A Mi To la musica della Grande Russia

Pubblicato il 8 Settembre 2012 in , da Vitalba Paesano

Sabato 8 settembre, Milano. ore 21 Teatro degli Arcimboldi
L’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia,

Yuri Temirkanov, direttore,

Ciro Visco, maestro del coro,

Ketevan Kemoklidze, mezzosoprano,

suoneranno di Nikolaj Rimskij-Korsakov La grande Pasqua russa op. 36, Estratti di “La leggenda dell’invisibile città di Kitež, di Sergej Prokof’ev Aleksandr Nevskij, per mezzosoprano, coro e orchestra op. 78bis.
Educational – Progetto Scuole. Posti numerati € 15, € 25, € 35; print@home. Navetta Torino/Milano € 10

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Richiestissima dai maggiori teatri del mondo per le sue straordinarie doti vocali e sceniche, il mezzosoprano Ketevan Kemoklidze è nata a Tbilisi (Georgia) e compie i suoi studi al Conservatorio Statale V. Sarajisgvili nella stessa città.

Dopo l’assegnazione del Premio Speciale del Teatro alla Scala al concorso H.G. Belvedere, viene ammessa e frequenta l’Accademia del Teatro alla Scala, senza bisogno degli esami di ammissione, e risulta ben presto vincitrice di prestigiosi concorsi internazionali, tra cui l’Operalia di P. Domingo, il Concours International de Chant de la Ville de Toulouse, il Concorso Internazionale di Canto F.Viñas, il Concorso Internazionale H.G. Belvedere di Vienna, il Concorso E. Obraztsova di San Pietroburgo, i Concorsi Nazionali della Georgia.

Nel 2002, ancora studentessa, Ketevan Kemoklidze esordisce sul palcoscenico, distinguendosi per raffinate e promettenti qualità canore, nel ruolo di Maddalena in Rigoletto, di Emilia in Otello e del protagonista nell’Amadigi in Georgia. Successivamente compare, riportando enorme successo, sui più importanti palcoscenici del mondo, in alcuni dei quali nelle vesti dell’affascinante Rosina: Deutsche Oper Berlin, Théâtre du Capitole di Tolosa, Teatro Regio di Parma, Teatro Massimo di Palermo, Opéra National di Montpellier, Opéra Municipal di Marsiglia; ancora, alla Washington National Opera su invito del Maestro Domingo in quanto vincitrice del suo concorso.

Nel 2010 Ketevan Kemoklidze debutta con ampio successo al Covent Garden di Londra con lo Stephano nel Roméo et Juliette. Al Premio Speciale del Concorso Belvedere fa seguito, nel 2006, il suo apprezzatissimo debutto spagnolo al Gran Teatre del Liceu nell’Otello; il suo ritorno in Spagna è per Le nozze di Figaro e per L’arbore di Diana sul prestigioso palco del Teatro Real di Madrid. È, inoltre, ospite frequente e benvenuta dei maggiori teatri italiani: al Teatro alla Scala si esibisce in Così fan tutte, Ascanio in Alba, Salomè, Manon, Il barbiere di Siviglia e Sogno di una notte di mezza estate; al Teatro La Fenice di Venezia in Roméo et Juliette. Su invito del Maestro Pizzi è Siebel in Faust e Dorabella in Così fan tutte entrambe rappresentate allo Sferisterio Opera Festival di Macerata; recita anche in Così fan tutte al Teatro delle Muse di Ancona e in Thaïs al Teatro Regio di Torino. Alla Oper Graz interpreta Fenena nel Nabucco e la Principessa Clarice nell’Amore delle tre melarance. Conquista con il suo Cherubino mozzafiato il pubblico del Teatro Municipal di Santiago e dell’Opera di Monte Carlo. Si esibisce anche nel ruolo di Ines nella Maria Padilla al celeberrimo Festival di Wexford e debutta in Grecia come Giulio Cesare al Megaron di Salonicco.

Ketevan Kemoklidze segna il suo eccezionale esordio cinematografico come Adriana Ferrarese (Donna Elvira) nel film Io, Don Giovanni del noto regista spagnolo Carlos Saura, premiato in diversi festival internazionali di cinema.

