetazione, ricche di sostanze fenoliche la cui presenza rende di difficile gestione il loro smaltimento, e il residuo che deriva dalla filtrazione dell’olio prima della fase di imbottigliamento possono diventare composti bioattivi da usare nella rigenerazione del tessuto osseo, poiché i polifenoli presenti nell’olio di oliva si ritrovano in maggiore quantità negli scarti: una fonte facilmente disponibile e a basso costo!

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