La UE chiede sistemi finanziari più sicuri

Pubblicato il 13 Agosto 2010 in , da Vitalba Paesano

Per creare un sistema finanziario più sicuro e più sano, prevenire future crisi e ripristinare la fiducia dei consumatori, la Commissione ha proposto misure per garantire in tutta l’UE un livello di protezione equo e completo dei consumatori dei servizi finanziari. I titolari di depositi bancari potranno ad esempio ottenere dalla loro banca una restituzione più rapida dei loro fondi (entro 7 giorni), un aumento della copertura (fino a 100 000 euro) nonché maggiori informazioni sulle modalità di funzionamento della protezione a loro favore. Gli investitori potranno godere di maggiore protezione e indennizzi più rapidi in caso di frode, negligenza o errori. Anche per i titolari di polizze assicurative sarà introdotta una protezione contro il rischio di inadempienza della compagnia assicuratrice. Le proposte in questione, perfettamente coerenti con gli impegni presi dall’UE nell’ambito del G20, sono ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio per essere esaminate.

Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato:”L’adozione di questo pacchetto  rappresenta l’ultimo contributo della Commissione per apportare trasparenza e responsabilità al sistema finanziario europeo e per prevenire o gestire future crisi.I consumatori europei meritano di più: devono poter essere sicuri che i loro risparmi, investimenti o polizze assicurative siano protetti indipendentemente dal paese dell’UE in cui vivono.Perché questo diventi una realtà, invito quindi il Parlamento europeo e il Consiglio a procedere rapidamente nell’approvazione del pacchetto presentato oggi.”

La protezione dei vostri risparmi

La recente crisi finanziaria ha dimostrato ancora una volta in che misura le banche siano esposte al rischio di “assalto allo sportello”, ossia ciò che avviene quando i clienti di una banca ritengono che i loro depositi non siano più sicuri e si presentano allo sportello per ritirarli tutti contemporaneamente.Dal 1994 una direttiva (94/19/CE) prevede che tutti gli Stati membri dispongano di una rete di sicurezza per i titolari di depositi bancari.Se una banca viene chiusa, i sistemi nazionali di garanzia dei depositi devono rimborsare i titolari dei conti fino ad un determinato livello di garanzia.

Quando nel 2008 è scoppiata la crisi finanziaria, sono state apportate alcune modifiche correttive d’urgenza, in particolare per portare il livello della garanzia a 100 000 euro (in due fasi) e eliminare la possibilità della coassicurazione (cioè quando i titolari dei conti non vengono rimborsati integralmente, ma devono sostenere una determinata percentuale di perdita, anche quando la somma persa è inferiore al limite di garanzia).Dato però che sono state rinvenute altre lacune nei sistemi attualmente in vigore, la Commissione ha deciso di presentare una proposta per modificare integralmente la direttiva del 1994 e tenere pienamente conto degli insegnamenti tratti dalla recente crisi.

Gli elementi fondamentali della proposta sono i seguenti:

– Una maggiore copertura: l’aumento della garanzia a 100 000 euro entro la fine di quest’anno è stato confermato.Questo significa che il 95% dei depositanti bancari nell’UE recupererà i propri risparmi se la banca fallisce.La garanzia riguarda ora le piccole, medie e grandi imprese nonché tutte le valute.Sono esclusi tutti i depositi di istituzioni finanziarie ed enti pubblici, i prodotti di investimento strutturati e i certificati di debito.

– Pagamenti più rapidi : ititolari di depositi bancari saranno rimborsati entro sette giorni.Questo rappresenta un notevole miglioramento in quanto oggi molti titolari di depositi devono attendere settimane, se non mesi, prima di poter recuperare i propri fondi.Per facilitare la rapidità dei pagamenti, i gestori dei Sistemi di garanzia dei depositi dovranno essere informati con un certo anticipo dalle autorità di vigilanza in merito a eventuali problemi incontrati dalle banche.Queste ultime dovranno specificare nei loro registri contabili se i depositi sono protetti o meno.