Della sua attività professionale si ricordano le esibizioni in prestigiose e importanti manifestazioni musicali: lo Stabat Mater di Pergolesi nella Basilica di San Marco a Venezia con “I Solisti Veneti”; il concerto “Placido Domingo e i suoi amici Georgiani” a Batumi; lo Stabat Mater di Pergolesi e il Magnificat di Vivaldi a Padova all’Inaugurazione del Veneto Festival Internazionale con “I Solisti Veneti”; Il Dolore di Maria Vergine con “I Virtuosi delle Muse” al Teatro Campos di Bilbao; il Requiem di Mozart al Teatro Regio di Torino; il Kindertotenlieder di Mahler al Menhir Music Festival; l’International Music Festival “MITO” e il Music Festival Internazionale “Settimane Musicali di Stresa”; il récital al Théâtre du Capitole di Tolosa e al Wexford Festival; il Mozartfest 2006 a Mannheim; Pulcinella di Stravinski al Teatro alla Scala e al 43° Festival Internazionale “A. Benedetti Michelangeli” a Brescia; i concerti al Teatro alla Scala, al Teatro di Basilea, all’Oper Leipzig, all’Opera di Tbilisi; l’AIDS-Gala alla Deutsche Oper di Berlino e alla Deutsche Oper am Rein; il Messiah di Handel e l’Oratorio di Natale di Bach (la prima esecuzione in Georgia); la IX Sinfonia di Beethoven, il Requiem e la Messa Brevis di Mozart al Festival Internazionale “Autunno Tbilisi”. Recentemente ha interpretato Faust (Siebel) e Linda di Chamounix (Pierotto) al Gran Tetare del Liceu di Barcellona e Il barbiere di Siviglia (Rosina) a Dusseldorf.
La sua discografia comprende AIDS-Gala a Berlino, Thaïs, Otello, Sogno di una notte di mezza estate e Salome.

Per quanto riguarda gli impegni futuri ricordiamo: Ivan il terribile a Montecarlo; Rigoletto (Maddalena) al Teatro alla Scala di Milano e poi on tour in Giappone; Aleksandr Nevskij ad Annecy, Rimini, Milano; La Cenerentola alla Los Angeles Opera; La forza del destino a Washington; Carmen a Tokio.
Negli anni 2000-2004 risulta titolare di una borsa di studio dei Presidenti della Georgia e nel 2005 consegue il Master Universitario in Relazioni Economiche Internazionali.

L’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la più antica compagine sinfonica russa, è stata fondata nel 1882. In quell’anno, su ordine di Alessandro III, fu istituito il Coro Musicale di Corte (il prototipo dell’odierno Collettivo d’Onore della Federazione Russa), fondato per esibirsi alla presenza dei sovrani durante i ricevimenti, le cerimonie ufficiali, i balli, le rappresentazioni teatrali e i concerti di corte.

Nel 1897 il Coro di Corte diventò Orchestra di Corte. All’inizio del ventesimo secolo, venne concesso ai musicisti di esibirsi in concerti a pagamento aperti al pubblico. La serie di concerti intitolata “Raccolte orchestrali di musica nuova” propose in Russia le prime esecuzioni dei poemi sinfonici di Richard Strauss (Ein Heldenleben e Also Sprach Zarathustra), della Prima Sinfonia di Mahler, della Nona Sinfonia di Bruckner e del Poema Divino di Skryabin. Tra i direttori dell’orchestra si annoverano musicisti di fama mondiale, quali Richard Strauss, Arthur Nikisch, Alexander Glazunov e Sergej Koussevitsky.
Nel 1917 la compagine divenne Orchestra di Stato e, in seguito al decreto del 1921, fu integrata nella Filarmonica di Pietrogrado appena fondata. In quel periodo diressero l’orchestra molti grandi direttori occidentali, fra gli altri Otto Klemperer, Bruno Walter, Felix Weingartner. Solisti quali Vladimir Horowitz e Sergej Prokofiev (quest’ultimo eseguendo i suoi concerti per pianoforte) si esibirono con l’orchestra che, su iniziativa di direttori stranieri, affrontò anche il repertorio moderno: Stravinsky, Schönberg, Berg, Hindemith, Honegger, Poulenc. Nel 1934 fu il primo organico del paese a ricevere il titolo di Orchestra d’Onore della Repubblica.
Quattro anni più tardi Evgenij Mravinskij, vincitore del primo premio del concorso nazionale per direttori, iniziò il suo sodalizio con l’orchestra e, nei cinquant’anni successivi, la trasformò gradualmente in una delle migliori del mondo; divenne così rapidamente il punto di riferimento per l’esecuzione delle sinfonie di Čaikovskij e Šostakovič. Rimane assolutamente unico il sodalizio creativo tra Mravinskij e Šostakovič; molte delle sue sinfonie furono eseguite per la prima volta da Mravinskij, diventando brani fondamentali del repertorio, sia in patria, sia nelle tournée all’estero. Il profondo apprezzamento di Šostakovič per tale collaborazione emerge con evidenza dal fatto che dedicò proprio a Mravinskij l’Ottava Sinfonia. In questo periodo, e in seguito, l’orchestra fu diretta anche, tra gli altri, da Leopold Stokowski, Igor Markevich, Kurt Sanderling, Georg Solti, Arvid Jansons, Gennady Rozhdestvensky, Evgeny Svetlanov e Mariss Jansons.

