La Rassegna Stampa:La commedia degli eletti. Cambi di casacca e bugie disinvolte

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 in , , da Vitalba Paesano

Le aperture

La Repubblica: “Londra, gli studenti in guerra”, “assalto al Parlamento e all’auto di Carlo e Camilla”, “rivolta per l’aumento delle tasse universitarie”. In prima anche la politica interna, con un richiamo alla richiesta Pd e Idv: “I pm indaghino sul mercato dei voti”, “Fini: la sfiducia è certa”. Offerta ai lettori in apertura anche la terza puntata della inchiesta di Giuseppe D’Avanzo, Andrea Greco e Federico Rampini sui rapporti Italia-Russia: “Gas, da Yukos al Kazakhstan, gli affari tra Putin e Berlusconi”.In taglio basso il “giallo” a Teheran sulla liberazione della iraniana condannata alla lapidazione per adulterio, Sakineh. E in taglio basso: “Alemanno, ecco l’albero di Parentopoli”, “elenco infinito di figli, nipoti, fidanzate e amici assunti a Roma. La Procura apre un fascicolo”.

La Stampa, con foto dell’auto di Carlo e Camilla presa a calci: “I reali nel mirino degli studenti inglesi. Tra proteste e scontro varati gli aumenti per l’università. Assalto all’auto di Carlo e Camilla”: In apertura: “Parmalat, a Tanzi diciotto anni. Risparmiatori delusi. Finiti i soldi per i risarcimenti. Condannati altri 14 dirigenti per bancarotta”. A centro pagina la politica: “Fini impone la linea dura: sfiducia. Fallisce la trattativa. Berlusconi: avrò la maggioranza. L’Idv va dai giudici per la ‘compravendita’”. Sul quotidiano anche un richiamo al commento del primo ministro russo Putin alle rivelazioni di Wikileaks: “Putin difende Assange: perché è in carcere?”

Il Giornale: “Sono pazzi questi finiani. In disaccordo su tutto. Congiurano contro Berlusconi ma si dicono pronti a votare il Silvio bis. Parlano di legalità e rispetto delle istituzioni ma sono i primi a calpestarli. E ora, dopo aver tradito, danno dei traditori a chi fa come loro”. A centro pagina foto dalle manifestazioni studentesche a Londra sotto il titolo: “Per fortuna che è stata l’Italia a tagliare fondi alla scuola…”, “Londra a ferro e fuoco, assaltati ministero del Tesoro e l’auto di Carlo e Camilla”. In prima, un intervento di Francesco Forte sulle “contraddizioni della Marcegaglia”: “Confindustria immobile sulla riforma del lavoro”.

Il Corriere della Sera: “Tanzi, 18 anni di carcere. Il crac del 2003 provocò un buco da 14 miliardi e colpì decine di migliaia di risparmiatori. Condannato per lo scandalo Parmalat che fece tremare l’Italia”. A centro pagina: “Sakineh è tornata a casa”. “Ma è giallo sul rilascio”. In alto: “Berlusconi non cede: avrò la fiducia. Muro contro muro tra i due schieramenti. Summit dei finiani: così sarà una crisi al buio. Il Pdl: siamo a 314”. L’editoriale, firmato da Pierluigi Battista, è titolato: “La commedia degli eletti. Cambi di casacca e bugie disinvolte”.

Libero titola sui “numeri di Berlusconi”: “Controribaltone Silvio”, “Premier euforico: in un giorno convince cinque deputati a dire sì allla fiducia. Ne manca solo uno. I finiani tornano a insultare: pazzo chi vota per il Cav. Di Pietro vuol impiccare i suoi due traditori”. In taglio basso, il crac Parmalat: “Diciotto anni a Tanzi. Se li facesse…”, “condanna dura, ma Calisto non andrà dentro. E poi c’è la prescrizione…”, banche salvate. I risarcimenti? Un miraggio…”. In prima anche un titolo sull’8 per mille: “Il Cavaliere gira sessanta milioni alle parrocchie”.

Il Fatto: “Ok il prezzo è giusto”, “La forsennata campagna acquisti del premier per la fiducia supera ogni decenza. C’è un deputato che lascia l’Idv ‘perché insensibile all’agopuntura’. Un altro aveva detto: mi pagano il mutuo”. Si fa riferimento quindi alla “conferenza stampa frasa di Scilipoti, Calearo, Cesario e Razzi”. E “Bersani parla di corruzione. Di Pietro va dai giudici”. A centro pagina ancora un richiamo al caso delle municipalizzate a Roma: “Parentopoli Alemanno: indaga la Procura di Roma”.

Quasi identico il titolo de Il Riformista: “Il prezzo è giusto”, “tre parlamentari dell’opposizione, rapiti dal fascino del premier”. I tre sono effigiati in una foto sotto il titolo “I cesarioni”, dal cognome di uno dei tre. A centro pagina: “Tanzi, la sentenza esemplare”. E poi, sulla “parentopoli alemanna”, una analisi di Alessandro Campi (professore della Fondazione FareFuturo): “La destra romana accecata dal potere”. Da segnalare infine un intervento di risposta del ministro dei Beni culturali Bondi, che difende il suo operato e la riforma dell’università: “Io e la Gelmini, veri liberali”.

