Il consulente finanziario, ruolo chiave per la gestione del patrimonio personale

Pubblicato il 14 Marzo 2024 in , da Filippo Montaina
consulente finanziario

E’ importante avvalersi di un consulente finanziario, che non è semplicemente un esperto, ma un autentico partner che accompagna nel percorso verso la realizzazione degli obiettivi finanziari propri e della famiglia

In un mondo dove le dinamiche economiche diventano sempre più complesse e gli scenari di mercato cambiano con rapidità sorprendente, la gestione del proprio patrimonio può sembrare una sfida ardua. Molti si trovano a navigare in acque finanziarie turbolente, cercando di proteggere i propri risparmi e, al tempo stesso, di farli crescere. Ma come assicurarsi di prendere le decisioni giuste in un contesto così incerto? La risposta potrebbe risiedere nell’esperienza e nella competenza di un professionista spesso sottovalutato: il consulente finanziario.

Un consulente finanziario non è semplicemente un esperto in investimenti o un analista dei mercati, è un vero e proprio partner che accompagna nel percorso verso la realizzazione degli obiettivi finanziari, offrendo una bussola per orientarsi tra le molteplici opzioni d’investimento. Con una profonda conoscenza dei mercati e degli strumenti d’investimento, il consulente diventa  l’alleato più prezioso nella costruzione di un futuro economicamente sereno e sicuro.

Il lavoro del consulente finanziario

Il lavoro del consulente finanziario si sviluppa seguendo quattro fasi essenziali:

Comprensione delle esigenze. Prima di tutto, il consulente valuta la situazione finanziaria attuale. Questo passaggio è fondamentale per comprendere i bisogni, obiettivi e il livello di tolleranza al rischio.

Esplorazione delle opzioni. Successivamente, si dedica alla ricerca delle migliori opportunità di investimento disponibili, selezionando quelle più adatte a rispondere alle esigenze.

Pianificazione personalizzata. Con le informazioni raccolte, il consulente finanziario elabora un piano finanziario su misura, mirato a massimizzare il rendimento degli investimenti nel rispetto del profilo di rischio.

Supporto e monitoraggio costanti. Infine, offre un servizio di consulenza continua, aggiornando il piano finanziario in base all’evolversi del mercato e delle esigenze personali, garantendo così una gestione ottimale del patrimonio nel tempo.

Perché scegliere un consulente finanziario

Nonostante la presenza sul mercato da oltre quarant’anni, la figura del consulente finanziario spesso è percepita come una novità. La resistenza verso ciò che è meno conosciuto è naturale, ma comprendere le diverse tipologie di consulenti può facilitare la scelta.

Consulenti finanziari autonomi (CFA): sono professionisti indipendenti che offrono consulenza finanziaria su un’ampia gamma di prodotti, senza essere vincolati a proposte di un’unica banca o società finanziaria.

Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede: sono consulenti legati da un mandato conferito loro da banche, società di investimento o società di gestione del risparmio e offrono prodotti finanziari e servizi di investimento appartenenti alla gamma di quelli forniti dalla loro azienda o da questa distribuiti.

Entrambe le tipologie devono possedere specifiche qualifiche professionali e sono soggetti a un continuo aggiornamento professionale per garantire la massima competenza nella gestione delle esigenze finanziarie dei loro clienti. Inoltre, devono aderire a principi di trasparenza e correttezza nella gestione del rapporto con il cliente, per garantire un servizio che sia nel migliore interesse del cliente stesso.

Remunerazione dei consulenti finanziari

La remunerazione di un consulente finanziario può variare a seconda della struttura per cui lavora e del tipo di servizio offerto. Ecco le principali modalità di pagamento:

  1. Commissioni: il consulente riceve una commissione per la vendita o l’acquisto di prodotti finanziari, come fondi d’investimento, polizze assicurative o altri strumenti finanziari. Questa commissione è di solito una percentuale del valore dell’investimento e può essere una tantum (al momento della sottoscrizione o vendita) o ricorrente (ad esempio, annualmente, come percentuale del valore gestito).
  2. Tariffe basate su consulenza: in questo modello, il consulente è remunerato direttamente dal cliente per i servizi di consulenza finanziaria prestati, indipendentemente dagli investimenti effettuati. Questo pagamento può avvenire tramite una tariffa oraria, una tariffa fissa per un servizio specifico, o una commissione basata su una percentuale degli asset gestiti. Questo modello è spesso utilizzato dai consulenti finanziari autonomi e mira a garantire una maggior trasparenza e allineamento di interessi tra il consulente e il cliente.
  3. Una combinazione di commissioni e tariffe: alcuni consulenti possono ricevere sia commissioni sui prodotti finanziari che tariffe dirette dai clienti. Questa struttura di pagamento combina elementi dei due modelli precedenti.

Molti italiani non sanno esattamente quanto spendono per i servizi di consulenza finanziaria e spesso pensano, erroneamente, che i servizi offerti dalle banche tradizionali siano meno costosi rispetto a quelli di un consulente finanziario indipendente. Dal 2018, per aumentare la trasparenza e aiutare i risparmiatori a comprendere meglio i costi, è stata introdotta una regola che obbliga tutte le istituzioni finanziarie a dettagliare chiaramente quanto i clienti pagano per la consulenza, distinguendo i costi dei servizi dai costi dei prodotti finanziari acquistati.

È essenziale non scegliere un consulente finanziario basandosi esclusivamente sul costo dei suoi servizi. Più importante è valutare l’efficacia con cui ci guida attraverso le complessità del mercato finanziario. Il valore di un consulente non si misura solo dai risultati immediati del nostro portafoglio, che sono influenzati da molti fattori esterni, ma dalla sua capacità di indirizzarci verso le decisioni più sagge in momenti di incertezza. Un consulente di valore ci forma come investitori, fornendoci gli strumenti e la conoscenza per perseguire con successo i nostri obiettivi finanziari, indipendentemente dalle condizioni di mercato.

Come scegliere il consulente finanziario giusto

La scelta del consulente finanziario giusto può fare una grande differenza nella gestione del vostro patrimonio. Ecco alcuni consigli utili che possono aiutare a scegliere il consulente più adatto alle proprie esigenze:

  • Prediligere consulenti che offrono una gamma diversificata di prodotti, non solo quelli della loro banca o società
  • Cercare soluzioni personalizzate piuttosto che pacchetti standard
  • Informarsi sul background professionale del consulente. Fare una ricerca su Google per vedere quali risultati emergono. Sembra una persona autorevole? Non dimenticare di fare anche una ricerca sull’Albo Unico dei consulenti finanziari (OCF) per verificare che sia effettivamente iscritto e da quanto tempo.
  • Considerare l’opzione di testare il consulente con una piccola parte del patrimonio prima di un impegno più significativo.

Una consulenza di qualità è un investimento nel futuro finanziario, mentre l’assenza di consulenza può costare caro in termini di opportunità perse e gestione inefficace del patrimonio.