Rassegna stampa: Bertolaso o Hillary?

Pubblicato il 26 Gennaio 2010 in , da Vitalba Paesano

Le aperture

Corriere della sera: “Caso Bolgona, resa di un sindaco”, “Delbono si dimette per lo scandalo su viaggi e spese dell’ex-fidanzata-segretaria”. E ancora: “Il Pd sotto choc per la Puglia: ma la linea non cambia”. A centro pagina, una foto ritrae il nostro ministro degli Esteri con la sua omologa Usa, Hillary Clinton: il tema è la gestione degli aiuti ad Haiti ed il titolo riassume il pensiero della segretaria di Stato: “Bertolaso? Polemiche da dopo partita”. In prima anche un richiamo per l’inchiesta dedicata a dipendenti assenteisti della Camera, muniti di un badge contraffatto.

Il Giornale: “Venere riduce la sinistra in cenere”, “Dimissioni ‘sessuali’ del sindaco di Bologna”. “Delbono se ne va dopo l’accusa di aver pagato viaggi e svaghi in compagnia della fidanzata con i soldi della Regione. E’ l’ennesima conferma che non esiste una ‘moralità progressista’. Intanto i lprogetto di Casini brucia nei due forni”. A centro pagina, foto di Guido Bertolaso affiancata a quella di Hillary Clinto: “La Clinton contro Bertolaso. Ma ha ragione lui”.

Libero. Foto di un Bersani accasciato sul banco a Montecitorio. A fianco, un D’Alema contento. Il titolo: “Lo sfascio”, “Vendola mette D’Alema e Bersani all’angolo, il Pd perde anche Bologna”.

La Stampa: “Sex-gate, Bologna senza sindaco”, “Delbono si dimette: la città prima di tutto. Prodi: un gesto di responsabilità”. Anche qui una foto per Hillary e Frattini: Hillary al veleno: ‘Fate polemiche da dopo partita. Bertolaso : ‘ma io non parlavo degli Usa’”.

Il Foglio: “Baghdad sotto attacco, tira aria di congiura contro il premier Maliki”. A cinquanta giorni dalle elezioni legislative, ieri tre esplosioni ravvicinate nella zona degli hotel di Baghdad hanno fatto oltre quaranta morti. In evidenza anche la notizia della condanna a morte eseguita nei confronti di Alì il chimico, cugino di Saddam.

Le colonne di destra sono invece dedicate alla politica interna: “Piccoli disatri del Pd. Perché il Partito democratico rischia di fare la fine della Juventus” e, sul Pdl, si scirve che “teme che l’effetto Vendola travolga anche il dialogo sulla giustizia”. Si spiega che “il risultato delle primarie pugliesi da’ fiato alla minoranza giustizialista del Pd. Rep. Baldanzosa, l’Udc corre da sola”.

La Repubblica: “Bologna resta senza sindaco”, “Delbono si dimette. Puglia, dopo il trionfo di Vendola l’Udc corre da sola”. In prima si richiama un “colloquio” con Romano Prodi, che dice: “Non si distrugge un uomo per una storia come questa. Io sindaco? No, ho già dato”. Ovviamente si riferisce al caso Bologna.

A centro pagina, foto Clinton-Frattini sotto il titolo: “La Clinton attacca Bertolaso: le sue sono critiche da bar sport”.

Il Sole 24 Ore: “Asta record di bond greci”. Per attrarre investitori il Paese ha infatti offerto emissioni quinquennali con un generoso tasso di rendimento (6,2%). E la domanda ha superato di cinque volte l’offerta.

Il Riformista titola su Bologna e il Pd: “Ridotta democratica. Puglia, Romagna, Lazio e resta aperto anche il caso Umbria”, “Bersani e D’Alema in trincea. Il segretario difende la linea adottata: ‘Anche a me sarebbe piaciuto avere i candidati migliori da due mesi, ma non è stato possibile’. L’ex-premier dice che non si tirerà da parte”.

Sulla prima pagina anche un richiamo alla situazione in Afghanistan e al dibattito in vista delle conferenza di Londra che inizia giovedì: “La tentazione della pax talebana”. E’ un’analisi che prende spunto dalle interviste che comparivano ieri sulla stampa britannica (Mc Chrystal e Petraeus).

Ritroviamo questo tema anche sulla prima pagina de Il Foglio: “Comprare la guerra a Kabul”, “giovedì a Londra si parlerà di una pace negoziata con i Talebani e della loro potenziale stoffa politica, dice il generale McChrystal. Quanto costa trattare con il diavolo? Le prime stime azzardano: un miliardo di dollari”.

Politica

Gianfranco Pasquino, intervistato da Il Giornale, dice che la vicenda Delbono è “una brutta storia”, perché Delbono, da assessore regionale al bilancio, “non poteva non sapere che quelli che usava erano soldi pubblici. E poi il tempo che ha sottratto all’amministrazione. I suoi viaggi erano lunghi, sa? Una truffa ai cittadini”. Dice Pasquino che le primarie per Delbono furono “pilotate” e accusa Romano Prodi di aver rifilato al Pd due “sòle”: Cofferati e Delbono.

