Condurre l’Europa oltre la crisi

Pubblicato il 30 Maggio 2013 in , da redazione grey-panthers

La Commissione europea ha adottato oggi un pacchetto di raccomandazioni rivolte agli Stati membri e intese a condurre l’Europa oltre la crisi, rafforzando le basi per la crescita. Le raccomandazioni si basano sull’analisi dettagliata della situazione di ciascun paese e forniscono ai governi gli orientamenti su come incentivare il proprio potenziale di crescita, aumentare la competitività e creare posti di lavoro nel 2013-2014. Nel complesso, si tratta di un’ambiziosa serie di riforme per l’economia dell’UE. Nell’ambito del pacchetto odierno, che segna il culmine del terzo semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, la Commissione ha adottato anche numerose decisioni relative alla procedura per i disavanzi eccessivi.

Il Presidente Barroso ha dichiarato: “È giunto il momento di intensificare le riforme economiche fondamentali che porteranno crescita e occupazione, attese con impazienza dai cittadini, specialmente dai giovani. È l’unico modo per affrontare i due retaggi duraturi di questa crisi: la grave perdita di competitività in molti Stati membri e la persistente disoccupazione, con tutte le conseguenze sociali che essa comporta. Le raccomandazioni adottate oggi dalla Commissione sono parte di una strategia generale per condurre l’Europa oltre la crisi, sono concrete, realistiche e adeguate alla situazione di ciascuno Stato membro.”

Da questa seconda serie annuale di raccomandazioni specifiche per paese sono emerse diverse indicazioni fondamentali. L’analisi della Commissione dimostra che attualmente nell’UE è in atto una correzione degli squilibri. La maggior parte degli Stati membri sta compiendo progressi in materia di risanamento di bilancio e sta attuando le riforme per aumentare la competitività. Tuttavia, il ritmo e l’impatto di questi sforzi varia. Alcuni Stati membri devono accelerare le riforme o attuarle con maggiore urgenza.

Resta da affrontare un’importante sfida per far fronte all’aumento della disoccupazione, in particolare quella giovanile, anche aumentando il ricorso a politiche attive del mercato del lavoro o riformando i sistemi di istruzione e formazione per garantire che le persone in cerca di lavoro abbiano le competenze adatte ai lavori disponibili. Tuttavia si può fare ancora di più per creare le condizioni favorevoli agli investimenti delle imprese e alla creazione di posti di lavoro, ad esempio favorendo la concorrenza nei mercati dei prodotti e dei servizi e promuovendo gli investimenti nella ricerca, nell’innovazione e nell’efficienza nell’impiego delle risorse. Inoltre, il risanamento di bilancio dovrebbe continuare, pur con ritmi diversi, mentre devono essere affrontate le criticità che ancora permangono nel settore bancario.