Chi è alle prese con la ricerca di un lavoro, può trovare su Internet tantissimi siti specifici dedicati alle offerte. Ma non solo: da qualche tempo la tendenza è quella, sia per chi offre lavoro che per chi lo cerca, di utilizzare il canale dei Social Network e, più recentemente, quello di Twitter. Occorre però fare una distinzione di fondo: esistono già diverse fonti Twitter che offrono dati utili a chi è in cerca di lavoro, ma si tratta di condensatori di offerte raccolte qua e là su diversi siti web. Il fenomeno che sta prendendo forma è diverso: le imprese (soprattutto le startup) presenti su Twitter diffondono il profilo delle figure professionali che cercano e, parallelamente, altrettanto fa chi è alla ricerca di un impiego. A servizio dei twittatori ci sono ad esempio i siti TwitJobSearch e JobsTractor. Quest’ultimo è un motore di ricerca grazie al quale vengono restituiti i cinguettii riguardanti le offerto di lavoro riempiendo due campi: località e distanza di scostamento dalla stessa. TwitJobSearch svolge le stesse funzioni, e vi hanno fatto riferimento, nel mondo, oltre 1milione di utenti (tra chi il lavoro lo offre e chi lo cerca) nell’ultimo mese. Entrambe le piattaforme coprono una svariata gamma di professioni e sono dotate di una mappa per la ricerca geografica. A trovare lavoro sono soprattutto giovani che ruotano attorno al mondo dell’hi-tech, della programmazione e del web development ma ci sono tutti i presupposti affinché lo spettro di attività professionali si ampli in fretta, data la crescente dimestichezza degli adulti con la Rete. Da una parte resistono quindi i canali tradizionali che virano sui social network per raggiungere un maggiore numero di utenze che, in un secondo momento, verranno però introdotte nel classico meccanismo di selezione del personale; dall’altro un uso alternativo degli strumenti di microblogging e social, grazie ai quali domanda e offerta si incontrano in modo più naturale e disinvolto.