Nel 1988 i componenti di quella che ormai era la più famosa orchestra nazionale, elessero Yuri Temirkanov come direttore principale, titolo che mantiene ancora oggi. Proprio negli ultimi anni l’orchestra ha eseguito diverse première mondiali e ha inaugurato la stagione 2005-2006 alla Carnegie Hall, vertice delle sue esibizioni in tutte le più prestigiose sale da concerto del mondo. Durante l’ultima stagione, dopo una lunga sosta, l’orchestra, per la prima volta, è andata in tournée in Siberia, toccando le città di Irkutsk, Surgut e Khanty-Mansiysk, per la seconda edizione del Festival musicale internazionale Stars at Baikal.

Per l’Orchestra Filarmonica la stagione 2007-2008 è stata particolarmente ricca di eventi speciali, a cominciare dalla celebrazione del suo centoventicinquesimo anniversario. Sotto la direzione di Krzysztof Penderecki, l’orchestra ha proposto a San Pietroburgo, nella Sala della Filarmonica recentemente restaurata, la prima esecuzione del suo Requiem polacco. Un importante tour negli Stati Uniti l’ha potata ad esibirsi anche in tre concerti alla Carnegie Hall. Durante un tour europeo nel maggio 2008, Yuri Temirkanov ha ricevuto il premio della critica musicale italiana “Franco Abbiati” come migliore direttore della stagione 2006-2007.

 Nato nella città caucasica di Nalchik, Yuri Temirkanov inizia gli studi musicali a nove anni. A tredici frequenta la Scuola di Leningrado per giovani talenti, dove continua gli studi di violino e viola. Al termine di questo corso studia al Conservatorio di Leningrado dove completa la formazione di violista per poi ritornare a studiare direzione d’orchestra e si diploma nel 1965.
Dopo la vittoria del prestigioso “Concorso Nazionale di Direzione d’Orchestra” nel 1966, Temirkanov partecipa a una tournée in Europa e negli Stati Uniti con il leggendario violinista David Oistrakh e l’Orchestra Filarmonica di Mosca.

Yuri Temirkanov fa il suo debutto con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo (all’epoca Filarmonica di Leningrado) all’inizio del 1967, e viene poi invitato a far parte dell’orchestra in qualità di Assistente direttore di Evgeny Mravinsky.
Nel 1968, è nominato Direttore principale dell’Orchestra sinfonica di Leningrado, con la quale rimane sino alla nomina nel 1976 di Direttore musicale del Teatro Kirov (ora teatro Mariinskij); le sue produzioni di Evgenij Onegin e La Dama di picche sono diventate leggendarie nella storia del teatro.

Dal 1988 Yuri Temirkanov ricopre la carica di Direttore artistico e Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, con la quale regolarmente intraprende importanti tournée e registrazioni. Conserva altri incarichi, incluso quello di Direttore ospite principale del Teatro Bolshoj, e, dal gennaio del 2009, è Direttore musicale del Teatro Regio di Parma.

Yuri Temirkanov è frequentemente ospitato dalle più grandi orchestre d’Europa, Asia e Stati Uniti. Ha avuto il privilegio di essere il primo artista russo al quale è stato permesso di esibirsi negli Stati Uniti dopo la ripresa delle relazioni culturali con l’Unione Sovietica alla fine della guerra in Afghanistan nel 1988. Ha diretto le principali orchestre europee, inclusi i Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la London Philharmonic, la London Symphony, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestra di Santa Cecilia e quella della Scala.
Ospite fisso negli Stati Uniti, dirige le maggiori orchestre di New York, Philadelphia, Boston, Chicago, Cleveland, San Francisco e Los Angeles. Dal 2000 al 2006 è stato Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Baltimora.

Le sue numerose registrazioni includono collaborazioni con la Filarmonica di San Pietroburgo, la New York Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Danese e la Royal Philharmonic Orchestra con la quale ha inciso tutti i balletti di Stravinsky e le sinfonie di Čajkovskij.
Per dieci giorni durante le vacanze di Natale, Temirkanov ospita a San Pietroburgo l’annuale Festival invernale, durante il quale invita molti fra i principali solisti del mondo.

Ha ricevuto molti importanti premi sia in Russia che all’estero: nel 2003, il presidente Vladimir Putin gli ha conferito la medaglia del presidente, nel 2002 ha ricevuto il Premio Abbiati come Miglior Direttore, nel 2003 è stato nominato in Italia Direttore dell’anno e recentemente è diventato Accademico Onorario di Santa Cecilia.