Da vedere al cinema: “Nessuno deve sapere” di Bouli Lanners

Pubblicato il 3 Dicembre 2022 in , , da Auro Bernardi
Nessuno deve sapere

tit. orig. Nobody Has to Know sceneggiatura Bouli Lanners cast Bouli Lanners (Philippe Haubin) Michelle Fairley (Millie McPherson) Cal Macaninch (Peter McPherson) Andrew Still (Brian McPherson) Julian Glover (Angus McPherson) Clovis Cornillac (Benoit) Paul Amed (il pastore) Ainsley Jordan (Beverly) genere drammatico lingua orig inglese e francese prod Gb, Francia, Belgio 2021 durata 99 min.

 

“Volevo scrivere una storia d’amore, ma non su due giovani, su due persone belle. Una storia d’amore su due persone normali, della mia età. Persone che non hanno un corpo perfetto. Perché penso che tutti possano essere amati e capaci di amare, anche quando sono più mature”. Così il 57enne attore e regista belga sintetizza le sue intenzione nel girare questo film. Molto particolare, non solo come storia d’amore, ma anche per il luogo in cui la storia si colloca, la remota isola scozzese di Lewis and Harris (Ebridi Esterne), e per i personaggi che la interpretano. Lui è Philippe (Phil) Haubin, ruvido lavoratore belga alle dipendenze di un anziano proprietario terriero e allevatore, lei la figlia non più giovane del patriarca, zitella incallita nonché conosciuta nel piccolo mondo rurale in cui vive con il nomignolo non certo encomiastico di “regina di ghiaccio”.

Nessuno deve sapere

Non solo: la tradizione locale vuole che di domenica, per la funzione religiosa, tutti indossino abiti neri e che le donne si coprano il capo. Quasi uno residuo ottocentesco tra smartphone di ultima generazione e computer altrettanto evoluti. Ma perché Phil è finito in quel luogo desolato? E perché sembra non avere altro da fare che accudire le pecore e spalare zolle tra la brughiera? Lo scopriremo cammin facendo dopo che l’uomo finisce in ospedale per un ictus da cui si salva, ma perdendo la memoria. Al ritorno in fattoria è proprio la ghiacciola a prendersi cura di lui e a rivelargli un segreto che li legava prima del coccolone. Tuttavia i colpi di scena non sono finiti e noi, per omertà cinefila, non raccontiamo oltre. Semplicemente per lasciare allo spettatore il piacere di avvolgersi nella trama lasciandosi trasportare dai lunghi silenzi, dalla struggente bellezza naturale del paesaggio, dalla pioggia, dalle trasparenze dei vetri dietro cui si nasconde la macchina da presa. Tutte cose che dicono più di mille parole.

 

E allora perché vederlo?

Perché l’amore non ha età. Specialmente dopo i 50.

 

Nessuno deve sapere