In Iran, alla scoperta di 7.000 anni di storia

Pubblicato il 12 Aprile 2016 in , da redazione grey-panthers

Il succedersi continuo di civiltà in un arco di tempo di almeno settemila anni fanno dell’Iran, nazione di vaste dimensioni (18° per superficie al mondo, grande oltre cinque volte l’Italia) del Medio Oriente.

A prima vista la geografia non appare affatto favorevole, in quanto si tratta di una delle regioni più montuose e al tempo stesso desertiche della terra, formato da un arido e assolato altipiano centrale a 1-1.500 m di altezza, circondato su tre lati da catene montuose alte oltre 5.000 m che impediscono alle piogge di bagnare la piana centrale, e sul quarto lato uno dei deserti più caldi ed inospitali del pianeta, con temperature fino a 70,7°C.

iran88m Teheran Azadi TowerEppure, a partire fin dal Neolitico, vi si stabilirono comunità che diedero vita alle più antiche civiltà socialmente organizzate, ai primi nuclei urbani come Susa, risalente al lontano 4395 a.C., ad antichi regni come quello di Elam, nato nel 2800 a.C., e poi ad uno dei più vecchi imperi, quello achemenide esteso dall’Indo all’Egeo Egitto compreso, con la scrittura già in voga fin dal IV millennio a.C., come i Sumeri.

Qui nel XII sec. a.C avvenne l’importante scoperta di cuocere al fuoco i mattoni di fango, fino allora seccati al sole; i monumenti precedenti sono andati distrutti dalle ingiurie del tempo. E se i Greci non avessero fermato l’espansione dei Persiani nella battaglia di Salamina, la storia del Mediterraneo sarebbe stata assai diversa. Da allora in questo territorio tra Mar Caspio (il maggior lago salato della terra) e Golfo Persico che non è né oriente né occidente, ma saldatura tra entrambi e tra il mondo arabo e quello centroasiatico, si sono succedute una infinità di civiltà e di vicende storiche – Achemenidi, Greci, Seleucidi, Parti. Sasanidi e Romani, quindi i Califfi islamici poi i Selgiuchidi e i Safavidi fino alla dinastia Pahlavi dell’ultimo scià e all’attuale regime di democrazia autocratica e teocratica – capaci di influenzare anche le vicende e il pensiero dell’Europa. Come la traumatica scissione islamica tra sciiti e sunniti che, pur avvenuta nel 637, fece della Persia l’unico paese sciita, con conseguenze destabilizzanti tuttora in atto in tutto il mondo musulmano. Poi, dopo le orde distruttrici di Gengis Khan e Tamerlano, lo splendore del rinascimento persiano portato in tutti i campi delle arti e della scienza dalla dinastia safavide, di cui l’architettura di Isfahan costituisce un mirabile esempio. E poi infine, per venire al presente, le brutalità degli ultimi scià, la ricchezza del petrolio, il rigore fanatico di Khomeini e degli ayatollah suoi successori, la violenza fondamentalista della sharyia, la distruttiva guerra con l’Iraq, il pericolo nucleare e gli embarghi, le ingerenze mediorientali e il sostegno al terrorismo internazionale, fino alle speranze di dialogo portate dal nuovo presidente moderato Rouhani.

iran91m Kashan bagno turcoIn un paese tanto ricco di storia e di cultura, esiste solo l’imbarazzo nella scelta dell’itinerario, perché ovunque si vada si troverà sempre qualcosa di interessante. Un percorso abbastanza completo ed esauriente, tutto via terra, richiede almeno 16 giorni e parte da Ahvaz nel sud-ovest, ai confini con la Mesopotamia irachena, la Dallas persiana per la scoperta nel 1908 di ingenti giacimenti petroliferi, i cui monumenti risalenti ai Parti sono andati distrutti nell’ultimo conflitto, e si continua con i resti di Susa, la Babilonia persiana, una delle più antiche città in assoluto ed una delle prime ad essere stata scavata e studiata, capitale amministrativa del regno achemenide di Dario I, distrutta prima dal re assiro Assurbanipal e poi da Alessandro Magno.