Il Corriere della Sera scrive che Prodi è sceso in campo per convincere Delbono alle dimissioni.

Sui giornali grande spazio per la sconfessione del candidato Boccia alle primarie e il trionfo di Vendola. Il Corriere della Sera descrive un Bersani “solo e in trincea”. E intervista lo sconfitto, Francesco Boccia, che denuncia di esser stato tradito anche dall’area di Emiliano (il sindaco di Bari) che ha sostenuto l’idea di una alleanza ristretta senza l’Udc. E dice che da Veltroni e Franceschini non ha avuto neanche una chiamata. D’Alema in direzione, secondo il quotidiano, avrebbe detto ai suoi: “Non ho capito cosa stava succedendo”.

Sul Pd e la Puglia da segnalare anche un articolo di Adriano Sofri sulla Repubblica, che compare sotto il titolo “Quando il capo non sa vedere”: “Ogni volta che i dirigenti del Pd fanno appello alla necessità di andare oltre i ‘propri’ elettori, stanno ingannando se stessi. Frughino bene: hanno le tasche bucate. Ognuno dei voti che presumono ‘loro’ va riguadagnato”.

Secondo La Repubblica, peraltro, sta ripartendo l’asse Veltroni-Franceschini, convinto che sia impossibile l’alleanza stabile con i centristi. E intanto in Puglia “Casini spiazza il Pdl”, come scrive L’Unità, poiché l’Udc ha deciso di candidare Adriana Poli Bortone alla presidenza della Regione. “Casini spariglia con la Poli Bortone”, titola Il Sole 24 Ore. E su Bersani, si riassume il suo pensiero così: “Non ci hanno capiti”, “il segretario difende il progetto di alleanza al centro”. “Rinviata ad aprile la resa dei conti” interna al partito. Stefano Folli, sul quotidiano, analizza la situazione del Pd: “In fondo il gruppo dirigente del Pd oggi deve ringraziare Casini. Appoggiando Adriana Poli Bortone l’Udc sceglie di accentuare la frattura nel centrodestra, bloccandone la riscossa elettorale: per cui diventa abbastanza probabile che Vendola in marzo ottenga la rielezione”.

 

Il Ministro Sacconi, intervistato da La Stampa, si dice convinto che il centrodestra vincerà le elezioni anche senza l’Udc, perché “il sistema politico è irreversibilmente orientato al bipolarismo, oserei dire al bipartitismo. Sono convinto che gli elettori daranno un voto utile ad uno dei due schieramenti”.

Su Libero si dà conto delle parole di ieri del presidente della Cei Bagnasco, che sarebbe “stufo delle capriole di Pier”, ed avrebbe inviato un messaggio all’Udc parlando di pillola Ru 486 e del tema del fine vita: “Non possiamo non avanzare riserve sulla discutibile iniziaitva dei registri che si vanno qua e là aprendo”, e che “tendono a sostituirsi alle leggi su cui lavora il parlamento”, scrive il quotidiano. “Due cenni secchi, ma che avranno fatto fischiare le orecchie a un Casini che, fresco di rottura con Vendola, ha da poco sottoscritto un accordo con Mercedes Bresso in Piemonte. La governatrice, su questi temi, non presenta grandi divergenze con il candidato del Pd nel Lazio Emma Bonino, come testimoniano ile sue posizioni sul caso Englaro e i diverbi neppure tanto sofffusi, col cardinal Poletto”.

 

E poi

Su Il Foglio: “Tra i fratelli musulmani d’Egitto ha vinto la mitologia jihadista. Chi è Mohamed Badie, nuova guida del movimento islamista, ex compagno di cella dell’antimoderno Qutb. Sul Sole 24 Ore: “La Cina leader della ricerca scientifica”, “è il Paese con il più forte aumento di pubblicazioni, e tra dieci anni supererà gli Usa”. La supremazia cinese è evidente soprattutto nella chimica e nella scienza dei materiali.

Sul Corriere della Sera si dà conto del lunghissimo intervento in tv del Presidente francese Sarkozy: il quotidiano parla di uno “show mediatico” durante il quale il Presidente ha risposto in diretta alle domande di 11 concittadini. Riassumendo le sue parole, il Corriere punta l’attenzione sull’immigrazione illegale: non lascerò la Francia disarmata di fronte al fenomeno di sbarchi clandestini come quelli che ha conosciuto l’Italia. Sarkozy ha detto che dopo aver curato le persone sbarcate sulle coste della Francia e vittime di “schiavisti”, la Francia ne stabilisce la provenienza e le riporta a casa loro.

Il Corriere della Sera riferisce le dichiarazioni del vescovo polacco Pieronek: “L’olocausto è una invenzione. Il vescovo ha smentito ed ha denunciato una manipolazione delle sue parole, ma il caso è scoppiato.

 (fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo, Paolo Martini)