– Semplificazione delle formalità amministrative: ad esempio, una persona che vive in Portogallo e ha un conto presso una banca in fallimento la cui sede centrale è in Svezia, verrà rimborsata automaticamente dal sistema portoghese che fungerà da punto di contatto.Il sistema svedese provvederà poi a rimborsare il sistema portoghese.Ciò costituirebbe un notevole miglioramento rispetto alla situazione attuale, dove tutta la corrispondenza deve avvenire attraverso il sistema del paese nel quale ha sede la banca in questione.Questa nuova impostazione comporterà minori adempimenti burocratici e pagamenti più rapidi.

– Maggiori informazioni: i titolari di depositi bancari saranno maggiormente informati in merito alla copertura e al funzionamento del loro sistema attraverso una nuova scheda standard facilmente comprensibile e tramite i loro estratti conto.

– Finanziamenti responsabili a lungo termine: sono state espresse delle preoccupazioni in merito al finanziamento degli attuali sistemi di garanzia dei depositi. Le proposte odierne ne garantiscono una maggiore solidità finanziaria grazie ad una procedura in quattro fasi. Anzitutto, un importante finanziamento anticipato permette la costituzione di una solida riserva. In secondo luogo, se necessario, sono possibili integrazioni mediante contributi aggiuntivi successivi.In terzo luogo, se ciò non sia ancora sufficiente, i sistemi possono prendere a prestito importi limitati da altri sistemi di garanzia (“prestiti reciproci”). In quarto luogo, come ultima istanza, possono essere conclusi altri accordi di finanziamento in caso di necessità.I contributi, come avviene attualmente, saranno effettuati dalle banche.Essi saranno però calcolati in modo più equo in quanto saranno proporzionali al rischio costituito dalle singole banche.

Non solo i cittadini europei beneficeranno di una maggiore protezione dei loro depositi, ma potranno anche scegliere i migliori prodotti di risparmio in qualsiasi Stato dell’UE senza doversi preoccupare di eventuali differenze nel livello di protezione.Le banche trarranno vantaggi da questa proposta in quanto potranno offrire prodotti competitivi in tutta l’UE senza essere ostacolati da tali differenze. Inoltre i contribuenti beneficeranno di un migliore finanziamento dei sistemi in quanto solo di rado saranno necessari interventi statali.

La maggior parte di queste misure potrebbero entrare in vigore entro il 2012 o il 2013 e verranno applicate in tutti gli Stati membri dell’UE, nonché, una volta integrate nell’accordo sullo Spazio economico europeo, in Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Migliorare la tutela dei titolari di polizze assicurative

I sistemi di garanzia degli assicurati costituiscono la protezione di ultima istanza dei consumatori quando le compagnie di assicurazione non sono in grado di onorare i loro impegni contrattuali, offrendo una protezione contro il rischio di inadempienza qualora una compagnia assicuratrice cessi l’attività.

I sistemi di garanzia degli assicurati possono offrire una protezione versando un indennizzo ai consumatori o garantendo la validità del contratto di assicurazione, ad esempio, agevolando il trasferimento delle polizze ad un assicuratore solvibile o al sistema di garanzia stesso.Contrariamente a quanto avviene per i settori delle banche e dei valori mobiliari, non esiste attualmente una normativa europea sui sistemi di garanzia nel settore delle assicurazioni.Attualmente 12 Stati membri gestiscono uno o più sistemi di garanzia degli assicurati che coprono polizze del ramo vita e/o non vita.Il livello di protezione e i criteri di ammissibilità, nonché le modalità di intervento o di finanziamento, variano da un sistema all’altro.

Nel Libro Bianco che è stato adottato, la Commissione illustra diverse possibilità per garantire nell’UE un livello di protezione dei consumatori equo e completo, nonché per evitare che i contribuenti debbano pagare di tasca propria in caso di fallimento di una compagnia di assicurazioni.In particolare propone di adottare una direttiva per fare in modo che tutti gli Stati membri istituiscano dei sistemi di garanzia degli assicurati che ottemperino a una serie minima di requisiti.Il Libro Bianco sui sistemi di garanzia degli assicurati è presentato alla consultazione pubblica e tutte le parti interessate sono invitate a trasmettere le proprie osservazioni o i propri contributi entro il 30 novembre 2010.