Con l’attività fisica è davvero possibile invecchiare bene?

Pubblicato il 14 Dicembre 2023 in , da redazione grey-panthers
Attività fisica

Per prevenire l’invecchiamento è importante  esercitare attività fisica. Secondo l’OMS, è dimostrato che il movimento e un allenamento adeguato permettono di ottenere vantaggi e benefici di sicuro effetto

L’invecchiamento della popolazione costituisce una conquista e allo stesso tempo una sfida per la società. Nel 2015 l’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha dichiarato che entro il 2050 raddoppierà il numero di over 60 nel mondo. L’età avanza per tutti e nessuno è immune dall’invecchiamento. La terza età è una fase molto delicata della vita di ogni individuo, che può essere vissuta nel migliore dei modi se viene affrontata non solo con il giusto spirito, ma anche con la carica fisica adeguata per fronteggiare dolori, fastidi e acciacchi di varia natura.

Il primo step per invecchiare “bene” sta proprio nell’investire energie, tempo e risorse nella cura del corpo e della mente: se è impossibile evitare l’invecchiamento, è certamente possibile migliorarlo e renderlo più vivibile.

L’importanza dell’attività fisica per i senior

Con il passare inesorabile degli anni diminuisce la densità delle ossa, dei muscoli, e la produzione di collagene. In generale il metabolismo rallenta e la postura tende anch’essa a peggiorare notevolmente. Proprio per questi motivi è importante per i senior fare ginnastica, perché praticando attività fisica riescono a combattere i segni del tempo, migliorando lo stato di salute e allungando l’aspettativa di vita.

L’invecchiamento del corpo, infatti, avviene per tre motivi, alcuni dei quali spesso non considerati a dovere: una componente genetica, lo stile di vita e i fattori psicologici. Man mano che l’età avanza molti apparati vitali per il nostro corpo riducono la loro funzionalità, come: il sistema cardiovascolare, respiratorio, nervoso e muscolo-scheletrico. Di conseguenza è naturale un peggioramento delle capacità fisiche. È proprio su tutti questi problemi legati all’invecchiamento che l’attività fisica agisce.

Secondo l’OMS, per attività fisica s’intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”.

In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”.

In età adulta i benefici per la salute derivanti dall’attività fisica comprendono un minor rischio di contrarre malattie croniche. Le ricerche hanno, infatti, dimostrato che un’attività fisica regolare e un allenamento mirato permettono di ottenere diversi vantaggi e benefici, come:

  • prevenire l’insorgenza di malattie cardiache, diabete e obesità
  • migliorare la mobilità, la flessibilità e la salute generale
  • migliorare resistenza muscolare e diminuzione dei dolori articolari
  • abbassare i valori di colesterolo, della pressione
  • migliorare gestione dei valori glicemici
  • ridurre il rischio di depressione e ansia
  • migliorare le funzioni cognitive
  • aumentare la densità ossea

 Sport, elisir di lunga vita, ma le donne over65 sono in genere poco attive

Due ore e mezza di attività fisica moderata a settimana riducono del 30% la mortalità nelle donne over 65, ma nell’attività fisica c’è un grosso gap fra i due sessi e poche si muovono con regolarità. “Una over 65 su tre si muove meno dei 150 minuti a settimana raccomandati, una su cinque non fa esercizio neppure per 30 minuti a settimana ‐ ha spiegato durante il Convegno “Invecchiamento attivo e autodeterminazione per il fine vita: strategie di tutela dell’anziano” Francesco Landi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma ‐ Le over 75 hanno il 30% di probabilità in meno di essere attive rispetto ai coetanei maschi”. “Nelle donne più anziane ‐ sottolinea Landi ‐ ci sono anche ostacoli pratici: molte over 65 si occupano di nipoti o altri familiari, metà di loro ha appena 4 ore di tempo libero a settimana, ovvero non più di 35 minuti al giorno per sé”.

di Diana Banfi