iran96vm Schiraz Moschea rosaNelle vicinanze si trovano Choqa Zambil (sito Unesco), importante per la presenza di una ziggurat, tempio mesopotamico ispirato alle montagne con la sua forma piramidale a gradoni tipo torre di Babele, alto in origine 50 m, e Bishapur, grandiosa capitale del più famoso re sasanide, Shapur I, che sconfisse per ben tre volte i Romani. Si passa all’elegante Shiraz, rinomata città medievale capitale nel XVIII sec. e centro artistico e culturale, e poi la maestosa Persepolis (sito Unesco) che fu la capitale imperiale di Dario il Grande fondata nel 512 a.C.; considerata uno dei più importanti complessi di rovine del pianeta, una monumentale scalinata conduce all’unica porta della città regale, dove i diversi palazzi sono decorati da straordinari bassorilievi inneggianti al Re dei Re; fu distrutta nel 331 a.C. da Alessandro, che salvò soltanto la biblioteca. Nella vicina necropoli reale achemenide di Naqsh-e-Rostam si possono ammirare 4 tombe a croce scavate nella roccia per Dario I e II, Serse e Artaserse. Pasargade (altro sito Unesco) fu la fugace capitale di Ciro il Grande: originale la tomba megalitica di Ciro nella sua maestosa essenzialità. Isfahan, sito Unesco famoso per le sue cupole verdi e turchesi, i curati giardini e i vocianti bazar, fu distrutta dai Mongoli e quindi capitale imperiale della dinastia safavide dal XVI sec.: presenta una monumentale piazza centrale, una delle maggiori al mondo, innumerevoli moschee e palazzi. Yazd (ancora sito Unesco) è una dei tre città più antiche in assoluto e importante nodo carovaniero sulla Via della Seta visitata anche da Marco Polo, a 1200 m di quota circondata da deserti: nel centro storico, protetto dall’Unesco, svettano le lugubri Torri del Silenzio, dove i corpi dei defunti vengono offerti agli avvoltoi, e le Torri del Vento, antico sistema architettonico di condizionamento termico, assai efficace, ecologico ed economico. Nel tempio zoroastriano del fuoco brucia una fiamma dal 470 a.C., e la sua santità la fece risparmiare dai saccheggi di Gengis Khan e Tamerlano. Infine per concludere Mashhad, nell’estremo nord-est al confine con Turkmenistan e Afganistan e ai bordi del deserto del Dasht-è Kevir, città santa e luogo di pellegrinaggio degli sciiti, e poi Chak-Ciak, importante tempio del fuoco zoroastriano, oggetto di pellegrinaggi fin dall’India.

L’operatore milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” , specializzato in percorsi culturali di scoperta archeologica e specialista sulla destinazione, propone in Iran un itinerario di 16 giorni che tocca tutte le principali località turistiche. Uniche partenze di gruppo con volo di linea Turkish Airlines da Milano (e da altre città) il 23 aprile e 14 maggio 2016, alloggio in hotel di buon livello con pensione completa, accompagnatore dall’Italia, quote da 3.560 euro in doppia. Le partenze di aprile e maggio verranno guidate da un archeologo professionista. In Iran Viaggi Levi propone anche altri tour, della durata di 9 e 12 giorni.

Informazioni della Farnesina circa la sicurezza del viaggio: “Le condizioni generali di sicurezza per i viaggiatori che intendano visitare l’Iran  restano buone, nonostante la situazione di sicurezza allarmante in alcuni dei paesi confinanti, sia per effetto di un controllo capillare da parte degli apparati statali che di un atteggiamento tradizionalmente accogliente nei confronti dei turisti occidentali e, in particolare, italiani, da parte della popolazione e degli operatori turistici locali.
Si attira tuttavia l’attenzione sulla necessità di evitare i viaggi in alcune zone del paese (peraltro generalmente escluse dagli itinerari turistici) nelle quali si registra un accresciuto attivismo delle organizzazioni indipendentiste, anche per effetto di una instabile situazione nei paesi confinanti, con conseguente aumento dei rischi per la sicurezza.

E’ sconsigliato effettuare viaggi nelle aree a ridosso delle frontiere con l’Iraq, l’Afghanistan e il Pakistan  e nella zona sud-orientale dell’Iran (provincia  del Sistan-Balucistan e,zone ad est della città di Bam), in particolare:
–    zone di confine con il Kurdistan iracheno (fascia di confine di circa 10 km ad ovest delle province di Kordestan, Kermanshah, Ilam, Khuzestan);
–    regioni sud-orientali del paese (zone di confine della provincia del Khorasan meridionale con l’Afganistan, intero territorio della provincia del Sistan-Baluchistan, parte orientale della provincia di Kerman ad est di Bam);
–    alcune isole minori dello Stretto di Hormoz: si sconsiglia vivamente di recarsi con imbarcazioni da diporto private nelle vicinanze delle acque attigue alle isole della Grande e Piccola Tunb e di Abu Musa, la cui sovranità e’ oggetto di contenzioso con gli EAU.

Avvertenze

Al fine di scongiurare il rischio di eventi incresciosi, si consiglia di astenersi dall’avvicinarsi a luoghi di eventuali manifestazioni, di assembramento o aggregazione di persone e dall’esternare qualsiasi atteggiamento interpretabile come contrario alle consuetudini locali, in particolare religiose, specie nel mese del Ramadan e nel periodo principale dell’Ashura o in qualche modo offensivo nei confronti delle Autorità o della Repubblica Islamica.

Nelle principali città, inclusa la capitale, si registra un aumento della criminalità comune (scippi e furti), per cui si raccomanda di adottare cautela nelle ore notturne ed in zone poco frequentate. A Teheran si sono registrati casi di stranieri (tra cui alcuni cittadini italiani) fermati e derubati da persone in abiti civili che si qualificavano come agenti di polizia. Si raccomanda di diffidare di persone che si manifestano in tal modo o che non possono dimostrare di appartenere a corpi di polizia.

A titolo precauzionale, si consiglia vivamente al turista di evitare la guida notturna in qualunque area extra-urbana del Paese, specie nei percorsi di montagna, in considerazione dell’elevato traffico di mezzi pesanti e dell’alto tasso di incidenti sulle strade. Piu’ in generale, si raccomanda cautela nella guida degli automezzi, in considerazione della scarsa disciplina del traffico cittadino nelle aree urbane, in particolar modo quelle particolarmente trafficate. Pari cautela, per i medesimi motivi, va adottata dai pedoni negli attraversamenti stradali”.