Abitare, voce del verbo dialogare

Pubblicato il 4 Marzo 2019 in Ideas
fondazione cariplo

Come ci si comporta quando in un condominio qualcuno non paga le spese? E quando non si parla la stessa lingua? E quando non ci sono regole condivise? È a queste domande che cerca di trovare delle risposte “VAI”, uno dei progetti vincitori della seconda edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplnato su iniziativa dell’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme con un gruppo di cooperative sociali e associazioni, per rispondere alle sempre crescenti situazioni di vulnerabilità degli abitanti del territorio; tra i problemi che il progetto sta affrontando, c’è anche l’abitare, seguendo un approccio che punta all’attivazione e responsabilizzazione degli abitanti e a valorizzare le tante risorse della comunità locale, intervenendo in tempo, costruendo o ricostruendo legami, dove si iniziano a cogliere segnali, prima che la situazione sia compromessa. Il territorio è quello della zona di Garbagnate, 191.663 abitanti distribuiti su 8 comuni dell’hinterland milanese, tra loro molto diversi e dove in generale si vive bene, ma come tutti i territori sono attraversati negli ultimi anni da problemi che colpiscono sempre più persone e famiglie, e aumentano così le situazioni di difficoltà economica, di convivenza, di insicurezza e conflitto, in particolar modo in alcuni contesti abitativi come condomini e quartieri. Le sperimentazioni più significative sono state le esperienze di piani di rientro del debito a Baranzate in un contesto di edilizia privata, l’esperienza di sensibilizzazione degli amministratori di condominio attraverso la costruzione e diffusione di linee guida che provano a sintetizzare la praticabilità di strade di restituzione del debito e di baratto amministrativo su edilizia pubblica a Solaro. Qui infatti il comune ha creato un bando per le famiglie debitrici per permettergli di restituire il debito attraverso lavori a favore della comunità come per esempio la pulizia di spazi pubblici, palestre, biblioteche.

Dal 2008, con l’esplosione della crisi, le situazioni di morosità sono aumentate e le conflittualità condominiali sono state accentuate dalle differenze culturali, per esempio fra famiglie arrivate dal sud negli anni 50 e nuove famiglie di immigrati.” racconta Francesco Di Ciò della cooperativa Dike che lavora dagli anni 90 per la mediazione dei conflitti promuovendo una cultura del dialogo in contesti abitativi difficili di Cinisello, Sesto, Cormano, Baranzate. La cooperativa Dike ha avviato percorsi di sostegno di rientro dal debito, di responsabilizzazione e di acquisizione di competenze nella miglior gestione del proprio bilancio familiare. E ha offerto consulenze condominiali e legali gratuite alle persone in difficoltà. Finora sono 10 le restituzioni alternative e ristrutturazione del debito, e 32 i percorsi di supporto al bilancio famigliare.

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Ma dietro ogni storia di difficoltà c’è una storia che vale la pena di essere ascoltata. Come per esempio le storie di Antonio e Anna arrivati in Italia per cercare di costruire una vita migliore. Antonio ha 15 anni quando parte dal Perù con la madre. In Italia ritrova tutta la sua famiglia e dopo alcuni anni incontra nel suo quartiere una ragazza originaria di Lima come lui, che diventerà sua moglie. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma quando nel 2011 Antonio decide di comprare casa, accendendo un mutuo che gli sembra molto vantaggioso, non sa che il condominio dove ha comprato ha 150.000 euro di debiti e non sa che le spese che pensava di sostenere sono il doppio di quelle che aveva calcolato. E non sa neanche che la finanziaria che gli ha fatto da garante ha a sua volta un mutuo e che se smette di pagarlo può trascinarti nel baratro. Anna invece arriva dall’Africa con suo marito, insieme decidono di fermarsi in Italia per crescere loro figlio. Anche per Anna la ruota gira perché dopo poco si ritrova sola con un figlio da crescere e un mutuo da pagare quando il marito parte per cercare lavoro ma non torna più.

Queste storie trovano una svolta quando la cooperativa Dike coinvolge nelle vite di Antonio e Anna anche Mario e Luigi, due amministratori di condominio; per loro fare l’amministratore di condominio a Baranzate vuol dire rendersi disponibili a comprendere, a negoziare e soprattutto a inventarsi soluzioni nuove; hanno capito che non si tratta solo di fare bilanci e consuntivi ma occorre lavorare con il capitale sociale dei contesti in cui operano, vuol dire ascoltare le persone, investire sulle relazioni. Così Mario e Luigi insieme alla cooperativa Dike decidono di sperimentare un piano di rientro dal debito attivando la fondazione cariploprestazione di lavoro per il condominio. Non da ultimo, oltre ad Anna, Antonio, Mario e Luigi un ruolo importante è svolto dalla comunità e in particolar modo dagli abitanti del condominio che, grazie al lavoro dei mediatori della cooperativa Dike, hanno capito la situazione di Anna e Antonio, decidendo di dare loro fiducia evitando così il rischio che perdessero l’abitazione. Anna oggi si sveglia alle sei per fare i sacchi della spazzatura prima di andare a lavorare, mentre Antonio se ne occupa quando torna dal suo turno serale nel market dove lavora. Nel palazzo di Antonio hanno ridotto il debito di un terzo, ora si respira un clima diverso, si riparla di ristrutturare ciò che per anni si era lasciato andare. Anna dice che tutti la salutano e non si vergogna più.

Sempre nell’ambito delle sperimentazioni sull’abitare dentro il progetto “VAI”, la cooperativa A77 ha accompagnato lo sviluppo di un Gruppo di risparmio a Paderno Dugnano e un servizio di supporto al bilancio familiare a Solaro. Il Gruppo di risparmio, composto da cittadini e associazioni, offre un microcredito a chi si trova in una difficoltà temporanea. È formato da una ventina di cittadini, da un rappresentante dei Servizi Sociali del Comune di Paderno Dugnano, del Veliero Caritas e dalla Cooperativa Due Punti a Capo. È facilitato, oltre che da A77, anche dalla cooperativa di finanza mutualistica solidale Mag2. È il gruppo a decidere se offrire il microcredito, che non supera mai i 3000 euro. Mentre il supporto al bilancio familiare, associato ai piani di rientro, è uno sportello aperto una volta a settimana che si occupa dell’accompagnamento ai servizi del territorio e organizza incontri di gruppo per aiutare le famiglie nella gestione delle entrate e delle uscite, nella pianificazione, e nell’uso delle risorse. Finora sono 30 i nuclei familiari che hanno usufruito del servizio. A tale sistema si aggiunge, da maggio 2017, l’Agenzia Sociale C.A.S.A. (Comuni Insieme Agenzia Sociale per l’Abitare), un’iniziativa voluta dai Comuni del territorio del garbagnatese: è un servizio che favorisce l’incontro tra proprietari e inquilini, promuovendo lo strumento del canone concordato attraverso incentivi economici e garanzie.

Il dialogo è alla base di tutte queste azioni: dialogo fra condòmini, dialogo con gli amministratori di condominio, dialogo con le istituzioni. Ecco perché abitare voce del verbo dialogare.


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