PC A BASSO PREZZO …..LO SAPEVATE? di Attilio A. Romita

Pubblicato il 28 Settembre 2013 in , da Attilio A. Romita

trashware

Chi usa i PC (personal computer) si rende conto che una delle caratteristiche più evidenti e meno simpatiche di queste macchine è la loro rapida “decadenza”. Questa riduzione di prestazioni non dipende, come per le automobili, al consumo delle parti meccaniche, ma alla necessità di adeguamento alle sempre più complete e complesse offerte del mercato in tema di programmi, servizi e possibilità d’uso.

Non sempre questa necessità è sentita immediatamente da chi usa il PC in modo “semplice e familiare”, ma molto spesso si fa sentire dopo qualche anno dall’acquisto del PC. In termini pratici la “lentezza di risposta” del PC diventa scarsamente sopportabile solo a distanza di anni dall’acquisto.

Questa necessità di adeguamento è molto più sentita dalle aziende, pubbliche o private, che usano i PC per necessità “d’ufficio”.

La spinta al cambiamento genera, però, due problemi che potremmo definire di senso opposto:

  •  necessità di impegni economici per adeguarsi alle nuove necessità, vero o sentite che siano;
  • problema dello smaltimento di HW (Hardware-dispositivi fisici) destinati a diventare ingombranti rifiuti industriali.

Le risposte che dobbiamo trovare quindi riguardano:

  •  La necessità dei grandi enti e di specialisti di adeguare il proprio HW alle nuove esigenze “tecniche” considerando anche costi aggiuntivi per lo smaltimento di HW non del tutto obsoleto
  • La necessità, più limitata e meno stringente, per gli utenti personali o familiari di adeguare il proprio HW
  • Esigenza per tutti di ridurre al minimo l’impegno economico per l’adeguamento

Una risposta a questa triplice richiesta del mercato è fornita dalle cosiddette imprese di “trashware” (recupero dello HW).

Queste piccole imprese, quasi sempre ONLUS (Organizzazione non Lucrative di Utilità Sociale):

  •  provvedono al ritiro dei PC che Grandi Enti dismettono che così limitano problemi e spese di smaltimento con accumulo di rifiuti industriali;
  • ricondizionano i PC dismessi e, per quanto possibile e con parti di recupero, migliorano le prestazioni soprattutto aumentando la quantità di memoria;
  • forniscono al mercato “familiare” PC funzionanti, garantiti e meglio adeguati alle crescenti necessità d’uso;
  • offrono possibilità di acquisto a prezzi molto attraenti. Per es. con poco più di un centinaio di Euro è possibile acquistare PC (escluso il video) perfettamente funzionanti e “vecchi” di circa 3 anni. http://www.re-ware.it/il-negozio/

E’ possibile trovare le sedi di queste ONLUS in molte città italiane andando al sito che le raggruppa e rappresenta http://www.trashware.info/. “Cliccando” sulla etichetta (label) MAPPA, sullo schermo appare la mappa con i relativi indirizzi.

Nel caso di acquisti in città diverse dalla sede della ONLUS occorre considerare le spese di trasporto, ma anche in questo caso vale la pena di fare una valutazione economica totale.

E, per finire, una raccomandazione scherzosa, ma non troppo: se decidete di cambiare PC non chiedete aiuto ai vostri nipotini, vi consiglieranno di comprare macchine perfette e costosissime che poi voi sfrutterete forse al 20-30%. Ovviamente questo consiglio non vale se siete utenti esperti con reali necessità specifiche.

Buoni acquisti ….mirati e commisurati alle esigenze.

Attilio A. Romita (www.attiliaromita.com)