AL TEATRO QUIRINO PER “ LA GRANDE MAGIA” di Attilio A. Romita

Pubblicato il 20 Febbraio 2013 in , da redazione grey-panthers

La Grande Magia è una delle commedie meno rappresentate del grande EDUARDO che, a chi gli chiedeva una sua definizione dell’opera, rispondeva: “la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede…. Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti”.

Da questo tema filosofico-esistenziale potrebbero nascere delle messe in scena diversissime a seconda dell’Autore. Eduardo lo tratta in modo approfondito, ma lo rende piacevole da seguire, mi si passi il paragone che non vuole essere riduttivo, usando tutti gli strumenti più macchiettistici della Commedia Napoletana.

La storia è semplice: un Mago, il prof Marvuglia (Luca de Filippo) di scarse capacità, ma di grande abilità oratoria, accetta, per un piccolo guadagno aggiuntivo, di far sparire una signora per permetterle di passare un quarto d’ora con il suo amante senza che il geloso marito possa aver sentore del tradimento.

La sparizione ha luogo, ma il quarto d’ora d’amore si trasforma in una fuga romantica. Questo “incidente di percorso” è la chiave di volta di tutta la commedia che a questo punto si trasforma in un alternarsi di fatti reali e di illusioni cui il geloso marito Calogero Spelta (Massimo de Matteo) vuole credere: la moglie è racchiusa in una scatola magica, aprendo la quale la moglie riapparirà o sparirà definitivamente a seconda che Calogero creda o non creda alla sua innocenza.

La situazione di Calogero, combattuto tra fiducia e paura, degrada rapidamente e lo scaltro prof Marvuglia ha buon gioco per approfittare della situazione per vivere, lui e la sua corte, alle spalle del sempre più depresso Calogero.

Il finale è triste: la moglie pentita ritorna, ma Calogero disconosce questa realtà e preferisce continuare a vivere tranquillo: resterà ancorato all’idea di essere in un grande gioco illusorio nel quale una moglie fedele è custodita in una magica scatola.

Protagonisti, tutti molto efficaci, della commedia sono: Luca de Filippo, nella doppia veste di regista e del prof Marvuglia; Massimo De Matteo, il marito tradito Calogero Spelta; Carolina Rosi, Zaira la moglie del Mago.

Insieme a loro completano il cast: Nicola di Pinto, Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciulo, Antonio D’Avino, Alessandro D’Ambrosio, Lydia Giordano, Paola Fulciniti, Daniele Marino e Giulia Pica.

Un lungo applauso finale ha salutato gli attori al termine.