Gli studenti delle scuole superiori sono pessimisti riguardo alla probabilità di trovare lavoro. Questa è la nota principale che emerge dall’indagine “Gli studenti e il lavoro che cambia» commissionata da Manegeritalia ad AstraRicerche attraverso l’intervista di più di 800 ragazzi tra i 17 e i 19 anni. «… i ragazzi intervistati, con una maggioranza schiacciante del 75%, si attendono un incremento dei giovani che emigreranno per cercare lavoro, solo il 36,5%, però, si aspetta in parallelo un aumento della disoccupazione giovanile in Italia, mentre il 40% crede che diminuiranno in Italia i salari di ingresso, le retribuzioni del primo lavoro». (D. Di Vico, Corriere della Sera, 27 Marzo 2017, p. 23). Uno scenario che dovrebbe lasciar prevedere scelte su un percorso di studio più coerente con gli sbocchi professionali. La risposta del sondaggio non va in questa direzione. «La passione – annotano ad AstraRicerche – conta di più della remunerazione o della garanzia di lunga durata, si desidera soprattutto un lavoro coerente con le proprie inclinazioni». Per saperne di più leggi:
http://www.corriere.it/cronache/17_marzo_27/giovani-poco-pragmatici-eec962b6-1260-11e7-a037-a2d5af436a5d.shtml