Il Foglio: “Così Confindustria tenta di non essere travolta da Marchionne l’americano”, “Federmeccanica vuole evitare i contratti a misura di Fiat. A rischio gli accordi corporativi già firmati”. Sulla politica interna si focalizza l’attenzione su Casini che, secondo il quotidiano, “si è ripreso il centro della pista e fa ballare Fini al suo ritmo”, “il leader Udc accompagna Fli verso la rottura col Cav. Ma dopo il 14 solo lui avrà spazi di manovra negoziale”.

Il Sole 24 Ore apre con l’intervista del Financial Times al governatore della Banca d’Italia Draghi, ed evidenzia le sue dichiarazioni: “L’Euro non si tocca”, “l’eurozona uscirà dalla crisi con politiche nazionali di rigore”. A centro pagina una foto di Calisto Tanzi, condannato a 18 anni. In taglio basso: “Assalto al milleproroghe”, “il governo apre alle regioni: meno tagli ai trasporti”.

L’Unità titola sulla “compravendita” di deputati: “Corruzione”.

Berlusconi-Bertone

Ieri il presidente del consiglio Berlusconi ha incontrato il Segretario di Stato vaticano Bertone. Era accompagnato dai ministri Tremonti, Frattini, Alfano, Bondi, Fazio, Fitto, Romani, Gelmini. E non mancavano neanche Letta e Bonaiuti. Presente anche il più volte evocato deputato Pdl Valentino Valentini, uomo di collegamento di Berlusconi con la Russia. La Stampa riassume così il risultato dell’incontro: “via libera al Cavaliere (almeno in Vaticano). Appoggio assicurato da Bertone, la Chiesa non sposa il Terzo polo”. L’occasione era una colazione di lavoro all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, per presentare al premier i dieci nuovi cardinali italiani, festeggiando con loro Antonio Zanardi Landi, l’uomo – ponte tra Vaticano e Governo, in quanto ambasciatore dell’Italia presso la Santa Sede, promosso a Mosca. Secondo il quotidiano dalle gerarchie ecclesiastiche non arriverà alcun avallo al terzo polo, anche per via delle posizioni “laiciste” di Gianfranco Fini. Berlusconi ha rivendicato il proprio ruolo nell’avvicinare la Russia all’Unione Europea, nonché gli ortodossi ai cattolici. Anche su La Repubblica si riferisce della autodifesa di Berlusconi, sotto accusa per i rapporti con la Russa. “Non capiscono che il mio vero obiettivo è portare la Russia in ambito occidentale, e che grazie a questa relazione privilegiata sto lavorando anche con il patriarca Ortodosso Kirill perché si creino le condizioni affinché il Papa possa andare un giorno a Mosca”.

Alemanno

Pietrangelo Buttafuoco (giornalista cresciuto tra le file del Movimento sociale), intervistato da Il Fatto (Beatrice Borromeo) commenta la cosiddetta Parentopoli romana, e dice che è tipico della cultura di Alemanno, “che ha radici settarie”. Qual è stato l’errore più grande di Alemanno? “Il sindaco di Roma deve fare il sindaco di Roma. Invece che fa? Politica, costruisce il suo gruppo, piazza i suoi uomini, coltiva il suo giardino di consensi”. Per Buttafuoco Alemanno e i suoi uomini “hanno cercato di farsi democristiani a suon di clientele familistiche”. Insomma, “Alemanno si è infighettato” ma qualcuno ne approfitterà: e Buttafuoco fa il nome dell’ex capo della Protezione civile Bertolaso, che potrebbe lanciare la sua candidatura a sindaco di Roma.

E poi

Il corrispondente de La Repubblica a Londra riferisce dell’intervista deleader dei Laburisti Ed Miliband alla BBC: richiesto di un commento sulle manifestazioni studentesche. Miliband ricorda che il Parlamento ha approvato l’aumento delle tasse universitarie, ma “con una maggioranza dimezzata rispetto a quella di cui dispone il governo”. La legge è passata “solo grazie al fatto che una larga parte del Partito liberaldemocratico, ora al governo insieme ai conservatori, ha ripudiato le promesse che aveva fatto all’opinione pubblica durante la campagna elettorale della primavera scorsa.
Lo stesso quotidiano offre un reportage di Bernardo Valli “nella Germania di Angela, leader riluttante”: “Mi chiedo, ritornandoci dopo l’ormai ventennale riunificazione, quanto la Germania sia rimasta europea e quanto l’Europa sia diventata tedesca”. Il reportage viene così riassunto dal quotidiano: “il resto d’Europa ristagna, ma l’economia tedesca riparte. Il Paese festeggia e comincia a chiedersi se non sia il caso di prendere le distanze dalle altre nazioni, tornando al marco”, “chi era europeista oggi fa autocritica”, “il conto per l’integrazione lo paghiamo solo noi”.
Il Corriere della Sera intervista il ministro degli esteri tedesco WesterWelle che dice: “La Germania è un Paese europeista dalla testa ai piedi”, ma “intende mantenere la propria sovranità sulle finanze statali”. E poi: “Che la Germania e i tedeschi non reagiscano con gioia all’idea di pagare i debiti degli altri Paesi europei è da capire”.
Sullo stesso quotidiano da segnalare una intervista a Mohamed Fikri, accusato e poi scagionato dall’accusa di aver rapito Yara Gambirasio. “Le mie ore in cella da innocente. Adesso l’Italia mi ridia l’onore”. Racconta il suo 4 dicembre: “Mi ero imbarcato sul traghetto che mi avrebbe finalmente riportato in Marocco, a casa, come avevo concordato con il mio datore di lavoro” che peraltro non manca di ringraziare.

(Fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)